In redazione abbiamo esaminato attentamente le fotografie divulgate da Haas e siamo giunti ad una conclusione sotto certi punti di vista sconvolgente. Ma quale nuovo look o nuova livrea: quella mostrata è semplicemente la VF-20 in tutto e per tutto! Per tale motivo, è la prima monoposto ad essere svelata, senza se e senza ma. L’analisi tecnica del nostro Marco Francesco Renna.
Il 2020 bussa finalmente alla porta degli appassionati e lo fa senza alcun preavviso o segnale premonitore. Di fatto, ci verrebbe quasi da dire che, più che bussare, si sia permesso di sfondare tutte le porte di ciascuno di noi. Con un post recentissimo, infatti, è stata svelata la veste ufficiale della nuova Haas, che, in realtà, nasconde qualcosa di davvero speciale e che, agli occhi dei più, forse è sfuggito.
Nuova e degna di nota è anche la sezione centrale, dove spiccano diversi cambiamenti che proprio non possono essere lasciati al caso e la cui implementazione è stata resa possibile dalla rinnovata PU Ferrari, che, su tutte, ha permesso di ridisegnare completamente l’airscope secondo una sagoma triangolare piuttosto simile a quella della SF90: un merito, questo, da attribuire all’architettura delle masse radianti diversamente distribuite rispetto al passato e, soprattutto, alla concorrenza.
Ma non si tratta delle uniche novità che coinvolgono quest’area. Si possono, infatti, notare i nuovi badgeboard e i nuovi profili alari a “boomerang”, già visti su larga parte delle vetture concorrenti e che, anche in questo caso, hanno incontrato un ulteriore consenso tecnico da parte di un ulteriore team. Ad essi si aggiungono anche i rivisitati generatori di vortice che, unitamente alle pance in parte risagomate e ai nuovi specchietti dotati di deviatore di flusso superiore, forniscono alla nuova nata di Varano de Melegari un look decisamente nuovo. Spostandoci verso il posteriore, non possiamo fare a meno di notare la nuova deck-wing, ora completamente raccordata alla pinna in luogo dei precedenti profili singoli, a cui si aggiunge un alettone posteriore dotato di nuovi soffiaggi sull’endplate che si distaccano da quelli in stile Mercedes-Ferrari visti nel 2019.
La nuova vettura avrà l’arduo compito di far dimenticare le deludenti prestazioni della passata stagione, in larga parte dovuti a alla difficile comprensione che i tecnici hanno accusato a bordo pista e ad ulteriori vicissitudini di natura strettamente tecnica. Per sapere se questi fantasmi saranno stati definitivamente scacciati o meno, però, sarà necessario attendere il riscontro del cronometro.