A distanza di due settimane dall’appuntamento di Silverstone, la Formula 1 torna a far sfrecciare le proprie monoposto sullo storico circuito dell’Hungaroring, per la terza gara di questo filone europeo estivo. In questa occasione ci saranno due novità sostanziali in termini di pneumatici: la scelta di Pirelli di portare le gomme più morbide della gamma e l’introduzione dell’Alternative Tyre Allocation (ATA). In questa Hammer Time Preview approfondiremo, come sempre, strategie, record, storia del tracciato, previsioni relative a meteo ed usura, programmazione televisiva e curiosità, in attesa di scoprire se la pista di Mogyorod ci riserverà anche quest’anno qualche “prima volta”, dopo la prima pole position di Russell nel 2022 e la prima vittoria di Ocon nel 2021.

Il cir­cuito di Budapest, noto come Hun­garor­ing, ospi­ta inin­ter­rot­ta­mente il Gran Pre­mio d’Unghe­ria dal 1986, rag­giun­gen­do quest’an­no il tra­guar­do del­la trentasettes­i­ma edi­zione. L’au­to­dro­mo si tro­va nel­la local­ità di Mogy­orod e fu costru­ito apposi­ta­mente per ospitare la For­mu­la 1, anche se negli anni han­no cor­so qui diverse altre cat­e­gorie del motor­sport. L’in­gres­so del­la For­mu­la 1 in Unghe­ria fu una grande con­quista polit­i­ca per l’e­poca poiché per­mise alla mas­si­ma serie di accedere per la pri­ma vol­ta ad un paese socialista.

Il trac­cia­to è sem­pre sta­to tor­tu­oso e stret­to, tan­to che è sta­to sopran­nom­i­na­to anche “Mon­te­car­lo sen­za muret­ti”, ed in genere è dif­fi­cile per i piloti effet­tuare sor­pas­si qui. Nel 1989 è sta­ta fat­ta una pri­ma mod­i­fi­ca sos­tituen­do la lenta chi­cane pri­ma del ret­ti­li­neo che por­ta a Cur­va 4 con una cur­va più diret­ta, l’at­tuale Cur­va 3. Nel 2003, sem­pre con lo scopo di favorire i sor­pas­si, è sta­to allun­ga­to il ret­ti­li­neo prin­ci­pale, cre­an­do un pro­fi­lo più stret­to in Cur­va 1, ed è sta­ta mod­i­fi­ca­ta Cur­va 12 per allun­gare il pun­to di frenata.

Si trat­ta di una pista poco usa­ta, per questo moti­vo è in genere molto sporca al di fuori delle trai­et­to­rie prin­ci­pali, con­dizione che però tende a miglio­rare nel cor­so dei week-end di gara.

Se in genere l’Hun­garor­ing si era guadag­na­to una fama di cir­cuito noioso, così non si può dire del­l’edi­zione 2021, sanci­ta da diver­si colpi di sce­na: ricor­diamo l’in­ci­dente al via causato da errori di Bot­tas e Stroll, che ha coin­volto diver­si piloti com­pre­so l’al­lo­ra aspi­rante Cam­pi­one del Mon­do Max Ver­stap­pen, oltre alla pri­ma vit­to­ria (e per ora uni­ca) di Este­ban Ocon, alla parten­za dal­la griglia in soli­taria di Lewis Hamil­ton, uni­co rimas­to con gomme inter­me­die, fino alla squal­i­fi­ca pos­tu­ma di Sebas­t­ian Vet­tel che ha regala­to il ter­zo pos­to a Car­los Sainz, autore di una rimon­ta notev­ole dal quindices­i­mo posto.

Ph. Formula 1 ©

La Fed­er­azione Inter­nazionale ha sta­bil­i­to che saran­no due le zone DRS sul cir­cuito ungherese: la pri­ma sul ret­ti­li­neo prin­ci­pale e la sec­on­da nel trat­to che por­ta da Cur­va 1 a Cur­va 2. Ci sarà un uni­co detec­tion point per entrambe le zone DRS e sarà posizion­a­to pri­ma del­l’ul­ti­ma cur­va, Cur­va 14.

