Ad una sola settimana dall’appuntamento in Ungheria, la Formula 1 riaccende i motori e riparte dall’Europa, con le monoposto della classe regina che questo week-end sfrecceranno sullo storico circuito di Spa-Francorchamps. Il Gran Premio del Belgio, presente in calendario dal 1950, giunge quest’anno alla sua sessantasettesima edizione, la cinquantaseiesima sulle “Montagne Russe delle Ardenne”, nome con cui è noto il tracciato di Spa per le sue curve e i suoi dislivelli caratteristici. In questa Hammer Time Preview approfondiremo, come sempre, strategie, record, storia del tracciato, previsioni relative a meteo ed usura, programmazione televisiva e curiosità, in relazione a questo fine settimana caratterizzato dalla terza Sprint Race della stagione.

Il cir­cuito di Spa-Fran­cor­champs è nato nel 1921 da un’idea dei prog­et­tisti Jules de Thi­er ed Hen­ri Lan­glois van Ophem, che lo han­no dis­eg­na­to sfrut­tan­do le strade pub­bliche che col­le­ga­vano le cit­tà di Fran­cor­champs, Malm­e­dy e Stavelot. Uti­liz­za­to già dal 1925 per com­pe­tizioni auto­mo­bilis­tiche inter­nazion­ali, è entra­to nel cal­en­dario di For­mu­la 1 fin dal­la sua pri­ma edi­zione del Cam­pi­ona­to del Mon­do, nel 1950. Il Gran Pre­mio del Bel­gio, tut­tavia, non è sem­pre sta­to cor­so a Spa, ma tra il 1972 e il 1984 undi­ci edi­zioni sono state dis­pu­tate nei cir­cuiti di Zold­er e Niv­elles, a segui­to del­la com­pro­va­ta peri­colosità del trac­cia­to di Fran­cor­champs, che portò alla can­cel­lazione del­l’even­to nel 1971.

Tra il 1971 e il 1979 ven­nero appor­tate pesan­ti mod­i­fiche alla pista, che venne accor­ci­a­ta dagli iniziali 14.8 km ai 7 km attuali, oltre che rimodel­la­ta per rien­trare negli stan­dard di sicurez­za richi­esti. Dal 1985 la sede del Gran Pre­mio del Bel­gio non è più sta­ta sposta­ta, ma nel tem­po vi sono state altre mod­i­fiche del lay­out, come l’ag­giun­ta del­la chi­cane del­la Bus Stop nel 1994 e la mod­i­fi­ca del­la stes­sa nel 2004, pri­ma del­la ver­sione defin­i­ti­va del trac­cia­to cre­a­ta nel 2007.

Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©

Sem­pre per motivi di sicurez­za, dopo che qui ha trova­to la morte il pilota di For­mu­la 2 Anthoine Hubert nel 2019, sono state introdotte nuove vie di fuga in ghi­a­ia a La Source, Raidil­lon, Blanchi­mont, Les Combes e Stavelot, con lo scopo di ral­lentare adeguata­mente le vet­ture e min­i­miz­zare gli impat­ti con le bar­riere in caso di inci­den­ti. Nel prog­et­to di riqual­i­fi­cazione, prog­et­ta­to dal 2020 e com­ple­ta­to nel 2022, è rien­tra­to anche l’am­pli­a­men­to delle tri­bune nel­la zona del­l’Eau Rouge, con un aumen­to di 13000 posti a sedere, che ha com­por­ta­to la neces­sità di abbat­tere il carat­ter­is­ti­co chalet che per anni ha dom­i­na­to il pad­dock in quel punto.

Il cir­cuito di Spa-Fran­cor­champs è par­ti­co­lar­mente noto per la velocis­si­ma cur­va Blanchi­mont, ma soprat­tut­to per la sequen­za di curve Eau Rouge-Raidil­lon, velocis­si­ma e rip­i­da, da per­cor­rere, teori­ca­mente, con l’ac­cel­er­a­tore com­ple­ta­mente pre­mu­to. La pista è sta­ta teatro anche di uno dei sor­pas­si più iconi­ci del­la sto­ria del­la For­mu­la 1: qui, nel 2000, Mika Hakki­nen superò Michael Schu­mach­er men­tre quest’ul­ti­mo era impeg­na­to nel doppi­ag­gio di Ricar­do Zon­ta, sopra­van­zan­do entram­bi con una manovra magis­trale all’interno.

