Sul circuito di Losail, nel bel mezzo del deserto qatariota, va in scena una gara destinata a far discutere, tra track limits, asfalto e cordoli inadeguati a quelli che dovrebbero essere gli standard per un circuito di Formula 1, e piloti in condizioni di salute precarie. Ad ogni modo, a vincere è stato ancora una volta Max Verstappen, fresco tre volte Campione del Mondo. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata.

Max Ver­stap­pen, voto 10: tre volte Cam­pi­one del Mon­do. Questo bas­ta a descri­vere il suo week-end in Qatar. Cer­to, il tito­lo non è arriva­to in maniera esaltante, dal momen­to che è bas­ta­to il ritiro del suo com­pag­no di squadra durante la Sprint Race del saba­to a incoronare il fuori­classe olan­dese, ma tant’è. In ques­ta sta­gione, nes­suno come lui. LEADER MAX. 

Ph. McLaren F1 Team ©

Oscar Pias­tri, voto 9.5: con la vit­to­ria con­quis­ta­ta al ter­mine del­la Sprint Race nel­la gior­na­ta di saba­to ottiene il suo pri­mo suc­ces­so in For­mu­la 1, nel­la sta­gione del debut­to. Un’impresa rius­ci­ta a pochissi­mi, a ripro­va del suo stra­or­di­nario tal­en­to. Alla luce di quan­to osser­va­to in gara, siamo sicuri che sen­tire­mo par­lare di lui anco­ra per molto tem­po. A STAR IS BORN. 

Lan­do Nor­ris, voto 8.5: il bri­tan­ni­co si dimostra sem­pre velocis­si­mo, tut­tavia, così come accadu­to in pas­sato con Daniel Ric­cia­r­do, si las­cia scivolare dalle mani la pos­si­bil­ità di con­quistare la sua pri­ma vit­to­ria nel­la classe regi­na, ser­ven­dola su un piat­to d’argento al più pron­to com­pag­no di squadra. Dopo quan­to osser­va­to a Mon­za nel 2021, le vit­to­rie man­cate ora iniziano a pesare. RE DELLE OCCASIONI SPRECATE. 

George Rus­sell, voto 9: nel­la Sprint Race del saba­to viene con­dan­na­to ad una gara in sof­feren­za dal­la mesco­la soft, men­tre nel­la gara domeni­cale viene rel­e­ga­to in fon­do al grup­po da un con­tat­to con il pro­prio com­pag­no di squadra, sebbene total­mente incolpev­ole. Ad ogni modo, riesce a met­ter­ci una pez­za, sfog­gian­do un grande pas­so e con­clu­den­do addirit­tura davan­ti alla Fer­rari di Charles Leclerc. Quan­do si dice “lim­itare i dan­ni”. INAFFONDABILE. 

Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©

Charles Leclerc, voto 8: con una SF-23 in estrema dif­fi­coltà nonché parsa a più riprese inguid­abile a causa del­la sua sen­si­bil­ità alle for­ti folate di ven­to abbat­tute­si sul cir­cuito di Losail, fare di meglio era impos­si­bile. Il quin­to pos­to, per­tan­to, rap­p­re­sen­ta un otti­mo risul­ta­to per la Fer­rari, gra­zie al quale quest’ultima ha potu­to con­tenere la perdi­ta di pun­ti nei con­fron­ti del­la Mer­cedes, ora davan­ti di ven­tot­to pun­ti in clas­si­fi­ca costrut­tori. SENZA ARMI. 

Fer­nan­do Alon­so, voto 7.5: la gara del Principe di Oviedo è sta­to un vero e pro­prio cal­vario, tra fuorip­ista rallysti­ci e tem­per­a­ture insop­porta­bili all’interno dell’abitacolo del­la sua AMR-23. Anche per lui vale quan­to affer­ma­to per Leclerc: fare di meglio, soprat­tut­to in queste con­dizioni, era qua­si impos­si­bile. IN DIFFICOLTÀ. 

Lewis Hamil­ton, voto 2: da un sette volte irida­to non ci si aspet­ta un errore grossolano come quel­lo da lui commes­so in occa­sione del­la parten­za. Si trat­ta infat­ti di una manovra ecces­si­va­mente aggres­si­va, che avrebbe potu­to con­dizionare pesan­te­mente la clas­si­fi­ca del­la scud­e­ria di Brack­ley, qualo­ra la W14 di Rus­sell non fos­se rius­ci­ta a tornare in pista. For­tu­nata­mente per lui, Toto Wolff non era pre­sente in Qatar. MATITA BLU. 

Ph. Williams Racing ©

Logan Sargeant, voto 10: il vero cor­ag­gio, a volte, sta nel saper com­pren­dere quan­do è arriva­to il momen­to di fer­mar­si, di dire bas­ta. Ha dovu­to pren­dere una deci­sione a dir poco sof­fer­ta il povero Logan, quan­do, qua­si in lacrime, ha comu­ni­ca­to al pro­prio muret­to box di non rius­cire a con­tin­uare, essendo ormai arriva­to allo stremo delle forze. Come pronta­mente sot­to­lin­eato dal suo ingeg­nere di pista, non deve esser­ci la benché min­i­ma ver­gogna in una situ­azione del genere, tan­to estrema da avere riper­cus­sioni persi­no sul­la salute di atleti stra­or­di­nari, quali i piloti di For­mu­la 1. AUDACE. 

For­mu­la 1, voto 0: una pista con un asfal­to del genere e con cor­doli dal­la for­ma pirami­dale a dir poco peri­colosi non dovrebbe esistere nel cal­en­dario del­la mas­si­ma serie. Volen­do sor­volare su questo aspet­to, non pos­si­amo invece chi­ud­ere un occhio sulle con­dizioni con cui han­no dovu­to con­frontar­si i piloti nel cor­so del week-end. Come dimen­ti­care infine il rego­la­men­to ad hoc introdot­to all’ultimo per l’occasione riguardante le soste obbli­ga­to­rie al fine di sal­va­guardare l’integrità degli pneu­mati­ci, che non pote­vano per­corre più di diciot­to giri… UN DISASTRO. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *