Dopo la tappa di Austin, la Formula 1 continua la propria tournée oltreoceano spostandosi, ad una sola settimana di distanza, in Messico. Il titolo piloti e costruttori sono già stati assegnati, ma restano diverse le lotte ancora aperte per le altre posizioni in classifica. In questa Hammer Time Preview approfondiremo, come sempre, strategie, record, storia del tracciato, programmazione televisiva e curiosità di questo circuito, che costringerà le squadre ad alcuni adattamenti sulle monoposto, necessari a contrastare gli effetti di un’altitudine così elevata.
L’Autódromo Hermanos Rodríguez è un circuito automobilistico permanente situato in un parco nella zona sudorientale di Città del Messico, disegnato nel 1955 dall’ingegnere Oscar Fernández Gómez Daza. Fino al 1972 il suo nome era Magdalena Mixucha, poi venne intitolato alla memoria dei due piloti messicani Rodríguez, Ricardo e Pedro, fratelli morti entrambi in incidenti in pista.
Questo autodromo ha ospitato il Gran Premio del Messico di Formula 1 dal 1963 al 1970, dal 1986 al 1992 e dal 2015 al 2019. Dal 2020 ospita il Gran Premio di Città del Messico, così rinominato per l’incremento dell’investimento da parte del governo locale, rispetto a quello nazionale. L’edizione 2020 non si tenne per la pandemia Covid-19, quindi la prima edizione con la nuova denominazione è stata nel 2021.

L’altitudine media a cui si trova il circuito è di 2.238 metri, fattore che rappresenta una sfida unica nel calendario della massima serie, a causa di tutte le conseguenze dovute alla rarefazione dell’aria. I team, per questo motivo, dovranno portare in Messico le configurazioni che permettono di massimizzare il carico aerodinamico. Ulteriori problematiche sono legate anche al motore: se i turbocompressori delle Formula 1 attuali hanno meno cali di potenza dei normali motori aspirati a queste altitudini, ci sono comunque problematiche legate allo sforzo a cui il turbo è sottoposto. Infine, non sono da sottovalutare neanche le difficoltà che i piloti avranno a raffreddare motore e freni in queste condizioni. La rarefazione dell’aria, però, fa sì che venga ridotta anche la resistenza e permette alle monoposto di toccare velocità vertiginose alla fine del rettilineo principali, paragonabili solo a quelle di Monza.
Il circuito originario era lungo 5000 m, aveva un rettilineo iniziale di oltre un chilometro e poi un altro allungo che terminava con lo stretto tornante Hairpin, abbandonato poi dalla Formula 1 dagli anni ’80, nella nuova configurazione da 4.421 metri. Vi era poi una serie di curve impegnative (The Esses) che sfociavano nella velocissima curva leggermente rialzata chiamata Peraltada che riportava sul rettilineo iniziale, eliminata dal restyling del circuito effettuato nel 2014 dall’architetto del circus Hermann Tilke.

La Federazione Internazionale ha approvato tre zone DRS per questo appuntamento: la prima tra le curve 11 e 12, con punto di attivazione poco dopo Curva 9, la seconda sul rettilineo principale e la terza tra le Curve 3 e 4, entrambe con detection point in corrispondenza di Curva 15.
L’Autódromo Hermanos Rodríguez in numeri:
- Lunghezza della pista: 4.304 metri
- Numero di giri in gara: 71
- Distanza di gara: 305.354 metri
- Curve: 17, di cui 10 a destra e 7 a sinistra (senso di percorrenza orario)
- Record sul giro in gara: 1:17.774 di Valtteri Bottas (2021, Mercedes-AMG F1 W12 E Performance)
L’albo d’oro di questo circuito vede in testa Max Verstappen con quattro vittorie, seguito da Clark, Mansell, Prost e Hamilton con due, Gurney, Ginther, Surtees, Graham Hill, Hulme, Ickx, Berger, Senna, Patrese e Nico Rosberg.
In termini di costruttori, in testa cè Red Bull con quattro successi, seguita da Lotus, McLaren, Williams, Mercedes a quota tre, Ferrari a due e infine Brabham, Honda, Cooper e Benetton a una.
Per la tappa messicana, Pirelli ha scelto di mantenere le tre mescole più dure della gamma: C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft.

