Al termine di una delle gare più dure e complesse del Mondiale, possiamo asserire che Alfa Romeo ha brillato nella notte più buia, quella qatariota, portando finalmente a casa punti importantissimi per il suo piazzamento finale in questa stagione. Entrambi i piloti hanno concluso le cinquantasette tornate nella top ten, permettendo alla compagine di Hinwil di sorpassare Haas nella classifica dei costruttori. Ma cosa ha permesso al team elvetico di sommare ben sei punti ai soli dieci raccolti fino a questo momento?

Il week-end del Gran Pre­mio del Qatar è sta­to com­p­lesso per tut­ti i piloti a causa di diver­si fat­tori: le tem­per­a­ture ele­vate, la sab­bia in pista, i track lim­its dif­fi­cili da tenere sot­to con­trol­lo e il degra­do anom­alo delle gomme, tale da indurre la FIA e Pirelli a pren­dere oppor­tu­ni provvedimenti.

Il cir­cuito di Losail ha ospi­ta­to il quar­to fine set­ti­mana con Sprint Race del 2023, per­tan­to la pro­gram­mazione ha pre­vis­to una sola ses­sione di prove libere e poi diret­ta­mente le qual­i­fiche, per deter­minare la griglia di parten­za del­la gara di domenica.

Nelle qual­i­fiche i due piloti Alfa Romeo han­no avu­to risul­tati net­ta­mente diver­si, ren­den­do dif­fi­cile inter­pretare le reali pos­si­bil­ità del­la vet­tura: Guanyu Zhou, risul­ta­to in dif­fi­coltà, ha con­clu­so ven­tes­i­mo, men­tre il com­pag­no Valt­teri Bot­tas è rius­ci­to ad entrare sor­pren­den­te­mente nel Q3, guadag­nan­do una stra­or­di­nar­ia nona piaz­za in griglia.

Ph. Alfa Romeo F1 Team Stake ©

Il saba­to, ded­i­ca­to alla par­ente­si Sprint, ha vis­to risul­tati più coer­en­ti tra i due alfieri in forza al team di Alun­ni Bravi, con il fin­lan­dese che ha con­quis­ta­to la tredices­i­ma posizione e il cinese poco dietro di lui, quindices­i­mo. La Sprint Race, che ha vis­to la vit­to­ria di Oscar Pias­tri e la con­quista del ter­zo tito­lo da parte di Max Ver­stap­pen, è sta­ta una gara con­ser­v­a­ti­va per il team elveti­co, che non pun­ta­va chiara­mente ad entrare tra i pri­mi otto e a guadagnare pun­ti in quel­la sede.

La gara del­la domeni­ca, invece, ha vis­to una delle migliori Alfa Romeo del­la sta­gione. Nonos­tante le anom­alie ver­ifi­cate da Pirelli sui cam­pi­oni di pneu­mati­ci prel­e­vati durante le prime gior­nate, che han­no indot­to il pro­dut­tore e la Fed­er­azione a lim­itare a 18 giri lo stint mas­si­mo con cias­cu­na gom­ma durante il Gran Pre­mio, la squadra del Bis­cione si è com­por­ta­ta egre­gia­mente a liv­el­lo strategico.

Gli uomi­ni del muret­to, infat­ti, sono sta­ti bravi a non con­dannare i pro­pri piloti a lunghe per­ma­nen­ze nel traf­fi­co, poten­do così spin­gere in tutte le fasi del­la gara. La scelta cor­ret­ta dei momen­ti in cui effet­tuare le tre soste, infat­ti, ha evi­ta­to a Bot­tas e Zhou di dover perdere tem­po in duel­li con altre vet­ture, per mas­simiz­zare invece il pro­prio pas­so gara.

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A questo si sono som­mate, poi, un’ottima lucid­ità e resisten­za fisi­ca dei piloti, che, nonos­tante le con­dizioni cli­matiche proib­i­tive, sono sta­ti capaci di man­tenere la con­cen­trazione e di non com­met­tere errori. Per con­clud­ere, una men­zione d’onore va anche ai mec­ca­ni­ci, che han­no effet­tua­to pit-stop asso­lu­ta­mente impec­ca­bili. Si trat­ta di un mix di ele­men­ti che, nell’insieme, han­no per­me­s­so un grande otta­vo e nono pos­to, val­si sei pun­ti in clas­si­fi­ca costruttori.

Final­mente, quin­di, la for­tu­na ha gira­to dal­la parte gius­ta per Alfa Romeo, che ha potu­to rac­cogliere i frut­ti del lavoro fat­to a liv­el­lo di team e di aggior­na­men­ti sul­la vet­tura. Se ora l’ottavo pos­to sem­bra in pug­no, l’obiettivo res­ta il set­ti­mo, che al momen­to è nelle mani di Williams, a sette pun­ti di dis­tan­za. È una meta trop­po ambiziosa?

Prob­a­bil­mente no, vis­to che il Qatar ha dimostra­to che, quan­do la sfor­tu­na non ci si mette di mez­zo, gli uomi­ni del Bis­cione han­no tutte le carte in rego­la per essere dove con­ta.

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