In Belgio Red Bull firma una doppietta, ma il terzo posto di Leclerc regala un finale meno amaro alla prima parte di una stagione tutta in salita per la Ferrari.

Il podio che ser­vi­va. Il podio che chi­ude il sipario del­la pri­ma parte di una lun­ga, esten­u­ante, frus­trante sta­gione. Mitragli­a­ta da dub­bi e domande che non sem­pre han­no trova­to risposte. O, se le han­no trovate, a volte, era­no sbagli­ate.

Il podio che ser­vi­va, alla Fer­rari. Per­ché dopo aver trascor­so mesi a guardare gli altri scap­pare ver­so sod­dis­fazioni o tri­on­fi, a vedere sgre­to­late occa­sioni e strate­gie, a mostrare sor­risi di cir­costan­za, a riem­pire di stu­di­ate spie­gazioni quelle inter­viste dif­fi­cili, il ter­zo pos­to le per­me­tte un respiro.

Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©

Un respiro per fer­mar­si a mente luci­da, per non dover riflet­tere su tut­to quel­lo che non è anda­to in Bel­gio ma per pen­sare che, i prin­ci­pali avver­sari, sta­vol­ta, sono sta­ti las­ciati dietro. Mer­cedes, Aston Mar­tin, la McLaren ritrova­ta. Tut­ti alle spalle.

Un respiro per ripren­dere a fine Agos­to con­sapevoli di tut­to quel­lo che real­mente, dal Bahrain all’Unghe­ria, non c’è sta­to. Nonos­tante Baku, nonos­tante l’Austria.

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Sarebbe sta­to inter­es­sante vedere un Sainz in gara per davvero, con una Rossa dal­la fian­ca­ta intat­ta. Allo spag­no­lo, però, è anda­ta male. Come alla mono­pos­to papaya, ma ques­ta è un’al­tra storia.

È il podio che ser­vi­va, questo, a Leclerc. Pro­prio sul­l’as­fal­to di Spa-Fran­cor­shamps. Pro­prio tra quelle curve che evo­cano momen­ti fat­ti di entu­si­as­mo, sod­dis­fazione, anche se con una fas­cia nera avvol­ta in un braccio.

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È il podio che ser­vi­va, questo, a Charles. Un po’ per pen­sare a tut­to quel­lo che è cam­bi­a­to, da quel­la sua pri­ma vit­to­ria nel 2019, o forse no, per pen­sare a come con­tin­uare, gara dopo gara, week-end dopo week-end, fino ad Abu Dhabi.

Fino al vero ulti­mo giorno di scuo­la, quel­lo che ti fa sen­tire libero e pieno al tem­po stes­so. Quel­lo che ti azzera e ti rigen­era al tem­po stesso.

Per ripar­tire, da un foglio bianco.

Per riscri­vere una sto­ria. La sua storia.

Che dal Bel­gio si riposa.

Con un ritrova­to, sin­cero, soll­e­va­to sorriso.

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