Una gara incredibile, senza senso, come lo è stato tutto il 2021 della Formula 1. Max Verstappen sorpassa Lewis Hamilton all’ultimo giro e conquista il primo Titolo Mondiale della sua carriera. Per l’ultimo appuntamento stagionale, tornano le cinque pillole, rubrica in cui il nostro Riccardo Ronchini analizza i cinque eventi principali del Gran Premio di Abu Dhabi.

1. MAX VERSTAPPEN, YOU ARE THE WORLD CHAMPION! Mer­i­tatis­si­mo: nes­sun’al­tra paro­la descriverebbe meglio la sta­gione del fenom­e­no olan­dese. Sem­plice­mente clam­orosa. Anche quan­do sem­bra­va tut­to per­du­to, Max non si è mai arreso, ha sem­pre spin­to al mas­si­mo e, alla fine, tut­ta la sfor­tu­na pati­ta in Unghe­ria e a Sil­ver­stone è sta­ta trasfor­ma­ta in for­tu­na. Per­chè, ricor­diamo­lo, sen­za quegli episo­di, il Mon­di­ale sarebbe già sta­to asseg­na­to da un pez­zo, ma in fon­do è più bel­lo così.

2. ONORE AL VINTO. Avete let­to bene, il vin­to. Di Mer­cedes, ed in par­ti­co­lare Toto Wolff, ne par­liamo dopo. Con­cen­tri­amo­ci su Lewis per ora. Beh, che dire. Fate copia-incol­la con la pri­ma riga che avete let­to per Ver­stap­pen. Questo 2021 ci ha con­seg­na­to la miglior ver­sione di sem­pre di Lewis Hamil­ton. Sem­plice­mente sen­sazionale, tenace e a trat­ti esaltante, come per esem­pio in Brasile. State tran­quil­li, l’an­no prossi­mo il buon Lewis sarà anco­ra là davan­ti. Nota di mer­i­to l’ab­brac­cio con Ver­stap­pen: pote­va igno­rar­lo o fare polem­i­ca, invece si è com­por­ta­to da sig­nore. Bravo.

3. UP AND DOWN. Non male eh Car­los? Chi­ud­ere la tua pri­ma sta­gione in Rosso a podio, quin­to nel mon­di­ale e davan­ti al tuo com­pag­no di squadra è una bel­la triplet­ta. È vero, Charles ha un con­to aper­to con Mona­co e Unghe­ria, però la pri­ma sta­gione in Fer­rari di Car­los Sainz è da gran­dis­si­mo pilota. Quat­tro podi rap­p­re­sen­tano un bot­ti­no di tut­to rispet­to, spe­cial­mente con­sideran­do il liv­el­lo del­la SF21. E del povero Leclerc cosa dici­amo? Beh, innanz­i­tut­to che non è sta­to for­tu­na­to, sia ad Abu Dhabi che in tut­ta la sta­gione. Tan­ta sfor­tu­na che cer­ta­mente ha influito in una sta­gione fat­ta di alti e bassi. Poco impor­ta, vedrete che l’an­no prossi­mo Charles si rifarà con gli interessi.

4. BISOGNA SAPER PERDERE. Mi dispi­ace dir­lo, ma a Yas Mari­na la Mer­cedes ed in par­ti­co­lare Toto Wolff han­no fat­to vera­mente una pes­si­ma figu­ra. Va bene che era un momen­to di estrema ten­sione, ma met­ter­si ad urlare in radio, inveen­do con­tro il diret­tore di gara come un bam­bi­no a cui han­no por­ta­to via il suo gio­co prefer­i­to non è accetta­bile. Spe­cial­mente con­sideran­do che quel­la di far ripar­tire la gara è sta­ta l’u­ni­ca deci­sione gius­ta pre­sa dal­la direzione gara in tre set­ti­mane asso­lu­ta­mente da incubo. Ripren­do il tito­lo, bisogna saper perdere: Toto pren­da esem­pio dal suo Campione.

5. MASI E DIREZIONE GARA, MA CHE SUCCEDE? Veden­do le ultime gare, a par­tire dal Brasile, gli stew­ard non ne han­no azzec­ca­ta una. Deci­sioni incom­pren­si­bili e prese dopo trop­po, trop­po tem­po. Così non va. Per non par­lare di Abu Dhabi, dove un episo­dio che pote­va essere poten­zial­mente deci­si­vo, mi riferisco al taglio cur­va di Hamil­ton, è sta­to anal­iz­za­to in pochi sec­on­di deci­den­do di las­ciar cor­rere, lavan­dosene le mani. Trop­pa fret­ta e, a mio avvi­so, ennes­i­mo errore di un 2021 total­mente da dimenticare.

Ph. Red Bull Con­tent Pool / Daim­ler AG ©

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