Aston Martin, per omaggiare colei che per un lustro ha rappresentato la punta di diamante di una gamma che ha tentato di risollevare un brand che ha vissuto anni difficili sotto il punto di vista economico-finanziario, ha svelato la DBS 770 Ultimate, il non plus ultra della potenza e delle performance della storia della denominazione DBS.

Dopo cinque anni di ono­ra­to servizio, la DBS Super­leg­gera di casa Aston Mar­tin è uffi­cial­mente usci­ta di pro­duzione, las­cian­do, almeno per il momen­to, un vuo­to incolma­bile nel cuore degli appas­sion­ati del brand mag­gior­mente lega­to a 007. Lo ha fat­to, tut­tavia, in grande stile.

La Casa di Gay­don, infat­ti, per omag­gia­re colei che per un lus­tro ha rap­p­re­sen­ta­to la pun­ta di dia­mante di una gam­ma che ha ten­ta­to di risoll­e­vare un brand che ha vis­su­to anni dif­fi­cili sot­to il pun­to di vista eco­nom­i­co-finanziario, ha sve­la­to la DBS 770 Ulti­mate, il non plus ultra del­la poten­za e delle per­for­mance del­la sto­ria del­la denom­i­nazione DBS.

I numeri espres­si da questo cap­ola­voro sono stu­pe­facen­ti: il propul­sore bitur­bo da 5.2 litri è sta­to infat­ti sapi­en­te­mente mod­i­fi­ca­to dai tec­ni­ci ingle­si, con l’obiettivo di per­me­t­tere lui di erog­a­re la bellez­za di 770 cav­al­li e 900 Nm di cop­pia. Dati sor­pren­den­ti, rica­vati gra­zie a inter­ven­ti che han­no coin­volto numerose com­po­nen­ti mec­ca­niche, a com­in­cia­re dal cam­bio auto­mati­co, sogget­to ad una rical­i­brazione degli otto rapporti.

Il tut­to si tra­duce in una veloc­ità mas­si­ma che si attes­ta sui 340 km/h. Una pun­ta che neces­si­ta, inevitabil­mente, di upgrade che coin­vol­go­no l’impianto frenante, ora forte di dis­chi da ben 410 mm (asse ante­ri­ore) e 360 mm (asse pos­te­ri­ore). Com­ple­tano il quadro tec­ni­co uno ster­zo sen­si­bil­mente miglio­ra­to in ter­mi­ni di rispos­ta ed una rical­i­brazione delle sospensioni.

Esteti­ca­mente par­lan­do, si seg­nalano cer­chi da ven­tuno pol­li­ci disponi­bili in tre dif­fer­en­ti fini­ture e la par­ti­co­lare pre­sa d’aria a for­ma di fer­ro di cav­al­lo intagli­a­ta nel cofano motore. La sezione pos­te­ri­ore è invece carat­ter­iz­za­ta da un nuo­vo dif­fu­sore ridis­eg­na­to, che inglo­ba i quat­tro ter­mi­nali di scari­co, men­tre il cor­po vet­tura è ric­co di ele­men­ti in fibra di car­bo­nio, i quali inter­es­sano anche il nuo­vo split­ter frontale.

L’abita­co­lo, infine, gode di rives­ti­men­ti in pelle tra­pun­ta­ta ed Alcan­tara, nonché del­l’esclu­si­va targhet­ta numer­a­ta iden­ti­fica­ti­va di ques­ta incred­i­bile serie limitata.

Appe­na 499 gli esem­plari di DBS 770 Ulti­mate prodot­ti, di cui 300 in dec­li­nazione Coupé e 199 in dec­li­nazione Volante. Tut­ti ovvi­a­mente già ven­du­ti.

Ph. Aston Martin ©

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