Sullo spettacolare tracciato di Suzuka Max Verstappen torna alla vittoria, lasciandosi alle spalle le difficoltà incontrate a Singapore e regalando alla Red Bull il sesto titolo costruttori della sua storia. Possono esultare anche Lando Norris e Oscar Piastri, entrambi a podio grazie ad un’ottima McLaren. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata.

Max Ver­stap­pen, voto 10: fin dai pri­mi giri del ven­erdì era par­so chiaro che sarebbe sta­to lui a vin­cere, e così è sta­to. L’olandese ha infat­ti dom­i­na­to ogni ses­sione, gra­zie ad una RB19 tor­na­ta inar­riv­abile per chi­unque, come tes­ti­mo­ni­a­to dal­la facil­ità di gui­da evi­den­zi­a­ta nel com­pli­ca­to pri­mo set­tore del cir­cuito nip­pon­i­co. A Mil­ton Keynes pos­sono quin­di fes­teggia­re il ses­to cam­pi­ona­to costrut­tori del­la loro sto­ria. OBIETTIVO CENTRATO. 

Lan­do Nor­ris, voto 9: la McLaren a Suzu­ka, sul­la fal­sa riga di quan­to osser­va­to a Sil­ver­stone, è tor­na­ta a rive­stire il ruo­lo di sec­on­da forza, monop­o­liz­zan­do i restanti gra­di­ni del podio sia in qual­i­fi­ca che in gara. Se il buon Lan­do ha dovu­to accon­tentar­si del­la terza piaz­za alle spalle del com­pag­no di squadra al ter­mine del saba­to, nel cor­so del­la domeni­ca la situ­azione si è ben presto rib­al­ta­ta, soprat­tut­to gra­zie al rit­mo mostra­to dal tal­en­to di Bris­tol, che gli ha con­sen­ti­to di agguantare il sec­on­do pos­to. SILVER. 

Ph. McLaren For­mu­la 1 Team ©

Oscar Pias­tri, voto 8.5: soli­do, affid­abile, veloce. La pri­ma sta­gione da rook­ie del tal­enti­no aus­traliano ha sicu­ra­mente rispec­chi­a­to a pieno le sue qual­ità, e il ter­zo pos­to con­quis­ta­to a Suzu­ka, al momen­to, ne rap­p­re­sen­ta la ciliegi­na sul­la tor­ta. Non accade­va dal 2017, infat­ti, che un pilota rius­cisse a salire sul podio nel cor­so del suo pri­mo anno in For­mu­la 1. Si trat­ta dunque di un tra­guar­do di cui pot­er essere fieri. PROUD. 

Charles Leclerc, voto 8: ha saputo estrarre al meglio tut­to il poten­ziale del­la sua SF-23, tan­to in qual­i­fi­ca quan­to in gara. Al ter­mine del Q3 ha infat­ti piaz­za­to la vet­tura di Maranel­lo a pochissi­mi milles­i­mi dalle più per­for­man­ti McLaren, inoltre ha saputo tenere un rit­mo molto sim­i­le a quel­lo di Pias­tri per buona parte del­la cor­sa, sal­vo poi dover­si arren­dere nel finale dopo aver per­so tem­po impor­tante nel sor­pas­sare la Mer­cedes di Rus­sell. Nonos­tante la cresci­ta evi­den­zi­a­ta dal­la Rossa su un trac­cia­to a lei poco affine, sper­are in qual­cosa di meglio di un quar­to pos­to era impos­si­bile. TARGET RISPETTATO. 

Lewis Hamil­ton, voto 7.5: scat­ta­to dal­la set­ti­ma casel­la del­lo schiera­men­to, sfrut­tan­do il ritiro di Ser­gio Perez e una strate­gia riv­e­latasi decisa­mente effi­ciente, il sette volte irida­to ha saputo chi­ud­ere in quin­ta posizione, rius­cen­do a bat­tere anche la Fer­rari di Car­los Sainz, sul­la car­ta più veloce del­la W14 del bri­tan­ni­co. Otti­mo anche il com­por­ta­men­to tenu­to nei duel­li che lo han­no vis­to pro­tag­o­nista, dai quali è saputo uscire vinci­tore con grande fred­dez­za. RISALITA. 

Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©

Car­los Sainz, voto 7: alla luce del suc­ces­so ottenu­to a Sin­ga­pore era lecito aspet­tar­si qual­cosa di più di un ses­to pos­to. Il week-end del­lo spag­no­lo, invece, è sta­to uno di quel­li dif­fi­cili, in quan­to non ha mai trova­to la veloc­ità cer­ca­ta. Sebbene il divario dal suo vici­no di box in ter­mi­ni di pas­so si sia assot­tiglia­to rispet­to a quan­to osser­va­to in qual­i­fi­ca, Sainz ha inoltre dovu­to fare i con­ti con una strate­gia non par­ti­co­lar­mente azzec­ca­ta, che non lo ha cer­ta­mente favorito nel­la lot­ta con le due Mer­cedes. Stare­mo a vedere se in Qatar saprà riac­cen­dere il trend pos­i­ti­vo osser­va­to sino a Sin­ga­pore. FEELING SMARRITO? 

George Rus­sell, voto 7: in dif­fi­coltà fin dal saba­to rispet­to al pro­prio com­pag­no di squadra, in gara è pas­sato all’attacco ten­tan­do pri­ma di super­are Hamil­ton in pista e adot­tan­do poi una strate­gia parec­chio aggres­si­va, che, a giochi fat­ti, non ha paga­to, rel­e­gan­do l’alfiere di King’s Lynn in set­ti­ma posizione. Con­sideran­do il pas­sag­gio a vuo­to a Sin­ga­pore e la per­for­mance non eccel­lente in ter­ra nip­pon­i­ca, urge ora una reazione. PERIODO NO. 

Fer­nan­do Alon­so, voto 7: che suc­cede? L’Aston Mar­tin osser­va­ta negli ulti­mi appun­ta­men­ti pare solo una lon­tana par­ente dell’AMR23 sce­sa in pista nel­la pri­ma metà del­la sta­gione. Un anda­men­to neg­a­ti­vo, questo, che ha riac­ce­so le polveri del Principe di Oviedo, il quale è tor­na­to a regalare comu­ni­cazioni radio nel­lo stile di alcu­ni dei suoi team radio più iconi­ci. Ad ogni modo, le dif­fi­coltà del­la mono­pos­to in verde sono ormai evi­den­ti, per­tan­to il ris­chio di spro­fon­dare in clas­si­fi­ca è ormai un’ipotesi non par­ti­co­lar­mente irre­al­is­ti­ca. BEI TEMPI CHE FURONO. 

Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©

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