Max Verstappen vince il Gran Premio del Giappone e regala alla Red Bull il Campionato Costruttori, il sesto della loro giovane storia e il secondo consecutivo. Benissimo anche la McLaren, che conferma quanto di buono visto il sabato e conquista il podio con entrambi i piloti. Solida corsa di Leclerc, che chiude quarto ai piedi del podio.
1. CAMPIONI BIS. Tanto inevitabile quanto meritato. Con la gara di Suzuka la Red Bull certifica il sesto campionato costruttori della sua storia, ottenuto grazie al dominio incontrastato di questo 2023. Dalla prossima gara in Qatar potrebbe già arrivare anche la conquista del Mondiale piloti, con ben cinque gare d’anticipo, andando a porre la parola fine su una stagione che ha sempre avuto un destino segnato.
2. MA QUALE DIRETTIVA TECNICA? A Singapore, complice la vittoria di Sainz e una corsa sotto tono di Verstappen, erano circolate le voci sostenenti che, grazie alla nuova direttiva tecnica, Red Bull non sarebbe più riuscita a spadroneggiare nel finale di stagione. Verstappen, irritato, aveva promesso fuoco e fiamme a Suzuka. Detto fatto: fine settimana controllato e dominato dal venerdì alla domenica, segnale che, in fondo, non è cambiato nulla.

3. DI NUOVO McLAREN. Secondo podio consecutivo per la scuderia di Woking, questa volta ottenuto con entrambi i piloti. In Giappone la vettura si è comportata alla grande e, pur non potendo lottare per la vittoria, ha ottenuto il miglior risultato possibile, senza che quest’ultimo potesse essere messo in discussione da Mercedes e Ferrari. Bravi, velocissimi e anche molto solidi.
4. PASSO INDIETRO? No. Non era facile mantenere l’asticella così alta dopo Singapore, anche perché ci si aspettava una Ferrari più in difficoltà a Suzuka, visto che la SF-23 performa al meglio su tracciati “Stop-and-Go”. Dunque la Rossa, nel fine settimana giapponese ha raccolto il massimo possibile. Nota di merito il sorpasso di Leclerc a Russell: sensazionale.

5. PEREZ, MA CHE FAI? Week-end disastroso quello del messicano in Giappone. Prima tocca Hamilton al primo giro, rischiando un incidente gravissimo, poi Magnussen al tornantino. Perez ha combinato un disastro dietro l’altro ed è il lontano parente di quello visto ad inizio stagione, capace anche di battere Verstappen più volte. Se dovesse continuare cosi, chissà che Red Bull non possa veramente cercare un rimpiazzo.