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Sotto il cielo stellato di Singapore va in scena una gara ad alta tensione, al termine della quale un impeccabile binomio composto da Carlos Sainz e dalla Ferrari riesce finalmente a spezzare il dominio targato Red Bull, che perdurava dall’inizio della stagione. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata.

Car­los Sainz, voto 10: un week-end impec­ca­bile, quel­lo del­lo spag­no­lo. Final­mente a suo agio con la mono­pos­to gra­zie ad un set-up più affine al suo stile di gui­da, riesce ad impor­si prati­ca­mente in tutte le ses­sioni del week-end, siglan­do una bel­lis­si­ma pole posi­tion nel cor­so del saba­to, e com­ple­tan­do l’opera la domeni­ca con una vit­to­ria capace di porre in evi­den­za tut­to il suo tal­en­to in quan­to a tat­ti­ca e a ges­tione. Il dominio Red Bull è sta­to spez­za­to. SMOOTH OPERATOR.

Lan­do Nor­ris, voto 9: a volte bisogna saper­si accon­tentare. Lo sa bene il pilota di casa McLaren, che, alla luce di una qual­i­fi­ca che lo ha vis­to con­clud­ere in quar­ta posizione, ha dis­pu­ta­to una cor­sa d’attesa, seguen­do come un’ombra chi lo pre­cede­va. L’ottima ges­tione degli pneu­mati­ci ha dato i suoi frut­ti nel finale, quan­do, dopo essere rimas­to in pista a dif­feren­za del duo del­la Mer­cedes, sfrut­tan­do l’aiuto di Car­los Sainz è rius­ci­to a man­ten­er­si in zona DRS rispet­to a quest’ultimo e a con­quistare un otti­mo sec­on­do pos­to, resisten­do ad un George Rus­sell fini­to poi a muro pro­prio nel cor­so dell’ultimo giro. TEMPOREGGIATORE.

Ph. McLaren For­mu­la 1 Team ©

Lewis Hamil­ton, voto 8: anche per lui si potrebbe fare lo stes­so dis­cor­so fat­to per il suo con­nazionale del­la scud­e­ria di Wok­ing. Sebbene nel finale dimostri di essere il più veloce in pista gra­zie al set di gomme medie nuove mon­ta­to in regime di Vir­tu­al Safe­ty Car, decide di non forzare e di aspettare una mossa da parte del suo com­pag­no di squadra, il quale, nel ten­ta­ti­vo di attac­care le prime posizioni, com­mette un grave errore a poche curve dall’arrivo, ser­ven­dogli su un vas­soio d’argento il grandi­no più bas­so del podio. ESPERIENZA.

Charles Leclerc, voto 7.5: le carat­ter­is­tiche del­la SF-23, nata sot­tosterzante a causa di un ante­ri­ore non par­ti­co­lar­mente forte, non si sposano di cer­to con il suo stile di gui­da, tut­tavia il mon­e­gas­co in qual­i­fi­ca chi­ude ter­zo ad una man­ci­a­ta di milles­i­mi dal tem­po del­la pole per col­pa di una pic­co­la sba­vatu­ra nel ter­zo set­tore. In vista del­la gara, decide quin­di di com­por­tar­si da vero uomo squadra, met­ten­dosi al servizio del team e aiu­tan­do Car­los Sainz a guadagnare un cer­to mar­gine con cui con­durre in sicurez­za la cor­sa. Viene tut­tavia tra­di­to da una Safe­ty Car entra­ta in pista al momen­to sbaglia­to, per­den­do così la sec­on­da posizione che si era guadag­na­to in pista e con­clu­den­do, infine, al quar­to pos­to. CUORE ROSSO.

