La terza tappa del Campionato del Mondo 2023 è andata in archivio e Alfa Romeo non può certo ritenersi soddisfatta delle prestazioni delle due C43 a Melbourne. Tuttavia, al termine di uno dei Gran Premi più caotici che la Formula 1 abbia mai visto, caratterizzato da ben tre bandiere rosse, due ripartenze dalla griglia e numerosi ritiri, la squadra di Hinwil si ritrova con due punti in più in classifica costruttori. Se le monoposto rossonere non hanno brillato in termini di performance, la perseveranza e la capacità di tenersi fuori dai guai dei suoi piloti questa volta hanno premiato.

Alfa Romeo las­cia Mel­bourne con un bot­ti­no di due pun­ti e un’ottava piaz­za in clas­si­fi­ca costrut­tori. Si trat­ta di un risul­ta­to total­mente insper­a­to fino al cinquantac­inques­i­mo giro dei cinquan­tot­to pre­visti, ottenu­to gra­zie alla nona posizione di Guanyu Zhou, che, a sua vol­ta, por­ta a casa i pri­mi pun­ti del­la stagione.

Già dal ven­erdì si pronos­ti­ca­va un week-end molto dif­fi­cile per il grup­po cap­i­tana­to da Alun­ni Bravi, in lin­ea con un filone aper­to in occa­sione del Gran Pre­mio di Jed­dah. Entrambe le vet­ture non sono rius­cite prati­ca­mente mai a trovare un giro veloce che potesse far pre­sa­gire un appro­do in Q3 nel­la gior­na­ta di saba­to. Oltre a questo, anche il pas­so gara non è risul­ta­to mai con­vin­cente, affiev­olen­do le sper­anze di un recu­pero in pista nel­la gior­na­ta di domenica.

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Il team elveti­co si è pre­sen­ta­to in Aus­tralia con alcu­ni aggior­na­men­ti: una nuo­va for­ma all’estremità del muset­to, un’ala ante­ri­ore mod­i­fi­ca­ta, una nuo­va aero­d­i­nam­i­ca degli spec­chi­et­ti e un adat­ta­men­to alla cen­trali­na per ottenere più ampie pos­si­bil­ità di set-up. Le novità, tut­tavia, non han­no dato i frut­ti sperati nel cor­so del week-end, por­tan­do ad un esi­to dis­as­troso nel­la ses­sione di qual­i­fi­ca del saba­to: dician­noves­i­ma piaz­za per Bot­tas, segui­to solo da Perez che non ha effet­tua­to alcun giro vali­do, e un dici­as­settes­i­mo pos­to per Zhou. Entram­bi gli alfieri di Hin­wil, quin­di, si sono fer­mati al Q1, cosa che non cap­i­ta­va da tem­po e che las­cia inten­dere che c’è bisog­no anco­ra di lavoro per­ché gli upgrade por­tati pos­sano dare benefici.

Pas­san­do alle note pos­i­tive, anche se la gara non ha vis­to nes­sun spun­to par­ti­co­lare né da parte di Valt­teri né da parte di Guanyu, l’affidabilità del­la mono­pos­to e la par­ti­co­lare abil­ità di ten­er­si lon­tani dai peri­coli, evi­tan­do i numerosi inci­den­ti, han­no por­ta­to il gio­vane cinese a guadag­nar­si una mer­i­ta­ta nona posizione finale. Undices­i­ma posizione invece per il fin­lan­dese, appe­na fuori la zona punti.

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Ora c’è una lun­ga pausa di quat­tro set­ti­mane, che per­me­t­terà al team di anal­iz­zare i dati rac­colti in Aus­tralia e di lavo­rare per recu­per­are il buon pas­so gara vis­to in Bahrain. I pri­mi svilup­pi sono sta­ti por­tati e la squadra avrà mate­ri­ale su cui inter­venire per capire come mas­simiz­zarne i ben­efi­ci già dal prossi­mo appun­ta­men­to, che vedrà le mono­pos­to in azione sul cir­cuito cit­tadi­no di Baku.

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