Come da tradizione, il Tempio della Velocità regala spettacolo. Nonostante l’esito della corsa sia sempre lo stesso, con Max Verstappen vincitore, le emozioni non sono infatti mancate nel corso del fine settimana brianzolo, grazie ad un Carlos Sainz e ad un Charles Leclerc in grandissima forma, autori di un duello memorabile. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata.
Max Verstappen, voto 10: manca di un nulla la pole position nella giornata del sabato, tuttavia la domenica, sfruttando al massimo una Red Bull pressoché immune al degrado delle gomme, si ripresenta per l’ennesima volta sul gradino più alto del podio al termine della corsa, siglando così il nuovo record di vittorie consecutive. Al momento, va detto, l’olandese pare gareggiare da solo. RECORDMAN.

Sergio Perez, voto 8.5: nonostante l’ennesima qualifica non all’altezza delle aspettative, complice una strategia Ferrari non proprio perfetta nel primo stint di gara, riesce a riavvicinarsi ai due piloti della Rossa senza particolari difficoltà, chiudendo in fine in seconda posizione. Alla luce della superiorità mostrata dalla RB19 sulla lunga distanza, non poteva essere altrimenti. COMPITINO.
Carlos Sainz, voto 9.5: l’eroe di giornata. In grande spolvero sin dal venerdì, lo spagnolo del Cavallino Rampante fa sua una pole position strepitosa, grazie alla quale riesce a condurre i primi quindici giri del Gran Premio, salvo dover lasciare poi strada ad un incontenibile Verstappen in seguito ad un bloccaggio sofferto alla Prima Variante. Spettacolare, infine, il duello con il suo compagno di squadra da cui è uscito vincitore nel finale, riuscendo così a salire sul gradino più basso del podio. SPLENDIDO SPLENDENTE.
Charles Leclerc, voto 9: che la SF-23 non incontri il favore dello stile di guida del monegasco ormai sembra essere chiaro, tuttavia, archiviate le difficoltà iniziali di un week-end che lo ha visto costantemente alle spalle del suo vicino di box, Leclerc è riuscito ugualmente a dare battaglia per le posizioni che contano, chiudendo terzo al termine di un giro senza scia in qualifica (ad un nulla da Verstappen), e arrivando a portare una serie di attacchi asfissianti nei confronti di Carlos Sainz sul finire della corsa, dopo essere riuscito a gestire meglio gli pneumatici. La difesa del madrileno, tuttavia, è risultata inespugnabile persino per uno staccatore del suo calibro. FINO ALL’ULTIMO.

George Russell, voto 8:un week-end pressoché perfetto se relazionato con quanto a sua disposizione. La W14, infatti, su tracciati ad alta velocità soffre enormemente il confronto con Red Bull e Ferrari, tuttavia questo non basta a fermare il giovane talento di King’s Lynn, capace di ottenere un’ottima quarta piazza nel corso delle qualifiche, salvo poi doversi arrendere in gara a causa di un passo non all’altezza sulla lunga distanza. MASSIMIZZATORE.
Lewis Hamilton, voto 6.5: dopo Zandvoort, un altro week-end incolore. Le qualifiche parlano chiaro, così come l’errore grossolano commesso durante la battaglia con Piastri, a causa del quale ha ricevuto una penalità che sarebbe potuta costargli cara. Come se non bastasse, venti secondi di distacco dal proprio compagno di squadra su un circuito come quello di Monza rappresentano un gap pesantissimo. GIORNATA NO.
Alexander Albon, voto 8: quella del thailandese di casa Williams è a tutti gli effetti una stagione in crescendo. A confermalo è la tappa presso il Tempio della Velocità, che lo ha visto ancora protagonista di un’ottima prova, grazie alla quale è riuscito ad imporsi addirittura su monoposto come McLaren e Aston Martin. CERTEZZA CONCLAMATA.

Lando Norris, voto 6.5: non il migliore dei week-end, il suo. In qualifica perde il confronto interno con Oscar Piastri, mentre in gara riesce a conquistare una posizione rispetto a quella di partenza sfruttano un paio di situazioni favorevoli. Non è molto, ma alla luce di quanto la sua McLaren aveva da offrire la performance del pilota britannico è stata perfettamente in linea con il potenziale della vettura. LAVORO ONESTO.
Fernando Alonso, voto 6: anche per lui vale lo stesso discorso fatto per Norris. L’Aston Martin non digerisce minimamente i tracciati ad alta velocità, il che condanna il due volte iridato spagnolo ad un week-end in ombra, al termine del quale non riesce a completare un tentativo di rimonta ai danni dello stesso Norris e di Alexander Albon, chiudendo alle spalle di questi ultimi. NULLA DA SEGNALARE.
Valtteri Bottas, voto 7: finalmente degli sprazzi del Bottas che fu. Il finlandese di casa Alfa Romeo è infatti riuscito ad usare la propria C43 al decimo posto al termine di una gara a dir poco complicata, consentendo così alla compagine con sede ad Hinwil di conquistare un importante punticino su un tracciato a lei tanto caro. BRAVO.
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