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La classe regina dell’automobilismo sportivo chiude la propria serie europea di questo 2023 nel Bel Paese, dove, presso lo storico Autodromo Nazionale di Monza, avrà luogo la settantaquattresima edizione del Gran Premio d’Italia valida per il Campionato del Mondo di Formula 1. In questa Hammer Time Preview approfondiremo, come sempre, strategie, record, storia del tracciato, previsioni relative a meteo ed usura, programmazione televisiva e curiosità di questo circuito, giunto ormai al suo centesimo anno di vita e conosciuto da tutti gli appassionati come “il Tempio della Velocità”.

L’Au­to­dro­mo Nazionale di Mon­za è un cir­cuito per­ma­nente sit­u­a­to all’in­ter­no del Par­co di Mon­za ed è il ter­zo più anti­co al mon­do di quel­li attual­mente in uso, pre­ce­du­to solo da Brook­lands e Indi­anapo­lis. La costruzione del­l’au­to­dro­mo fu decisa nel 1922 dal­l’Auto­mo­bile Club di Milano, in occa­sione dei ven­ticinque anni del­la fon­dazione, con lo scopo di favorire la pas­sione per le auto­mo­bili e col­mare il gap eco­nom­i­co con gli altri sta­ti europei: allo­ra l’I­talia era già famosa nel mon­do per le sue auto, ma solo una per­sona ogni mille abi­tan­ti ne possede­va una.

Per la real­iz­zazione venne cos­ti­tui­ta la SIAS, una soci­età a cap­i­tale pri­va­to pre­siedu­ta dal sen­a­tore Sil­vio Crespi, il cui acron­i­mo sta­va per Soci­età Incre­men­to Auto­mo­bil­is­mo e Sport. I lavori iniziarono il 15 Mag­gio del­lo stes­so 1922 e ven­nero com­ple­tati in soli 110 giorni, tan­to che l’in­au­gu­razione avvenne già il 28 luglio con un giro di pista per­cor­so da Pietro Bor­di­no e da Felice Naz­zaro a bor­do di una Fiat 570.

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Il cir­cuito orig­i­nale era com­pos­to da due anel­li che si uni­vano e ave­vano in comune il ret­ti­li­neo finale, con la pos­si­bil­ità di dividere tale ret­ti­li­neo in due cor­sie ed uti­liz­zare i due anel­li insieme, alter­nan­done la per­cor­ren­za. Il pri­mo dei due trac­ciati è molto sim­i­le a quel­lo che conos­ci­amo oggi, il sec­on­do era un anel­lo ad alta veloc­ità che fu poi sman­tel­la­to, ma che è anco­ra ben vis­i­bile dall’alto.

Nel cor­so del­la sua sto­ria il trac­cia­to subì diverse mod­i­fiche, legate soprat­tut­to a ques­tioni sicurez­za, in segui­to all’el­e­va­to numero di inci­den­ti fatali avvenu­ti nei pri­mi decen­ni di vita del­la strut­tura. Risale agli anni Cinquan­ta una delle mod­i­fiche più sig­ni­fica­tive, che portò all’ac­cor­ci­a­men­to del ret­ti­fi­lo cen­trale e di quel­lo delle tri­bune, con la creazione di un rac­cor­do tra queste due sezioni des­ti­na­to ad entrare nel­la sto­ria: la Par­a­bol­i­ca. Nel 1955, durante una ses­sione di prove libere pri­vate, tro­vò la morte in questo pun­to Alber­to Ascari, con una dinam­i­ca mai del tut­to chiari­ta dal momen­to che non vi fu nes­sun tes­ti­mone ocu­lare. Nel 2021 la Par­a­bol­i­ca venne inti­to­la­ta al pilota ital­iano Michele Albore­to, mor­to 20 anni pri­ma nel cor­so di alcu­ni test di col­lau­do nel Lausitzring.

