Ad una sola settimana dall’appuntamento in Messico, la Formula 1 arriva in Brasile per la terzultima tappa del calendario 2023. Sullo storico circuito di Interlagos avrà luogo la sesta e ultima Sprint Race della stagione, che metterà a disposizione di team e piloti un bottino aggiuntivo di punti, fondamentale per decidere le sorti delle lotte ancora aperte. In questa Hammer Time Preview approfondiremo, come sempre, strategie, record, storia del tracciato, curiosità, programmazione televisiva e previsioni meteo, che minacciano abbondanti piogge durante tutto il week-end.
Il Circuito di Interlagos, che prende il nome dalla cittadina in cui sorge, situata tra i due laghi artificiali Guarapiranga e Billings, è la principale pista permanente di San Paolo del Brasile ed è stata inaugurata nel 1940. È stata utilizzata per la prima volta in Formula 1 nel 1973 e ha ospitato il Gran Premio del Brasile per 39 edizioni tra quell’anno e il 2019, mentre nel 1978 e dal 1981 al 1989 compresi la manifestazione si è svolta sul circuito di Jacarepaguá, vicino a Rio de Janeiro.
Nel 2020 il Gran Premio del Brasile è stato cancellato a causa della pandemia di Covid-19, per tornare in calendario dal 2021 con la denominazione di Gran Premio di San Paolo. Oggi l’autodromo è intitolato a José Carlos Pace, pilota italo-brasiliano deceduto nel 1977.
Lo scorso anno il circuito di Interlagos ha visto l’unica vittoria Mercedes del 2022, che è stato anche il primo successo per George Russell e ha regalato alla squadra della Stella una doppietta importante in un’annata di grande difficoltà.
Il tracciato originario era lungo ben 8 chilometri e una parte si sviluppava lungo il perimetro del terreno ad esso riservato, con rettilinei molto lunghi raccordati da curve estremamente veloci, come Curva 1 e 2, Subida dos boxes e Arquibancadas. La parte interna, invece, si ripiegava su se stessa con alcune curve lente, contenute all’interno della parte veloce. Dal 1957 è stata utilizzata anche solo la parte esterna, in una configurazione chiamata Circuito Externo.

Negli anni Ottanta l’Autodromo aveva perso ormai tutte le competizioni automobilistiche maggiori, pertanto si scelse di rinnovare le strutture per renderlo nuovamente appetibile. La Formula 1 tornò qui nel 1990 e trovò diverse modifiche: la velocissima parte iniziale era stata trasformata in viabilità di servizio e non era più parte del tracciato. La prima curva era stata sostituita da una chicane in ripida discesa, la S do Senna, che immette sulla veloce Curva do Sol. A partire da tale punto, il nuovo tracciato percorre in senso opposto rispetto all’originale il tratto Curva do Sol, Reta oposta, Curva Subida do lago, e il rettilineo tra questa e la Curva Ferradura, che, modificata, immette sulla sezione che porta alla Curva Laranja. Un’altra modifica era stata apportata nella zona tra le curve Mergulho e Junção, dove il rettilineo che le raccorda era stato spostato leggermente più a monte per ampliare la via di fuga, e di conseguenza le due curve vengono riprofilate allo stesso scopo.
Da queste modifiche è derivato il circuito attuale, lungo solo 4,3 km, ma bilanciato e spettacolare allo stesso tempo, con tratti rapidi e dall’alta velocità media, uniti a sequenze tecniche come la chicane S do Senna dopo la partenza o il secondo settore, che presentano entrambi dislivelli significativi. La pista si percorre in senso antiorario e generalmente in condizioni di caldo umido, con possibilità di violenti acquazzoni: tutti fattori che contribuiscono a complicare la vita di team e piloti.

La Federazione Internazionale ha approvato due zone DRS per questa edizione: la prima tra Curva 3 e Curva 4, con punto di attivazione tra Curva 1 e Curva 2, la seconda sul rettilineo principale, con detection point tra Curva 13 e Curva 14.
L’Autódromo José Carlos Pace in numeri:
- Lunghezza della pista: 4.309 metri
- Numero di giri in gara: 71
- Distanza di gara: 305.879 metri
- Curve: 15, di cui 5 a destra e 10 a sinistra (senso di percorrenza antiorario)
- Record sul giro in gara: 1:10.540 di Valtteri Bottas (2018, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+)
L’albo d’oro del Gran Premio del Brasile vedrebbe in testa Alain Prost con sei vittorie, ma se ci considerano solo le edizioni corse sul circuito di Interlagos in testa troviamo Michael Schumacher con 4. Seguono, considerando questa pista, Vettel e Hamilton con tre successi, Fittipaldi, Senna, Hakkinen, Montoya, Massa, Webber, Rosberg con due, e Pace, Lauda, Reutemann, Laffite, Arnoux, Prost, Mansell, Damon Hill, Jacques Villeneuve, Coulthard, Fisichella, Raikkonen, Button, Verstappen, Russell con uno.
Dal punto di vista dei costruttori, domina Ferrari con nove successi a Interlagos, seguita da McLaren con otto, Red Bull e Mercedes con cinque, Williams con quattro, Benetton con due, e Lotus, Brabham, Ligier, Renault, e Jordan con uno.
Per il Gran Premio di San Paolo, Pirelli ha scelto di portare le tre mescole centrali, come avvenuto ad Austin e a Città del Messico: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft.

