Nella luminosa notte della Città del Peccato va in scena una gara colma di sorpassi e di adrenalina, complice un tracciato che, contrariamente a quanto ci si aspettava, ha saputo offrire al pubblico lo spettacolo desiderato. Ad animare il tutto è Charles Leclerc, capace di dare battaglia al duo di casa Red Bull grazie ad una SF-23 finalmente competitiva. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata.
Max Verstappen, voto 9.5: in un week-end per lui non perfetto, in cui si vede costretto ad inseguire in qualifica e risulta protagonista di alcuni episodi preferibilmente evitabili (quali il lungo in partenza, causa di una penalità, o il contatto con George Russell), riesce comunque a portare a casa la vittoria, venendo salvato da una Safety Car parecchio fortunosa. Tra le altre cose, una volta montate le dure, la sua RB19 torna ad essere la solita vettura dominante, tuttavia va detto che Max ci mette del suo: vedere il confronto con Sergio Perez. LUCKY.

Charles Leclerc, voto 10: chiedere di più, alla luce dell’evolversi della corsa era impossibile. Nonostante il torto subito in Curva 1 appena poco dopo lo spegnimento dei semafori, Charles era riuscito a riprendersi la posizione in pista nei confronti di un Verstappen che, una volta rientrato ai box, avrebbe anche dovuto scontare una penalità di cinque secondi. La vittoria sembrava ormai più che alla portata, tuttavia questa stagione ha visto la fortuna e il monegasco viaggiare su due binari paralleli, ed ecco che quindi ci ha pensato un secondo ingresso in pista della vettura di sicurezza a mandare in fumo la strategia degli uomini Ferrari. Peccato, perché la SF-23 a Las Vegas era risultata veramente in forma. Ad ogni modo, il secondo posto di Leclerc sa quasi di vittoria grazie alle modalità con cui è maturato, con un sorpasso da cuore in gola ai danni di Sergio Perez effettuato nel corso dell’ultimo giro. TUTTO CUORE.
Sergio Perez, voto 7: sebbene il terzo posto sia per lui un buon risultato, la gara di Las Vegas ha evidenziato chiaramente i suoi limiti, ponendo sotto i riflettori la differenza esistente tra fenomeni del calibro di Verstappen o Leclerc e il messicano. Il sorpasso subito all’ultima staccata disponibile sul finire dell’ultimo giro la dice lunga. PODIO AMARO.
Esteban Ocon, voto 9: quella del francese di casa Alpine è stata semplicemente una prestazione da applausi. Dimenticato in parte dalla regia, infatti, l’alfiere della scuderia transalpina si è reso autore di una rimonta da urlo, passando dalla diciassettesima alla quarta posizione. Il tutto al volante di quella che, ad oggi, non è di certo la vettura più veloce del lotto. UPSET.

Lance Stroll, voto 8: sembra aver ritrovato il feeling con la monoposto, cosa fondamentale, soprattutto in una domenica in cui a causa di un Fernando Alonso non impeccabile Aston Martin aveva più bisogno che mai della sua seconda punta. Lance ha risposto presente, riuscendo a mettersi alle spalle monoposto al momento decisamente più in forma della sua AMR23. Dopo il Brasile arriva dunque un’importante conferma. RITROVATO?
Carlos Sainz, voto 7: quello dello spagnolo è stato senza ombra di dubbio un fine settimana complicato, per svariati motivi. Nel primo turno di libere è vittima di un incidente di cui non ha ovviamente colpa, essendo stato causato dall’inadeguatezza iniziale del tracciato: un episodio a dir poco sfortunato che ha sicuramente segnato il suo week-end. In partenza, però, ci mette anche del suo, finendo in testacoda. Ritrovata la giusta concentrazione riesce poi a risalire la china, tuttavia, alla luce del potenziale espresso dalla SF-23, la sua rimonta (per quanto positiva) non è nulla di eccezionale se confrontata, per esempio, con quanto fatto da Esteban Ocon. WEEK-END SPORCO.

Lewis Hamilton, voto 6: che succede? Da qualche appuntamento a questa parte lo smalto che aveva mostrato precedentemente sembra essersi dissolto, senza lasciare traccia. I risultati conseguiti in qualifica e in gara parlano chiaro: sarà che ormai la testa è già al 2024. SVUOTATO.
George Russell, voto 5.5: il Gran Premio di Las Vegas per il talento di King’s Lynn ha rappresentato l’ennesima occasione sprecata della sua stagione. A differenza del suo compagno di squadra, Russell in qualifica aveva saputo conquistare un’ottima quarta piazza, divenuta terza in seguito alla discutibile penalizzazione inflitta a Carlos Sainz. In gara, poi, le cose si erano messe addirittura meglio, dal momento che Verstappen, scontando i cinque secondi di penalità inflittigli dai commissari per quanto accaduto al via, era rientrato in pista alle sue spalle, cedendogli momentaneamente il secondo posto. Ecco quindi il disastro, con l’ennesimo contatto di questa stagione, proprio con Verstappen, in cui ad avere la peggio è stato nientemeno che il pilota della Mercedes. DELUSIONE.