Ph. For­mu­la 1 ©

La com­mis­sione di gara ha scel­to di atti­vare due zone DRS, la pri­ma sul­l’al­lun­go (Kem­mel) che por­ta dal Raidil­lon a Les Combes (tra Cur­va 4 e Cur­va 5), la sec­on­da sul ret­ti­li­neo prin­ci­pale. I detec­tion point saran­no, rispet­ti­va­mente, pri­ma del­l’Eau Rouge (pri­ma di Cur­va 2) e pri­ma del­la Bus Stop (Cur­va 18).

Il cir­cuito di Spa-Fran­cor­champs in numeri:

  • Lunghez­za del­la pista: 7.004 metri (cir­cuito più lun­go del calendario)
  • Numero di giri in gara: 44
  • Dis­tan­za di gara: 308.052 metri
  • Curve: 19, di cui 9 a destra e 10 a sin­is­tra (sen­so di per­cor­ren­za orario)
  • Record sul giro in gara: 1:46.286 di Valt­teri Bot­tas (2018, Mer­cedes AMG F1 W09 EQ Power+)

L’al­bo d’oro del Gran Pre­mio del Bel­gio vede in tes­ta Michael Schu­mach­er con 6 vit­to­rie, segui­to da Sen­na con 5, Clark, Raikko­nen e Hamil­ton a 4, Fan­gio, Damon Hill e Vet­tel a 3, Ascari, Fit­ti­pal­di, Lau­da, Prost, Ver­stap­pen a quo­ta 2 e, infine, a quo­ta 1 vit­to­ria Fari­na, Collins, Brooks, Brab­ham, Phil Hill, Sur­tees, Gur­ney, McLaren, Pedro Rodriguez, Stew­art, Nils­son, Andret­ti, Scheck­ter, Pironi, Reute­mann, Wat­son, Albore­to, Mansell, Coulthard, Hakki­nen, Mas­sa, But­ton, Ric­cia­r­do, Ros­berg, e Leclerc.

Dal pun­to di vista dei costrut­tori, il più vit­to­rioso è Fer­rari con 18 suc­ces­si, segui­ta da McLaren a 14, Lotus ad 8, Mer­cedes e Red Bull a 5, Williams a 4, Alfa Romeo e Benet­ton a 2 e, infine, Maserati, Van­wall, Coop­er, Eagle, BRM, Tyrrel, Ligi­er, Renault e Jordan.

In ter­mi­ni di pneu­mati­ci, Pirelli ha scel­to di portare a Spa le tre mescole cen­trali del­la gam­ma: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yel­low medi­um, C4 come P Zero Red soft.

Ph. Pirelli Motorsport ©

I recen­ti inter­ven­ti di adegua­men­to del cir­cuito han­no com­por­ta­to anche la rias­fal­tatu­ra dei trat­ti tra Cur­va 2 e 4 e tra Cur­va 8 e 9, con rimozione di alcu­ni dos­si e aumen­to del­l’aderen­za. Pirelli ha potu­to val­utare il trac­cia­to dopo i lavori gra­zie al pre­lie­vo di alcu­ni cam­pi­oni di asfal­to e ai dati rac­colti nel­la 24 ore cor­sa qui lo scor­so anno. Sono state aggiunte anche diverse vie di fuga in ghi­a­ia, effi­caci nel ral­lentare le auto per le bar­riere, ma dele­terie per gli pneu­mati­ci in caso di usci­ta di pista (la ghi­a­ia uti­liz­za­ta ha spigoli par­ti­co­lar­mente appuntiti).

Spa è uno dei cir­cuiti più impeg­na­tivi del cal­en­dario per gli pneu­mati­ci, carat­ter­iz­za­to da carichi lat­er­ali par­ti­co­lar­mente ele­vati (5/5 sul­la scala Pirelli). Il famoso com­p­lesso Eau Rouge-Raidil­lon è uno dei luoghi qui in cui le gomme sono soggette a moltepli­ci forze con­tem­po­ranea­mente, deter­mi­nan­do il mas­si­mo liv­el­lo di stress ammis­si­bile nel­la scala Pirelli (5/5).

