Lewis Hamilton vince un Gran Premio che ha segnato l’ennesima svolta significativa della Formula 1. Vince una gara dura, spettacolare, da cardiopalma, davanti a Leclerc e Bottas. Zero punti per Verstappen, speronato a gara iniziata dall’antagonista mondiale.
La storia della Formula 1 ci ha sempre mostrato come Silverstone si presti ad essere palcoscenico di sorprese, particolarità, novità. Una sede perfetta per inaugurare un nuovo modo di fare show, che divide tra chi si dice divertito e chi si chiede se serva davvero. Dopo un sabato diverso dal solito, la gara vera scatta alle 16. Pronti, via: è subito lotta tra i due contendenti, ruota contro ruota, spinta contro spinta, ghiaia e contatto. Verstappen, come un razzo, si schianta nella barriera della Copse. Esce dalla sua RB16B dolorante, ma cosciente. Un botto violento, ma quasi prevedibile. Era solo questione di tempo. Il troppo digiuno, prima o poi, rende aggressivi.
Spettatore, alle spalle dei due gladiatori, Charles Leclerc. Il monegasco ha approfittato di una pessima partenza di Bottas, e dalla terza piazza si gode lo “spettacolo” regalato dai due duellanti. A bandiera rossa esposta, Leclerc è primo. Dietro di lui le due frecce nere. È standing start dalla griglia di partenza. Si rispengono i semafori, Leclerc mantiene la posizione seguito da Hamilton e Norris, che passa Bottas. Dopo l’investigazione arriva l’esito: Lewis viene penalizzato di dieci secondi per la speronata all’olandese, che saluta Silverstone con un bello zero. Giro sedici. In Ferrari arriva un team radio glaciale da Leclerc: “Ho problemi al motore. Ditemi cosa devo fare”. E, intanto, la W12 numero 44 si avvicina. E sale l’ansia, l’adrenalina, la concentrazione. Intanto, il secondo Cavallino chiude la top 5.

Alla ventiduesima tornata Bottas apre le danze dei pit stop, rientrando dietro la Ferrari dello spagnolo. Sei giri più tardi, ad entrare è Hamilton. Sconta la penalità e rientra quinto, alle spalle di Norris. Passa dai box Sainz, frenato da un problema all’anteriore sinistra ed è sesto. Segue Leclerc, il suo pit stop è di 2 secondi. Sale la tensione, la speranza, la voglia di farcela. 41esimo giro. Hamilton raggiunge Bottas e lo passa, andando all’inseguimento del temerario monegasco. Il campione in carica si avvicina, divorando un secondo al giro, in modalità qualifica. Un match è ai calci di rigore, di nuovo. Italia e Inghilterra. Leclerc ed Hamilton. Ma a sette giorni di distanza, l’esito è diverso. A due giri dal termine, sotto il boato del suo pubblico, sorpassa la Ferrari di Leclerc.
A settant’anni esatti dalla prima vittoria Ferrari in Formula 1 tra queste stesse curve, a sette giorni esatti dalla gloria europea dei nostri Azzurri. Oggi, per Ferrari, è comunque gioia. L’impresa che nessuno si sarebbe mai aspettato. Oggi, il cielo, sopra Silverstone è comunque rosso.
Ph. Ferrari Media Center / Mercedes AMG Petronas F1 Team ©️