Come anticipato, il layout di Interlagos è molto bilanciato, con trazione e frenate che non incidono particolarmente sugli pneumatici (entrambi i parametri hanno voto 3/5 sulla scala Pirelli). Il tracciato è scorrevole e la penuria di curve estremamente lente consente ai team un maggiore controllo del degrado sugli pneumatici posteriori.
Lo stress sugli pneumatici è quindi contenuto (3/5), ma la conformazione della pista richiede un carico aerodinamico medio-alto (4/5) per via delle numerose curve presenti soprattutto nel secondo settore. I carichi medio-alti, uniti alle temperature calde, sono dunque fattori che potrebbero portare ad un maggiore degrado delle gomme durante la gara.
Dal punto di vista delle strategie, la soluzione più prevedibile è quella delle due soste, dal momento che l’unica sosta richiederebbe una gestione degli pneumatici estremamente attenta e conservativa. Il meteo e le frequenti Safety Car in questo circuito, lasciano pensare che la strategia ad una sosta non verrà utilizzata da nessuno molto probabilmente.
Anche lo scorso anno Interlagos aveva ospitato una Sprint Race, fattore che contribuisce ad ampliare il ventaglio di possibili strategie da parte dei team. Oltre ai sorpassi ai box, ci aspettiamo anche tanti sorpassi in pista, come quelli visti lo scorso anno. Nel 2021 Lewis Hamilton ha disputato qui una delle migliori gare della sua carriera, conquistando, con una rimonta a suon di sorpassi, una vittoria che sembrava impossibile.
Il circuito di Interlagos è situato ad 800 metri sopra il livello del mare e, quindi, i team dovranno affrontare nuovamente, seppur in modo minore, alcune problematiche affrontate nel recente Gran Premio del Messico. Per quanto riguarda la Power Unit, il tracciato di San Paolo andrà a mettere sotto pressione i gruppi turbocompressori. Per compensare la perdita di potenza, stimata in circa 1,5% a causa dell’aria più rarefatta, il gruppo turbocompressore dovrà girare ad una velocità maggiore di circa 2.000 giri/min, senza però incidere più di tanto sul consumo di carburante.

Infine la programmazione TV e meteo, che prevede piogge nel week-end, condizione non rara per Interlagos, insieme a quella di caldo umido.
Di seguito i dettagli da weather.com:
- Venerdì 3 Novembre: temperature max 31°, min 20° — temporali pomeridiani — precipitazioni 55% — umidità 77% — vento 28 km/h.
- Sabato 4 Novembre: temperature max 26°, min 14° — parzialmente nuvoloso — precipitazioni 15% — umidità 67% — vento 18 km/h
- Domenica 5 Novembre: temperature max 21° min 13° — prevalentemente soleggiato — precipitazioni 14% — umidità 74% — vento 23 km/h
La programmazione:
Venerdì 3 Novembre 2023:
- 15:30 — 16:30 Prove Libere 1 — SKY Sport F1 HD (differita TV8 non prevista)
- 19:00 — 20:00 Qualifiche — SKY Sport F1 HD (differita TV8 alle ore 22:00)
Sabato 4 Novembre 2023:
- 15:00 — 15:44 Sprint Shootout — SKY Sport F1 HD (diretta TV8 alle 19:30)
- 19:30 — 20:30 Sprint Race — SKY Sport F1 HD (differita TV8 alle 21:30)
Domenica 5 Novembre 2023:
- 18:00 — 20:00 Gara — SKY Sport F1 HD (differita TV8 alle 21:30)

Se Red Bull e Max Verstappen possono correre rilassati, con i propri titoli ormai saldamente in tasca, sono invece diversi i piloti ed i team ancora in lotta per punti importanti in ottica Mondiale. Ferrari continua a cercare di massimizzare i punti, per agguantare il secondo posto nella classifica Costruttori ora occupato da Mercedes, guardandosi nel contempo le spalle da una McLaren in continuo recupero.
Nelle retrovie, invece, è ancora accesissima la lotta AlphaTauri-Alfa Romeo-Haas, con la prima che in Messico ha ritrovato il suo alfiere, Daniel Ricciardo, autore di una prestazione di grande spessore.
Non ci resta dunque che attendere per scoprire cosa accadrà su questo storico circuito, il quale promette grandi colpi di scena anche alla luce delle previsioni meteo, che andranno quasi sicuramente a ribaltare le carte intavolate dai contendenti. Resterà poi solo un ultimo colpo per chiudere definitivamente questa stagione dalle grandi promesse, ma che forse, a conti fatti, lascerà un po’ di amaro in bocca.