L’appuntamento di Suzuka è andato ormai in archivio, e per Alfa Romeo si è chiusa la ennesima gara senza punti di questa stagione. Se a Singapore le C43 avevano convinto ben poco, la prestazione vista in Giappone è difficile da commentare, dal momento che il risultato è stato pesantemente influenzato da una buona dose di sfortuna. Nel buio di un week-end ancora lontano dai punti, brilla una luce di speranza legata al fatto che neanche gli avversari diretti, Haas e AlphaTauri, hanno fatto progressi in classifica. Cosa aspettarsi quindi dalle ultime sei gare?
Il week-end del Gran Premio del Giappone era stato approcciato da Alfa Romeo con una discreta iniezione di ottimismo, dettata dal fatto che il Biscione avrebbe finalmente potuto sfoggiare il nuovo fondo su una pista adatta a valutarne concretamente gli effetti.
Il circuito di Suzuka, che sulla carta avrebbe dovuto esaltare in modo marcato tale modifica, è stato tuttavia inclemente con Alunni Bravi e i suoi uomini.
Le prove libere hanno rivelato tempi sul giro secco non eccezionali, nonostante i piloti avessero espresso un parere positivo in relazione al feeling con la vettura. Le buone sensazioni, però, non hanno portato al risultato atteso in qualifica, con Valtteri Bottas e Guanyu Zhou entrambi esclusi già nel Q1, con una sedicesima e una diciannovesima posizione in griglia di partenza dal sapore amaro.

Se da una parte la C43 presenta evidenti limiti tecnici, bisogna comunque riconoscere che la scuderia di Hinwil, in questo 2023, sta pagando un conto salato con la sfortuna. Ne è un esempio quanto accaduto allo spegnimento dei semafori nel paese del Sol Levante: i due piloti Alfa Romeo hanno effettuato una buona partenza, salvo poi restare coinvolti, direttamente o indirettamente, nei vari contatti registratisi nei primi metri di gara.
Guanyu Zhou è stato vittima di un pezzo di carbonio perso in un contatto tra le vetture davanti a lui in griglia, che ha compromesso l’integrità della sua monoposto costringendolo ad una gara conservativa, conclusa con un tredicesimo posto.
Bottas, invece, si è trovato stretto in Curva 1, mentre lottava con i piloti di Alpine ed Aston Martin, restando coinvolto in una collisione che gli ha provocato una foratura. Il numero 77, tornato ai box per sostituire gomme e musetto, è stato poi coinvolto in un altro incidente durante un sorpasso su Logan Sargeant: il bloccaggio di quest’ultimo e la conseguente perdita del controllo sulla sua vettura hanno causato un contatto fatale per il finlandese della scuderia italo-elvetica, costretto al ritiro al settimo giro.

Il prossimo appuntamento in Qatar mette a disposizione un maggior bottino di punti, essendo un week-end provvisto di Sprint Race. Sarà difficile guadagnare punti nella giornata di sabato, ma Alfa Romeo deve ancora mostrare i reali effetti degli aggiornamenti portati sulla vettura. Qualora anche la prossima tappa porti ad un nulla di fatto, lo spauracchio dell’ultimo posto potrebbero purtroppo diventare concreto.
I giapponesi ritengono che nella vita delle persone ci siano anni sfortunati e pericolosi, portatori di calamità, chiamati Yakudoshi. Che questo appuntamento nipponico abbia voluto confermarci che per Alfa Romeo, è semplicemente uno di questi “anni no”?
Non ci resta che vedere cosa ci riserva l’immediato futuro.
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