La Formula 1 continua il proprio viaggio in Oriente tornando, ad una sola settimana dalla gara di Singapore, su uno dei tracciati più iconici della classe regina: si tratta del circuito di Suzuka, sede del Gran Premio del Giappone. In questa Hammer Time Preview approfondiremo, come sempre, strategie, record, storia del tracciato, programmazione televisiva e curiosità di questo circuito, oltre a previsioni relative ad usura e meteo, che lo scorso hanno ha pesantemente influenzato l’andamento della gara per le forti piogge che si sono abbattute sul tracciato.

Il cir­cuito di Suzu­ka è sta­to prog­et­ta­to dal design­er olan­dese John Hugen­holtz su richi­es­ta per­son­ale di Soichi­ro Hon­da, che lo volle come pista di pro­va per il mar­chio. Fu con­cepi­to nel 1962 ed è una delle poche piste esisten­ti al mon­do ad avere una con­fig­u­razione a otto, con un ret­ti­li­neo di 1,2  km che ritor­na sopra il trac­cia­to, tramite un ponte che sostiene la parte soprael­e­va­ta. Suzu­ka ospi­ta il Gran Pre­mio del Giap­pone vali­do per il Cam­pi­ona­to del Mon­do di For­mu­la 1 dal 1987, sal­vo l’in­ter­ruzione tra il 2007 e il 2008, in cui la gara si tenne sul rin­no­va­to Fuji Speed­way, e quel­la del 2020–21, dovu­ta alla pandemia.

La pista subì alcune mod­i­fiche nel tem­po, la pri­ma nel 1983, anno in cui fu aggiun­ta una chi­cane nel­l’ul­ti­ma cur­va per ral­lentare i veicoli in entra­ta nel ret­ti­li­neo dei box e la Cur­va Deg­n­er fu divisa in due curve (attuali 8 e 9) al pos­to di una lun­ga cur­va. La sicurez­za del cir­cuito è sta­ta miglio­ra­ta anche aggiun­gen­do bar­riere di sicurez­za, più spazi liberi e rimuoven­do le balle di paglia pri­ma delle aree boschive. Tra il 2002 e il 2003 è sta­ta invece mod­i­fi­ca­ta la chi­cane per ren­der­la più vic­i­na alla Cur­va 130R (Cur­va 15), a sua vol­ta mod­i­fi­ca­ta per ren­der­la più ret­ti­lin­ea e veloce.

Il cir­cuito può essere uti­liz­za­to in tre con­fig­u­razioni: il lay­out com­ple­to e le opzioni “Suzu­ka East” e “Suzu­ka West”. La porzione est (2.243  km, 7 curve) è com­pos­ta dal­la cor­sia box, la S , e tor­na alla cor­sia box con una brus­ca svol­ta a destra. La parte ovest (3.466  km , 9 curve) è cos­ti­tui­ta dal­l’al­tra parte del trac­cia­to, con il ret­ti­li­neo sul ponte che funge da lin­ea di parten­za con i box.

L’ap­pun­ta­men­to nip­pon­i­co si piaz­za stori­ca­mente nel­la parte finale del cal­en­dario di For­mu­la 1 e, di con­seguen­za, è sta­to deter­mi­nante nel­l’asseg­nazione del tito­lo irida­to. Pro­prio qui, nelle edi­zioni 1987 e 2000, Fer­rari è tor­na­ta alla vit­to­ria del Cam­pi­ona­to Piloti dopo lunghi peri­o­di di digiuno, nel pri­mo caso con Nel­son Piquet e nel sec­on­do con Michael Schu­mach­er. Suzu­ka fu anche teatro di alcu­ni degli episo­di più ecla­tan­ti del­la rival­ità tra Ayr­ton Sen­na ed Alain Prost: nel 1989, all’ul­ti­ma vari­ante, il ten­ta­ti­vo di sor­pas­so su Prost effet­tua­to da Sen­na portò ad un inci­dente per il quale il brasil­iano fu poi squal­i­fi­ca­to, con­seg­nan­do il tito­lo nelle mani del com­pag­no di squadra francese. L’an­no suc­ces­si­vo, sem­pre in Giap­pone ma con Prost in Fer­rari, un duel­lo fini­to male causò il ritiro di entram­bi i piloti, san­cen­do però la vit­to­ria del sec­on­do tito­lo mon­di­ale per il pilota di San Pao­lo. Nel 2022, infine. è sta­to pro­prio questo trac­cia­to a con­seg­nare nel­la mani di Max Ver­stap­pen il sec­on­do tito­lo piloti consecutivo.