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La Com­mis­sione Gara ha sta­bil­i­to la pre­sen­za di due zone DRS per questo week-end di gara: la pri­ma sul ret­ti­li­neo prin­ci­pale, con pun­to di atti­vazione dopo la Par­a­bol­i­ca (Cur­va 11), la sec­on­da sul­l’al­lun­go che parte da Lesmo 2, con detec­tion point tra Lesmo 1 e Lesmo 2.

L’Au­to­dro­mo di Mon­za in numeri:

  • Lunghez­za del­la pista: 5.793 metri 
  • Numero di giri in gara: 53
  • Dis­tan­za di gara: 306.720 metri
  • Curve: 11, di cui 7 a destra e 4 a sin­is­tra (sen­so di per­cor­ren­za orario)
  • Record sul giro in gara: 1:21.046 di Rubens Bar­richel­lo (2004, Fer­rari F2004). Il giro più veloce in qual­i­fi­ca appar­tiene invece a Lewis Hamil­ton, che nel 2020 ha siglato la pole con il giro alla veloc­ità media più alta del­la sto­ria del­la For­mu­la 1, pari a 264,362 km/h

L’albo d’oro vede come piloti più vin­cen­ti a Mon­za Michael Schu­mach­er e Lewis Hamil­ton a quo­ta 5, segui­ti da Piquet a 4, Fan­gio, Moss, Peter­son, Prost, Bar­richel­lo e Vet­tel a 3. A 2 vit­to­rie tro­vi­amo Ascari, Phil e Damon Hill, Sur­tees, Stew­art, Regaz­zoni, Lau­da, Sen­na, Mon­toya ed Alon­so, infine ad 1 ci sono Fari­na, Brooks, Gra­ham Hill, Clark, Scarfiot­ti, Hulme, Geth­in, Fit­ti­pal­di, Andret­ti, Scheck­ter, Arnoux, Berg­er, Mansell, Her­bert, Coulthard, Frentzen, Nico Ros­berg, Leclerc, Gasly, Ric­cia­r­do e Verstappen.

In ter­mi­ni di costrut­tori, invece, dom­i­na Fer­rari con 19 vit­to­rie, segui­ta da McLaren stac­ca­ta a 11, Mer­cedes a 7, Williams a 6, Lotus a 5, BRM, Brab­ham e Red Bull a 3, Maserati, Van­wall e Renault ferme a 2 ed, infine, Alfa Romeo, Coop­er, Hon­da, Matra, March, Benet­ton, Jor­dan, Toro Rosso, Brawn GP ed AlphaTau­ri a 1.

Per il Gran Pre­mio di Mon­za Pirelli ha selezion­a­to le tre mescole più mor­bide del­la gam­ma: C3 come P Zero White hard, C4 P Zero Yel­low medi­um e C5 come P Zero Red soft.

Ph. Pirelli Motorsport ©

Il cir­cuito di Mon­za, per le sue carat­ter­is­tiche, impli­ca l’u­ti­liz­zo di un asset­to a bas­so cari­co aero­d­i­nam­i­co (depor­tan­za 1/5 sul­la scala Pirelli), ma le ele­vate veloc­ità rag­giunte com­por­tano ele­vati stress sug­li pneu­mati­ci (5/5 del­la scala Pirelli).

Nonos­tante Mon­za abbia solo sei pun­ti di fre­na­ta, si trat­ta di stac­cate impeg­na­tive per i freni (4/5): in Cur­va 1, ad esem­pio, le mono­pos­to arrivano a cir­ca 334 km/h e scen­dono a soli 76 km/h in soli 139 metri.

Per il week-end di Mon­za ver­rà imp­ie­ga­to il for­ma­to ATA (Alter­na­tive Tyre Allo­ca­tion), quin­di ogni pilota avrà a dis­po­sizione 11 set di gomme e dovrà usare, in caso di con­dizioni da asciut­to, gomme dure nel Q1, medie nel Q2 e mor­bide nel Q3.

