Max Verstappen vince anche a Barcellona davanti ad entrambe le W14, tornate molto competitive sul tracciato catalano, e il compagno di squadra Sergio Perez. Week-end nero per la Ferrari: Sainz chiude quinto dopo essere partito dalla seconda casella, Leclerc solamente undicesimo, sintomo che i tanto bramati aggiornamenti montati sulla SF-23 non hanno portato i risultati sperati.
1. ONNIPOTENTE. Fa quello che vuole Max Verstappen a Barcellona, non che sia una novità in questo 2023. Il connubio Max-RB19 è semplicemente imbattibile, sia in qualifica che in gara. Corsa di totale controllo quella dell’olandese che, a parte una leggera difesa nei confronti di Sainz alla prima curva, non è mai stato inquadrato dalla regia internazionale. Pare che alcuni sponsor si stiano lamentando del fatto che le Red Bull siano poco seguite durante la corsa: questo si che è un problema, un dolcissimo problema.
2. FRECCE DI NUOVO D’ARGENTO. C’era un’enorme curiosità dietro il nuovo design dell pance della W14 e il risultato non tradisce le attese. Gara super della Mercedes, specialmente in termini di passo gara, per lunghi tratti il migliore della griglia (Red Bull a parte). Bravo Hamilton a gestire la seconda piazza e bravissimo Russell a rimontare da centro gruppo dopo una qualifica non felice. Se Aston Martin non dovesse riprendersi in Canada, potremmo aver trovato la nuova seconda forza.

3. DI MALE IN PEGGIO. Non c’è nulla da fare. Passano i week-end e ogni volta ci si aspetta una risposta dalla Ferrari. Peccato che da Maranello non rispondano mai. La monoposto in qualifica avrebbe anche del potenziale, ma se poi in gara non è in grado di gestire le gomme per più di tre giri il fallimento è dietro l’angolo. Sainz partiva secondo, e ha chiuso quinto con un passo gara totalmente inesistente. E Leclerc? Non ne parliamo nemmeno. Se poi, a tutto questo scenario, ci aggiungiamo le dichiarazioni di Vasseur pre-Barcellona, allora la situazione risulta essere alquanto tragica, se non imbarazzante.
4. PENSIAMO AL 2024. “Questa monoposto non avrà precedenti in termini di velocità”. Dichiarazioni invecchiate malissimo, firmate Benedetto Vigna. Sarebbe il caso che a Maranello, invece che fare pronostici e dichiarazioni in pompa magna, si cercasse di tenere più bassa l’asticella. Soprattutto perchè sono quindici anni che la Ferrari vince il Campionato del Mondo in inverno, salvo poi andare in pista e ricordarsi che l’ultimo titolo è targato 2008. Tutto sotto controllo.

5. ALTI E BASSI. Non possiamo che non riferirci a Pierre Gasly. Il pilota francese a Barcellona va fortissimo, lo testimonia il quarto posto in griglia, peccato che sia riuscito a collezionare ben due impeding in un quarto d’ora. Risultato? Sei posizioni in griglia e gara da buttare. Chiude decimo e con l’enorme rimpianto di aver gettato al vento un’enorme opportunità.