Oggi, purtrop­po, il cir­cuito di Suzu­ka viene ricorda­to anche per aver ospi­ta­to l’ul­ti­mo Gran Pre­mio di For­mu­la 1 con un inci­dente fatale per un pilota. Nel­l’edi­zione 2014, infat­ti, Jules Bianchi, a causa del­la piog­gia bat­tente, perse aderen­za sul­la sua mono­pos­to, uscì di pista a for­tis­si­ma veloc­ità e andò a impattare pesan­te­mente con­tro una gru mobile, fer­ma nel­la via di fuga per rimuo­vere la Sauber di Adri­an Sutil. Bianchi morì il 18 Luglio 2015, dopo 9 mesi di coma.

Ph. For­mu­la 1 ©

La Fed­er­azione Inter­nazionale ha pre­vis­to una sola zona DRS per il Gran Pre­mio del Giap­pone: sarà col­lo­ca­ta sul ret­ti­li­neo prin­ci­pale, con pun­to di atti­vazione subito dopo Cur­va 15.

Il Suzu­ka Cir­cuit in numeri:

  • Lunghez­za del­la pista: 5.807 metri 
  • Numero di giri in gara: 53
  • Dis­tan­za di gara: 307.471 metri
  • Curve: 18, di cui 10 a destra e 8 a sin­is­tra (sen­so di per­cor­ren­za orario)
  • Record sul giro in gara: 1:30.983 di Lewis Hamil­ton (2019, Mer­cedes AMG F1 W10 EQ Power+)

L’albo d’oro in ter­mi­ni di Cam­pi­ona­to piloti è dom­i­na­to da Michael Schu­mach­er con 6 vit­to­rie, segui­to da Sebas­t­ian Vet­tel e Lewis Hamil­ton a 4, Berg­er, Sen­na, Damon Hill, Hakki­nen a 2 ed, infine, Nan­ni­ni, Piquet, Patrese, Bar­richel­lo, Raikko­nen, Alon­so, But­ton, Ros­berg, Bot­tas e Ver­stap­pen a 1.

In ter­mi­ni di costrut­tori, tro­vi­amo in tes­ta Fer­rari e McLaren con 7 suc­ces­si, segui­te da Mer­cedes con 6, Red Bull con 5, Benet­ton e Williams con 3, Renault con 1.

In Giap­pone Pirelli ha scel­to di portare, come lo scor­so anno, il tris di mescole più dure: C1 come P Zero White hard, C2 come P Zero Yel­low medi­um e C3 come P Zero Red soft.

Ph. Pirelli Motorsport ©

Suzu­ka è un cir­cuito dove le forze lat­er­ali sono molto più sig­ni­fica­tive (5/5 del­la scala Pirelli) rispet­to a trazione e fre­na­ta (rispet­ti­va­mente 3/5 e 2/5), ma con un bilan­ci­a­men­to tra lato destro e sin­istro del­la vet­tura. Il tem­po imp­ie­ga­to in fre­na­ta è di solo 11.76 sec­on­di, pari al 13% del giro. Le vet­ture e gli pneu­mati­ci sono sogget­ti ai più lunghi e impor­tan­ti carichi di forza g di tut­to l’anno, cosa che deter­mi­na un ele­va­to stress per gli pneu­mati­ci (5/5). La cur­va 130R, per esem­pio, ha un lun­go rag­gio di 130 gra­di ma viene infat­ti per­cor­sa a veloc­ità piena, qua­si come fos­se un ret­ti­li­neo e con accel­er­a­tore a fon­do. Il cir­cuito di Suzu­ka richiede un set­up a medio cari­co aero­d­i­nam­i­co, come nec­es­sario com­pro­mes­so tra i seg­men­ti più veloci e i trat­ti a media-bas­sa velocità .