Lo scor­so anno il vinci­tore Max Ver­stap­pen e il ter­zo clas­si­fi­ca­to George Rus­sell han­no opta­to per una strate­gia ad una sos­ta, men­tre il sec­on­do Charles Leclerc ha effet­tua­to tre soste nel cor­so delle 53 tor­nate. Dopo il Gran Pre­mio Alpine e Red Bull si trat­ter­ran­no a Mon­za per un paio di giorni di test con Pirelli, volti a rac­cogliere dati su un nuo­vo pro­totipo di gomme slick.

Infine la pro­gram­mazione TV e meteo, sec­on­do cui si preve­dono pos­si­bili piogge ven­erdì e tem­po asciut­to nelle gior­nate di saba­to e domenica.

Di segui­to i det­tagli da weather.com:

  • Ven­erdì 1 Set­tem­bre: tem­per­a­ture max 27°, min 18° — poco nuvoloso— pre­cip­i­tazioni 24% — umid­ità 67% — ven­to a 7 km/h
  • Saba­to 2 Set­tem­bre: tem­per­a­ture max 28°, min 18° — poco nuvoloso — pre­cip­i­tazioni 24% — umid­ità 68% — ven­to a 6 km/h
  • Domeni­ca 3 Set­tem­bre: tem­per­a­ture max 30°, min 18° — poco nuvoloso — pre­cip­i­tazioni 10% — umid­ità 66% — ven­to a 9 km/h

La pro­gram­mazione:

Ven­erdì 1 Set­tem­bre 2023:

  • 13:30 — 14:30 Prove Libere 1 — SKY Sport F1 HD (dif­feri­ta TV8 non prevista)
  • 17:00 — 18:00 Prove Libere 2 — SKY Sport F1 HD (dif­feri­ta TV8 non prevista)

Saba­to 2 Set­tem­bre 2023:

  • 12:30 — 13:30 Prove Libere 3 — SKY Sport F1 HD (dif­feri­ta non prevista)
  • 16:00 — 17:00 Qual­i­fiche — SKY Sport F1 HD (pre­vista diret­ta TV8)

Domeni­ca 3 Set­tem­bre 2023:

  • 15:00 — 17:00 Gara — SKY Sport F1 HD (pre­vista diret­ta TV8)
Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©

Ver­stap­pen giunge in Italia reduce da una striscia pos­i­ti­va di nove vit­to­rie con­sec­u­tive e pun­ta a con­quistare la dec­i­ma, nonché undices­i­ma del­la sta­gione. Con il suc­ces­so a Zand­voort ha eguaglia­to il numero già rag­giun­to da Sebas­t­ian Vet­tel, nel caso rius­cisse nel­l’im­pre­sa di con­quistare la dec­i­ma vit­to­ria guadag­nerebbe il record asso­lu­to. Perez, dal can­to suo, si tro­va ad arran­care, lon­tanis­si­mo dal­l’i­nar­riv­abile com­pag­no di squadra e in balia di voci che vedono il suo sedile sem­pre più in bilico.

Gli avver­sari di Red Bull con­tin­u­ano a dar­si battaglia per il tito­lo di sec­on­da forza del Cir­cus, in uno sce­nario mutev­ole che deve anco­ra vedere l’af­fer­mazione di un team sug­li altri. Se Aston Mar­tin ha fat­i­ca­to nelle ultime gare pri­ma del­l’ap­pun­ta­men­to olan­dese dopo un inizio bril­lante, a Zand­voort è risor­ta con la per­for­mance sfav­il­lante di Fer­nan­do Alon­so.

Mer­cedes ha dimostra­to in Olan­da un buon pas­so, van­i­fi­ca­to da una ges­tione dis­cutibile del­la gara a liv­el­lo di strate­gie. McLaren ha delu­so in gara e Fer­rari non è risul­ta­ta par­ti­co­lar­mente minac­ciosa, né dal pun­to di vista del­la vet­tura né da quel­lo del­la strate­gia. La Scud­e­ria del Cav­alli­no dovrebbe portare nuovi aggior­na­men­ti per il Gran Pre­mio di casa, non res­ta che sper­are che siano effi­caci fin da subito, in modo da min­i­miz­zare i dan­ni in una sta­gione che ormai sem­bra avere ben poco da regalare.

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