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Max Ver­stap­pen, voto 6: che Sin­ga­pore non sia il suo ter­reno di cac­cia prefer­i­to si sape­va, tut­tavia nes­suno si aspet­ta­va di ved­er­lo tan­to in dif­fi­coltà, in par­ti­co­lare in qual­i­fi­ca. La RB19, infat­ti, sem­bra non aver diger­i­to il trac­cia­to di Mari­na Bay, las­cian­do parec­chi inter­rog­a­tivi su quel­li che potreb­bero essere sta­ti gli effet­ti delle nuove diret­tive sul­la mono­pos­to di Mil­ton Keynes. Si attende dunque con ansia l’appuntamento di Suzu­ka, che saprà fornir­ci indi­cazioni decisa­mente più chiare. Nel frat­tem­po l’immagine las­ci­at­aci è quel­la di un Ver­stap­pen arran­cante e ner­voso. MONDO ALLA ROVESCIA?

Pierre Gasly, voto 7: dopo un fine set­ti­mana com­pli­ca­to come quel­lo di Mon­za, riesce a raci­mo­lare pun­ti impor­tan­ti per l’Alpine, sop­peren­do al ritiro del vici­no di box, costret­to a dare for­fait in segui­to ad un prob­le­ma al cam­bio. Una buona per­for­mance, la sua, che cer­ti­fi­ca una vol­ta di più il suo otti­mo sta­to di for­ma ed evi­den­zia inter­es­san­ti pro­gres­si in quel­lo che è a tut­ti gli effet­ti un vero e pro­prio per­cor­so di cresci­ta. EFFICACE.

Oscar Pias­tri, voto 6.5: a dif­feren­za del com­pag­no di squadra, forte di un nuo­vo pac­chet­to di aggior­na­men­ti, il tal­en­to aus­traliano vive un week-end dif­fi­cile, il quale, in quan­to a neg­a­tiv­ità, ha il suo apice nelle qual­i­fiche, che lo vedono elim­i­na­to al ter­mine del Q1 a causa di una bandiera rossa espos­ta in un momen­to per lui infe­lice. La gara rac­con­ta un’altra sto­ria, con un Pias­tri in gra­do di rimontare sino alla set­ti­ma piaz­za e di vin­cere la sfi­da con Ser­gio Perez. Non sarà molto, ma è comunque qual­cosa. AMARO IN BOCCA?

Ser­gio Perez, voto 5.5: se Max Ver­stap­pen riesce parzial­mente a met­tere una pez­za ad un fine set­ti­mana com­p­lesso nel cor­so del­la domeni­ca, altret­tan­to non si può dire di lui. Il mes­si­cano, infat­ti, si ritro­va a dover fare i con­ti con un degra­do degli pneu­mati­ci leg­ger­mente più mar­ca­to di quel­lo dell’olandese, il che gli cos­ta però diver­si sec­on­di nel cor­so delle battaglie con­dotte con i piloti più veloci di lui, por­tan­do­lo infine a con­clud­ere ben lon­tano dal Cam­pi­one del Mon­do in car­i­ca. DIFFICOLTÀ DOPPIA.

Liam Law­son, voto 9: i pri­mi pun­ti in For­mu­la 1 non si scor­dano mai, soprat­tut­to se ottenu­ti con una vet­tura che al momen­to occu­pa l’ultima posizione del­la clas­si­fi­ca costrut­tori. Chi se lo sarebbe mai aspet­ta­to di ved­er­lo ad un solo pun­to di dis­tan­za da Yuki Tsun­o­da con appe­na tre gare dis­pu­tate con­tro le 16 del pilota nip­pon­i­co? Nes­suno. FIRST TIME.

Kevin Mag­nussen, voto 7: ses­to in qual­i­fi­ca, dec­i­mo in gara. Al net­to del poten­ziale del­la Haas, quel­lo dell’alfiere danese è sta­to un otti­mo fine set­ti­mana, nel quale è rius­ci­to ad avere la meglio su Nico Hulken­berg e a con­quistare un utilis­si­mo pun­ti­ci­no che con­sente alla scud­e­ria gui­da­ta da Gun­ther Stein­er di difend­ere l’ottava posizione del­la clas­si­fi­ca costrut­tori con due lunghezze di van­tag­gio sull’Alfa Romeo. Davvero niente male. IN GRANDE SPOLVERO.

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