L’Hun­garor­ing di Budapest in numeri:

  • Lunghez­za del­la pista: 4.381 metri
  • Numero di giri in gara: 70
  • Dis­tan­za di gara: 306.630 metri
  • Curve: 14, di cui 8 a destra e 6 a sinistra
  • Record sul giro in gara: 1:16.627 di Lewis Hamil­ton (2020, Mer­cedes W11)

L’albo d’oro del­la For­mu­la 1 ripor­ta come pilota più vit­to­rioso qui Lewis Hamil­ton con 8 suc­ces­si, ampia­mente davan­ti a Michael Schu­mach­er, che segue con 4 vit­to­rie. Tro­vi­amo poi Ayr­ton Sen­na con 3 pri­mi posti, Nel­son Piquet, Damon Hill, Jacques Vil­leneuve, Mika Hakki­nen, Jen­son But­ton e Sebas­t­ian Vet­tel con 2, ed infine Nigel Mansell, Thier­ry Bout­sen, Rubens Bar­richel­lo, Fer­nan­do Alon­so, Kimi Raikko­nen, Heik­ki Kovalainen, Mark Web­ber, Daniel Ric­cia­r­do, Este­ban Ocon, Max Ver­stap­pen con una vittoria.

In ter­mi­ni di costrut­tori, il mag­gior numero di vit­to­rie è di Mclaren con 11 suc­ces­si, segui­ta da Williams e Fer­rari con 7, Mer­cedes con 5, Red Bull con 3, Benet­ton, Renault, Hon­da, Alpine con una.

Dal pun­to di vista delle gomme, Pirelli ha scel­to per il Gran Pre­mio di Unghe­ria le mescole più mor­bide del­la gam­ma: C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yel­low medi­um, C5 come P Zero Rosso mor­bido.

Ph. Pirelli Motorsport ©

Budapest ospiterà il debut­to del­l’ATA (Alter­na­tive Tyre Allo­ca­tion), ovvero del­la pre­scrizione di un uni­co tipo di gom­ma slick per ogni ses­sione di qual­i­fi­ca, che dove­va essere introdot­to durante il Gran Pre­mio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna e che ver­rà ripro­pos­to al Gran Pre­mio d’Italia. I team dovran­no usare gomme hard in Q1, medie in Q2 e soft in Q3, men­tre saran­no liberi di fare le pro­prie scelte in caso di pista bag­na­ta. I set di gomme a dis­po­sizione sot­to queste con­dizioni sono 11, con­tro i 13 disponi­bili per i nor­mali week-end di gara.

Il ven­erdì sarà nec­es­sario resti­tuire un set di pneu­mati­ci al ter­mine di cias­cu­na ses­sione di prove libere. Altri due dovran­no essere ricon­seg­nati il saba­to, dopo FP3 e rimar­ran­no così sette treni di pneu­mati­ci per qual­i­fiche e gara, di cui almeno un set di hard e uno di medie dovran­no essere con­ser­vati per la gara. Soli­ta­mente, la strate­gia più fre­quente all’Hungaroring è quel­la basa­ta su due soste, più rara quel­la piani­fi­ca­ta su un uni­co cam­bio gomme. Le scelte fat­te nel 2022 sono state pesan­te­mente influen­zate da una VSC e una safe­ty car.

Stori­ca­mente l’Hun­garor­ing si è guadag­na­to la rep­utazione di essere estrema­mente cal­do e asciut­to, con tem­per­a­ture ambi­en­tali e dell’asfalto ele­vate. La gara a fine luglio e la posizione del cir­cuito, in un anfiteatro nat­u­rale che non favorisce la cir­co­lazione dell’aria, ren­dono la tap­pa di Budapest impeg­na­ti­va per la ges­tione ter­mi­ca dei pneu­mati­ci e per la sop­por­tazione delle con­dizioni estreme da parte degli stes­si piloti.

Il lay­out di Budapest non è ad alta ener­gia, deter­mi­na un liv­el­lo medio di stress sug­li pneu­mati­ci (3/5 sul­la scala Pirelli) e le sol­lecitazioni sulle gomme riguardano più la trazione (4/5) che la fre­na­ta (3/5). L’Hun­garor­ing pre­sen­ta asfal­to lis­cio che a volte è acci­den­ta­to in alcu­ni pun­ti, ma pre­sen­ta nel com­p­lesso un bas­so liv­el­lo di abra­sione (2/5).

Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©

Infine, la pro­gram­mazione TV e il meteo, che prevede tem­per­a­ture medio alte e pos­si­bil­ità sig­ni­fica­tive di piog­gia, soprat­tut­to nel­la gior­na­ta di sabato.

Di segui­to i det­tagli da weather.com:

  • Ven­erdì 21 Luglio: tem­per­a­ture max 27°, min 17° —  piovoso — pre­cip­i­tazioni 75% — umid­ità 50% — ven­to a 15 km/h
  • Saba­to 22 Luglio: tem­per­a­ture max 29°, min 17° — nuvoloso e con pos­si­bili piogge — pre­cip­i­tazioni 45% — umid­ità 51% — ven­to a 15 km/h
  • Domeni­ca 23 Luglio: tem­per­a­ture max 30°, min 18° — preva­len­te­mente soleg­gia­to— pre­cip­i­tazioni 17% — umid­ità 45% — ven­to a 14 km/h

La pro­gram­mazione:

Ven­erdì 21 Luglio 2023:

  • 13:30 — 14:30 Prove Libere 1 — SKY Sport F1 HD (dif­feri­ta TV8 non prevista)
  • 17:00 — 18:00 Prove Libere 2 — SKY Sport F1 HD (dif­feri­ta TV8 non prevista)

Saba­to 22 Luglio 2023:

  • 12:30 — 13:30 Prove Libere 3 — SKY Sport F1 HD (dif­feri­ta non prevista)
  • 16:00 — 17:00 Qual­i­fiche — SKY Sport F1 HD (pre­vista diret­ta TV8)

Domeni­ca 23 Luglio 2023:

  • 15:00 — 17:00 Gara — SKY Sport F1 HD (pre­vista diret­ta TV8)

Max Ver­stap­pen arri­va in Unghe­ria da pri­mo asso­lu­to del­la clas­si­fi­ca iri­da­ta, dopo l’en­nes­i­ma vit­to­ria ottenu­ta a Sil­ver­stone con un dominio asso­lu­to. Se il dis­cor­so rel­a­ti­vo al Cam­pi­ona­to del Mon­do è ormai qua­si chiu­so, l’at­ten­zione di appas­sion­ati e addet­ti ai lavori si spos­ta sul resto del­la classifica.

L’Unghe­ria seg­n­erà il debut­to di Daniel Ric­cia­r­do in AlphaTau­ri, al pos­to del­l’olan­dese De Vries, che è sta­to scar­i­ca­to a metà sta­gione dal team. Voci par­lano di una pro­va da parte di Horner & co. per val­utare un pos­si­bile ritorno del­l’aus­traliano come sec­on­do pilota in Red Bull a par­tire dal 2024, ma non c’è alcu­na con­fer­ma uffi­ciale a riguardo.

McLaren è sta­ta la sor­pre­sa degli ulti­mi due Gran Pre­mi e c’è trep­i­dazione nel capire se gli aggior­na­men­ti por­tati con­fer­mer­an­no le ottime per­for­mance anche in piste meno affi­ni alla mono­pos­to col­or papaya. Res­ta invece dif­fi­cile da decifrare il des­ti­no degli altri tre con­tenden­ti al sec­on­do pos­to: Mer­cedes, Fer­rari e Aston Mar­tin.

In casa Fer­rari debut­ter­an­no delle pic­cole novità nel­la zona ante­ri­ore del­la SF-23, men­tre altri team avran­no pic­coli svilup­pi, ma nes­sun altro pac­chet­to sig­ni­fica­ti­vo. Il bud­get cap limi­ta forte­mente la pos­si­bil­ità di svilup­po e gli ingeg­neri stan­no inizian­do a riv­ol­gere mag­giori atten­zioni ai prog­et­ti 2024, men­tre si cer­ca di mas­simiz­zare in pista gli effet­ti di quan­to por­ta­to fino­ra. Nel resto del­la sta­gione sarà raro vedere gran­di aggior­na­men­ti, con alcune eccezioni come, per esem­pio, il nuo­vo fon­do Alpine a Spa.

Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©

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