Dopo il fruttuoso exploit del Qatar, Alfa Romeo non è riuscita a riconfermarsi in Texas, dove ha concluso un week-end complessivamente deludente. L’unica consolazione è che, nonostante i punti conquistati da AlphaTauri con Yuki Tsunoda, la situazione in Classifica Costruttori è rimasta immutata. Ora, a quattro gare dalla fine, il settimo posto di Williams a dieci lunghezze può dirsi ancora alla portata?

I sei pun­ti rac­colti nel Gran Pre­mio del Qatar ave­vano infu­so fidu­cia negli uomi­ni di Alfa Romeo, che han­no vista con­fer­ma­ta la bon­tà dei pro­pri sviluppi.

Men­tre diverse squadre han­no dis­tolto ormai l’attenzione dal 2023 per con­cen­trar­si sulle vet­ture 2024, il team di Hin­wil con­tin­ua a sfruttare i giri in pista per testare nuove soluzioni. Ad Austin, infat­ti, la squadra elveti­ca si è pre­sen­ta­ta con un fon­do mod­i­fi­ca­to, con l’obiettivo di met­tere i pro­pri piloti nelle con­dizioni di lottare per la zona punti.

Ph. Alfa Romeo F1 Team Stake ©

Nonos­tante il fine set­ti­mana di Sprint Race, e il con­seguente mag­gior bot­ti­no di pun­ti a dis­po­sizione, la Casa del Bis­cione non è tut­tavia rius­ci­ta a cen­trare l’obiettivo.

Le qual­i­fiche del ven­erdì sono state tut­to som­ma­to pos­i­tive, con entram­bi i piloti che han­no pas­sato il taglio del Q1. Le posizioni finali, valide per la parten­za in griglia del­la domeni­ca, sono state dodices­i­mo per Guanyu Zhou e tredices­i­mo per Valt­teri Bot­tas: indub­bi­a­mente un buon pun­to di parten­za per arrivare a raci­mo­lare qualche punto.

Lo Sprint Shootout ha avu­to, invece, un esi­to più penal­iz­zante, con il cinese quindices­i­mo e il fin­lan­dese solo diciottes­i­mo al via del­la Sprint Race. Da quelle posizioni è sta­to impos­si­bile avan­zare fino alla zona pun­ti, con un risul­ta­to finale di sedices­i­mo per Zhou e dici­as­settes­i­mo per Bot­tas, in evi­dente dif­fi­coltà per tutte le 19 tor­nate del­la gara da 100 km.

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Se l’ordine di parten­za del Gran Pre­mio pote­va sem­brare più favorev­ole, lo scar­so pas­so gara delle C43 ha reso dif­fi­cile ai piloti sostenere il con­fron­to con altre vet­ture. I due alfieri del­la com­pagine di Hin­wil sono sta­ti così costret­ti ad accon­tentar­si di un quat­tordices­i­mo e quindices­i­mo pos­to, poi divenu­ti dodices­i­mo e tredices­i­mo per le squal­i­fiche di Hamil­ton e Leclerc.

Tiran­do le somme del fine set­ti­mana, non è pos­si­bile fare una val­u­tazione del­la bon­tà degli aggior­na­men­ti: l’irregolarità del­la super­fi­cie del COTA e i suoi numerosi avval­la­men­ti han­no costret­to gli uomi­ni di Alfa Romeo ad alzare il fon­do, per­den­do così in ter­mi­ni di prestazioni.

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Non aven­do potu­to apprez­zare l’efficacia degli ulti­mi svilup­pi, la sper­an­za è che l’Auto­dro­mo Her­manos Rodriguez di Cit­tà del Mes­si­co pos­sa essere un ter­reno fer­tile per lib­er­are quest’ultimo tas­sel­lo di poten­ziale anco­ra inespres­so, in una vola­ta finale che potrebbe anco­ra las­cia­re spazio al sog­no di quel set­ti­mo pos­to che era impens­abile fino a qualche set­ti­mana fa.

 

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