Aria Group, azienda americana che ha deciso di mettersi in gioco nel florido mondo delle auto sportive dalle prestazioni estreme, ha dato vita a due hypercar da sogno, che traggono la loro ispirazione dal jet F22 Raptor.

Si chia­mano FX e FXE, e sono le due hyper­car ideate, svilup­pate e (a breve) prodotte da Aria Group, azien­da amer­i­cana di design che ha deciso di met­ter­si in gio­co nel flori­do (ed in con­tin­ua espan­sione) mon­do delle auto sportive dalle prestazioni estreme. Si trat­ta di due hyper­car a motore centrale/posteriore con telaio e car­rozze­ria in fibra di car­bo­nio, la cui lin­ea ele­gante ma decisa di dis­tingue per una cel­lu­la abi­ta­ti­va posizion­a­ta più cen­tral­mente rispet­to alle rivali europee, sot­to cui è rica­va­ta una pro­fon­da ed aggres­si­va pre­sa d’aria lat­erale incli­na­ta in avan­ti, ispi­ra­ta da una vera e pro­pria icona da com­bat­ti­men­to, quale il jet super­son­i­co F22 Rap­tor.

La sezione pos­te­ri­ore pre­sen­ta un pro­nun­ci­a­to estrat­tore sor­mon­ta­to da pro­fonde fer­i­toie che sem­bra­no sostenere i sot­tili grup­pi otti­ci a LED, sopra i quali fa capoli­no un alet­tone a scom­parsa a rego­lazione con­tin­ua che funge anche da “para­cadute” in fase di decel­er­azione. Nel­la sezione frontale lo split­ter è sta­to stu­di­a­to per ren­dere più flu­i­do il pas­sag­gio del­l’aria, sia sul sot­toscoc­ca che sopra il cofano, aiu­tan­dola a con­fluire nel­la pro­fon­da pre­sa d’aria posizion­a­ta sopra l’abita­co­lo. Anche quest’ul­ti­mo è decisa­mente “aero­nau­ti­co”, pre­sen­tan­do sedili incor­po­rati in una cel­lu­la di titanio che funge da scheletro a tut­ta la cab­i­na. Il volante è ispi­ra­to a quel­lo pre­sente sulle mono­pos­to di For­mu­la 1 ed è correda­to di un head-up dis­play con tec­nolo­gia laser che proi­et­ta tutte le infor­mazioni chi­ave sul parabrez­za.

Per accedere a cotan­ta raf­fi­natez­za bas­ta soll­e­vare ver­so l’al­to le leg­geris­sime portiere in fibra di car­bo­nio. Ma cosa si nasconde sot­to pelle di queste incred­i­bili belve? Sia la FX che la FXE sono mosse da un por­ten­toso motore V8 sovral­i­men­ta­to da 6.3 litri capace di erog­a­re 760 CV e l’in­vidi­a­bile cop­pia di 949 Nm. I 345 km/h sono a por­ta­ta di mano, così come i 100 km/h, rag­giun­gi­bili in soli 3,3 secondi.

La vari­ante FXE va addirit­tura oltre, tiran­do fuori dal­la man­i­ca un asso nascos­to. Dispone, infat­ti, di ulte­ri­ori 416 CV e 869 Nm di cop­pia (per un totale rispet­ti­va­mente di 1166 CV e 1818 Nm) gen­til­mente con­ces­si da due motori elet­tri­ci posti sul­l’as­sale ante­ri­ore, che la ren­dono di fat­to una hyper­car ibri­da a trazione inte­grale. La pre­sen­za di ques­ta cop­pia di mod­uli elet­tri­ci per­me­tte anche una per­fet­ta dis­tribuzione dei pesi 50:50. Per la FXE le prestazioni si ele­vano ad un liv­el­lo stra­biliante, come tes­ti­mo­ni­ano i 390 km/h di veloc­ità mas­si­ma ed i soli 3,1 sec­on­di per il clas­si­co scat­to 0–100 km/h.

La pro­duzione pre­vista è di 400 esem­plari com­p­lessivi, equa­mente divisi tra FX e FXE, con prezzi che partono dal mil­ione di dol­lari a salire a sec­on­da del gra­do di per­son­al­iz­zazione richiesto, che non solo riguarderà le scelte cro­matiche del­la car­rozze­ria e le lavo­razioni all’in­ter­no del­l’abita­co­lo, ma per­me­t­terà anche di scegliere il tipo di cam­bio a doppia frizione Xtrac, a sette od otto rapporti.

Ph. Aria Group ©

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