Max Verstappen vince ad Austin e festeggia le 50 vittorie in Formula 1. Chiude davanti — di poco, pochissimo — a Lewis Hamilton, a Lando Norris, e a due Ferrari che non vedono il podio. Poi, l’annuncio di una squalifica cambia le carte in tavola e delle posizioni in classifica…
50, tuttavia questo numero è nulla in confronto a quelle vittorie che deve ancora raccogliere Max Verstappen. Che vuole conquistare ancora. All’olandese, del resto — e ormai lo abbiamo capito — delle statistiche e dei record importa poco. Il suo obiettivo è quello di avanzare, andare avanti, da vincente. Di aggredire ogni curva come se fosse un’azione decisiva, fa svolgere senza distrazioni. Quei “Non mi parlare!” a Lambiase, nonostante non abbia più nulla da perdere in questo 2023 a senso unico.
E mentre Perez cerca di risalire la china per evitare l’accompagnamento verso l’uscita di casa Red Bull, abbracciato dai tifosi che urlano il suo nome durante l’ascolto dell’inno olandese, Lewis Hamilton agguanta un altro podio, e non da lontano. E poi c’è Lando. Ancora una volta un possibile vincitore non vincente, ma comunque terzo.
C’è qualcosa che manca in questa triade. Manca un tono di rosso, o di quel verde speranza di cui si è parlato tanto venerdì scorso. Manca Leclerc. Da primo a sesto per una scelta strategica che non ha pagato. Cosa sarebbe successo se al monegasco fosse stata applicata la scelta “degli altri”?
Forse avremmo parlato almeno di un podio. E non di una sesta piazza. Con Sainz, invece, quarto.

Ecco, questo sarebbe stato il commento di quello che ha raccontato la pista texana. Poi, lo scenario cambia. All’improvviso. Due squalifiche, decise ai danni di Hamilton e Leclerc per un pattino del fondo irregolare. Due squalifiche su quattro controlli. Quattro, su venti monoposto.
A ringraziare di questo colpo di scena sono in molti. In primis, ringrazia Sainz. Agguanta il podio, si avvicina a ‑12 lunghezze dallo sfortunato connazionale in verde e si porta a 20 lunghezze dal compagno di squadra Leclerc, superato in classifica anche da Norris. Poi, ringrazia Ferrari: nonostante la squalifica del suo numero 16, passa da ‑31 a ‑22 punti di distacco dalla Mercedes. Ringrazia Perez. Perché con quel secondo posto, Lewis si sarebbe portato a un passo dal soffiargli il titolo di vice campione della stagione alle spalle di Verstappen.
Ringrazia Logan Sargeant. Un punto, un unico punto, agguantato alla gara di casa. Può essere utile per salvargli un sedile che scotta?

Chiuso il Gran Premio degli Stati Uniti si parte subito per il Messico. Con altri orari favorevoli al fuso orario italiano.
Personalmente, sono curiosa di vedere se il peso del sostegno del pubblico di casa potrà aiutare Checo a salvare un’annata in cui è stato più fantasma che seconda guida di un team come Red Bull…