Sul circuito di Austin va in scena l’ennesima gara vinta da Max Verstappen, autore di una prova di grande solidità e di un’ormai raggiunta maturità. A nulla è infatti valsa la pole position di Charles Leclerc, straordinario in qualifica, né tantomeno l’eccezionale passo su gomma media di Lewis Hamilton, i quali, ciliegina sulla torta, sono infine stati squalificati poche ore dopo la corsa. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata.
Max Verstappen, voto 10: è vero, in qualifica commette un errore piuttosto pesante che lo condanna ad una partenza dalla sesta casella dello schieramento, tuttavia la sua gestione della gara è stata semplicemente magistrale, tanto da consentirgli di raggiungere quota cinquanta in quanto a successi conquistati in carriera. Ad impreziosire il tutto, la decisione mostrata in ognuno dei sorpassi compiuti, a riprova di quanto il feeling tra la RB19 e il Campione del Mondo in carica sia consolidato. MAX 50.

Lando Norris, voto 9: contro un Verstappen tanto in forma non basta nemmeno l’ottimo spunto avuto al via dal britannico di casa McLaren. Sebbene abbia condotto la corsa nelle sue fasi iniziali, infatti, il talento di Bristol ha dovuto fare i conti con una monoposto meno in palla rispetto a quanto osservato negli appuntamenti precedenti, finendo così alle spalle non solo del tre volte iridato della Red Bull ma anche di Lewis Hamilton, poi squalificato. Alla luce del potenziale a sua disposizione in questo week-end, il secondo posto da lui ottenuto rappresenta il miglior risultato a cui potesse aspirare. LA VITTORIA PUÒ ATTENDERE.
Carlos Sainz, voto 7.5: sale sul podio in un week-end in cui è costantemente parso in difficoltà, soprattutto nei confronti del più veloce compagno di squadra. In quanto a ritmo, è autore di una gara solida, tuttavia gli manca quell’auto necessario a puntare a qualcosa di più importante. Viene però premiato dalla squalifica di Hamilton e dalla strategia suicida elaborata dal muretto in rosso per Leclerc, che gli permettono di conquistare un terzo posto in un fine settimana in cui un risultato del genere sembrava un miraggio. VA BENE LO STESSO.
Sergio Perez, voto 5: ancora non ci siamo. In qualifica continua a non riuscire ad estrarre tutto il potenziale di cui dispone la sua monoposto, mentre in gara, complici le maggiori difficoltà delle vetture rivali, riesce quantomeno a limitare i danni. Non salire sul podio con una RB19 così performante in questa stagione rimane comunque un delitto. INCOMPRENSIBILE.

George Russell, voto 5.5: semplicemente mai all’altezza del vicino di box nel corso del week-end texano. Il Russell osservato in Qatar pare infatti solo un lontano parente di quello sceso in pista ad Austin, che, tuttavia, riesce parzialmente a limitare i danni traendo giovamento dalla squalifica di Leclerc. In Messico ci si aspetta però una reazione. SPAESATO.
Pierre Gasly, voto 7.5: nonostante la sua Alpine non abbia brillato nel corso di questo fine settimana, riesce a contenere il ritorno dell’Aston Martin di Lance Stroll, concludendo in sesta posizione. Ottima anche la prova in qualifica, che gli consente di battere un osso duro quale il suo compagno di squadra, Esteban Ocon. PRIMO DEGLI ALTRI.

Lewis Hamilton, voto S.V: la sua prestazione ad Austin sarebbe stata almeno da nove, tuttavia, a causa della squalifica, risulta impossibile assegnargli un voto. Peccato, perché il secondo posto da lui raggiunto in pista era più che meritato. A BOCCA ASCIUTTA.
Charles Leclerc, S.V: sebbene anch’egli squalificato, per il monegasco va fatto un discorso differente rispetto a quello fatto per Hamilton. La sua performance, infatti, sarebbe stata difficilmente giudicabile a prescindere dalla squalifica, dal momento che la strategia a cui è stato condannato dal proprio muretto box lo ha costretto a correre una gara asincrona in quanto a soste rispetto a quella degli altri piloti in pista, penalizzandolo sin dalle prime fasi della corsa. Un vero peccato, dal momento che partiva dalla prima piazzola della griglia grazie ad una pole position sensazionale. VITTIMA.
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