Nel­la gior­na­ta di ven­erdì i team avran­no la pos­si­bil­ità di provare un nuo­vo com­pound di C2, che potrebbe essere omologa­to per la prossi­ma sta­gione. Ques­ta nuo­va vari­ante dovrebbe fornire mag­giore grip rispet­to al C2 attuale, andan­do a por­si meglio tra gli attuali C1 e C3. Le squadre avran­no a dis­po­sizione due set aggiun­tivi di gomme per pot­er testare la nuo­va mesco­la, all’in­ter­no di un pro­gram­ma di test per gli pneu­mati­ci 2024 che vedrà anche la pro­va di un nuo­vo com­pound C4 in occa­sione del Gran Pre­mio del Messico.

Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©

Infine la pro­gram­mazione TV e meteo, che ha sem­pre cos­ti­tu­ito una vari­abile di grande influen­za nel pas­sato, con pesan­ti piogge che han­no deter­mi­na­to colpi di sce­na e situ­azioni di dif­fi­cile previsione.

Di segui­to i det­tagli da weather.com:

  • Ven­erdì 22 Set­tem­bre: tem­per­a­ture max 28°, min 20° — nuvoloso — pre­cip­i­tazioni 24% — umid­ità 85% — ven­to a 8 km/h
  • Saba­to 23 Set­tem­bre: tem­per­a­ture max 28°, min 19° — nuvoloso — pre­cip­i­tazioni 19% — umid­ità 75% — ven­to a 5 km/h
  • Domeni­ca 24 Set­tem­bre: tem­per­a­ture max 27°, min 16° — parzial­mente nuvoloso— pre­cip­i­tazioni 16% — umid­ità 75% — ven­to a 7 km/h

La pro­gram­mazione:

Ven­erdì 22 Set­tem­bre 2023:

  • 04:30 — 05:30 Prove Libere 1 — SKY Sport F1 HD (dif­feri­ta TV8 non prevista)
  • 08:00 — 09:00 Prove Libere 2 — SKY Sport F1 HD (dif­feri­ta TV8 non prevista)

Saba­to 23 Set­tem­bre 2023:

  • 04:30 — 05:30 Prove Libere 3 — SKY Sport F1 HD (dif­feri­ta non prevista)
  • 08:00 — 09:00 Qual­i­fiche — SKY Sport F1 HD (dif­feri­ta TV8 ore 15:30)

Domeni­ca 24 Set­tem­bre 2023:

  • 07:00 — 09:00 Gara — SKY Sport F1 HD (dif­feri­ta TV8 ore 16:30)
Ph. Red Bull Con­tent Pool ©

Quel­la anda­ta in onda a Sin­ga­pore è sta­ta una gara atipi­ca per ques­ta sta­gione 2023, con l’in­ter­ruzione del lun­go dominio Red Bull che l’ave­va fino­ra carat­ter­iz­za­ta. A spun­tar­la è sta­to Car­los Sainz, forte di un recu­per­a­to feel­ing con la sua SF-23, capace di impor­si nelle prove libere, nel­la qual­i­fi­ca e in gara, sia in ter­mi­ni di pas­so che di ges­tione strate­gi­ca del­la gara.

Red Bull ha già dato seg­nali, soprat­tut­to tramite Max Ver­stap­pen, di non vol­er toller­are altri week-end come quel­lo appe­na trascor­so. A Suzu­ka capire­mo che la defail­lance del­la casa di Mil­ton Keynes è sta­ta un’anom­alia dovu­ta al par­ti­co­lare trac­cia­to di Sin­ga­pore, o se vi è qualche effet­to del­la nuo­va Diret­ti­va Tec­ni­ca TD018, entra­ta in vig­ore pro­prio lo scor­so week-end per nor­mare in modo più pre­ciso la flessibil­ità delle ali anteriori.

Le sen­sazioni sono che Red Bull tornerà all’ap­pun­ta­men­to nip­pon­i­co da pro­tag­o­nista, con una Fer­rari che ha però buone chance di con­fer­mare il trend pos­i­ti­vo vis­to fino­ra, per puntare a con­fer­mare il ruo­lo di sec­on­da forza del mon­di­ale. Gli avver­sari, dal can­to loro, avran­no cer­ta­mente voglia di rival­sa, in par­ti­co­lare Mer­cedes che è anda­ta vic­i­na ad agguantare la vit­to­ria o almeno il doppio podio, se non fos­se sta­ta per la sapi­ente strate­gia di Sainz e per l’er­rore di Rus­sell.

Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©

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