Lo scorso anno erano state portate le mescole centrali della gamma, ma questo aveva comportato una netta prevalenza di una strategia a una sosta con una combinazione di Soft e Medium. L’utilizzo delle mescole più dure dovrebbe, nelle intenzioni di Pirelli, permettere una maggiore diversificazione delle strategie da parte dei tema.
Le squadre avranno anche la possibilità di testare una variante della C4, che sarà disponibile in due set per pilota. I dati che verranno raccolti su questo prototipo di mescola verranno analizzati dalla Casa produttrice per decidere se omologarla per il 2024.
Il circuito Hermanos Rodriguez non offre molta aderenza (voto 1/5 nella scala Pirelli) e le forze sugli pneumatici sono relativamente basse a causa del limitato carico aerodinamico che le vetture riescono a generare a queste altitudini, soprattutto nelle curve lente. Per via delle caratteristiche del luogo, la superficie dell’asfalto del circuito tende ad essere sporca e c’è una discreta evoluzione di pista (3/5). Sarà importante riuscire a mantenere gli pneumatici nella corretta finestra di utilizzo, cosa complessa anche a causa delle forti variazioni di temperatura che si possono verificare durante la durata della gara.
La presenza di molte curve ravvicinate in quasi tutte le sezioni della pista comporta il ricorso ai freni ben 12 volte al giro, rendendo non trascurabile l’impegno delle gomme in trazione e frenata (3/5). I freni vengano usati per il 26 per cento della durata complessiva della gara, valore record per l’intero Campionato del Mondo7

Infine la programmazione TV e meteo, che prevede una situazione climatica variabile, condizione tipica del luogo e della particolare altitudine.
Di seguito i dettagli da weather.com:
- Venerdì 27 Ottobre: temperature max 25°, min 12° — parzialmente nuvoloso — precipitazioni 12% — umidità 63% — vento 16 km/h.
- Sabato 28 Ottobre: temperature max 25°, min 12° — prevalentemente soleggiato — precipitazioni 4% — umidità 60% — vento 14 km/h
- Domenica 29 Ottobre: temperature max 25° min 12° — parzialmente nuvoloso — precipitazioni 10% — umidità 57% — vento 14 km/h
La programmazione:
Venerdì 27 Ottobre 2023:
- 20:30 — 21:30 Prove Libere 1 — SKY Sport F1 HD (differita TV8 non prevista)
- 00:00 — 01:00 Prove Libere 2 — SKY Sport F1 HD (differita TV8 non prevista)
Sabato 28 Ottobre 2023:
- 19:30 — 20:30 Prove Libere 3 — SKY Sport F1 HD (differita TV8 non prevista)
- 23:00 — 00:00 Qualifiche — SKY Sport F1 HD (prevista diretta TV8)
Domenica 29 Ottobre 2023:
- 21:00 — 23:00 Gara — SKY Sport F1 HD (prevista diretta TV8)

Red Bull ha ormai dominato ampiamente questa stagione, conquistando sia il titolo Costruttori che quello piloti, con Max Verstappen. L’altro pilota di Milton Keynes, Sergio Perez, giocherà in casa tra il calore del suo pubblico. Per lui questa gara e le prossime saranno fondamentali per influenzare la decisione del suo team di mantenerlo al fianco del tre volte Campione del Mondo olandese.
Molto indietro rispetto ai dominatori capitanati da Christian Horner, la lotta per il secondo posto è sempre più serrata. Mercedes, attualmente seconda, deve guardarsi da Ferrari, che, dopo la perdita del risultato di Hamilton ad Austin per squalifica, si trova a soli 22 punti. McLaren ha invece ormai scalzato Aston Martin dal quarto posto e, pur trovandosi a ben sessanta lunghezze dal team di Maranello, non smette di fare paura, dati i risultati brillanti raggiunti nelle ultime gare.
Anche nelle retrovie, la battaglia dal settimo posto in giù è ancora tutta da decidersi. Se Williams può contare su un brillante Alexander Albon, Alfa Romeo punta a sprigionare il potenziale degli ultimi aggiornamenti portati negli Stati Uniti. Haas vive prevalentemente di rendita di un buon inizio di stagione e sembra difficile possa risalire dal nono posto, mentre AlphaTauri si fa sempre più minacciosa alle sue spalle, dopo i cinque punti conquistati da Yuki Tsunoda nell’ultimo appuntamento.