Il tem­po vari­abile è sem­pre un seg­no dis­tin­ti­vo di Spa, che ha carat­ter­iz­za­to anche la scor­sa edi­zione, ren­den­do non trascur­abile la pos­si­bil­ità che i team deb­bano ricor­rere al mod­el­lo Cin­tu­ra­to Green inter­me­dio o Cin­tu­ra­to Blue full wet.

Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©

Par­lan­do quin­di di pro­gram­mazione TV e meteo, quest’ul­ti­mo prevede la pre­sen­za di nuv­ole e piog­gia per tut­to il week-end:

Di segui­to i det­tagli da weather.com:

  • Ven­erdì 28 Luglio: tem­per­a­ture max 22°, min 16° — piog­gia e pos­si­bili tem­po­rali— pre­cip­i­tazioni 85% — umid­ità 90% — ven­to a 17 km/h
  • Saba­to 29 Luglio: tem­per­a­ture max 20°, min 11° — piog­gia leg­gera — pre­cip­i­tazioni 89% — umid­ità 87% — ven­to a 19 km/h
  • Domeni­ca 30 Luglio: tem­per­a­ture max 18°, min 13° — parzial­mente nuvoloso — pre­cip­i­tazioni 71% — umid­ità 78% — ven­to a 24 km/h

La pro­gram­mazione:

Ven­erdì 28 Luglio 2023:

  • 13:30 — 14:30 Prove Libere 1 — SKY Sport F1 HD (dif­feri­ta TV8 non prevista)
  • 17:00 — 18:00 Qual­i­fi­ca — SKY Sport F1 HD (dif­feri­ta TV8 ore 22:00)

Saba­to 29 Luglio 2023:

  • 12:00 — 12:44 Sprint Shootout — SKY Sport F1 HD (dif­feri­ta non prevista)
  • 16:30 — 17:30 Sprint Race — SKY Sport F1 HD (dif­feri­ta TV8 ore 18:15)

Domeni­ca 30 Luglio 2023:

  • 15:00 — 17:00 Gara — SKY Sport F1 HD (dif­feri­ta TV8 ore 20:15)
Ph. Red Bull Con­tent Pool ©

Max Ver­stap­pen si appres­ta all’im­pre­sa di con­quistare l’otta­va vit­to­ria con­sec­u­ti­va di ques­ta sta­gione 2023. Qualo­ra rius­cisse, potrebbe fes­teggia­re davan­ti al suo cal­do pub­bli­co, che ci si aspet­ta pos­sa accor­rere numeroso data la vic­i­nan­za del cir­cuito al con­fine con l’Olan­da. Ser­gio Perez si sta gio­can­do il pro­prio sedile in Red Bull, cer­can­do di con­vin­cere la diri­gen­za del team a non sos­ti­tuir­lo con altri piloti, nonos­tante ven­ga da una serie ormai non trascur­abile di gare costel­late da suoi errori anche gravi.

Daniel Ric­cia­r­do potrebbe essere pron­to a suben­trare dal prossi­mo anno se rius­cirà a dimostrare solid­ità nelle prestazioni, cosa che ha fat­to in parte già nel suo debut­to in Ungheria.

McLaren si tro­verà a girare su una pista di diver­sa natu­ra e in con­dizioni di tem­per­atu­ra diverse da quelle delle ultime gare in cui ha fat­to il pro­prio exploit. Resterà da vedere se Nor­ris e Pias­tri avran­no dal­la loro una vet­tura all’al­tez­za anche in queste con­dizioni, con cui puntare al ter­zo podio con­sec­u­ti­vo (nel caso di Lan­do) o al pri­mo podio in car­ri­era (nel caso di Oscar).

Aston Mar­tin, Mer­cedes e Fer­rari sem­bra­no avere invece anco­ra delle dif­fi­coltà a rag­giun­gere per­for­mance costan­ti e com­petere con la RB19 in ter­mi­ni di pas­so gara. La pole posi­tion di Lewis Hamil­ton ha cos­ti­tu­ito un diver­si­vo momen­ta­neo, ma l’ef­fi­ca­cia del­la Red Bull e del suo pilota di pun­ta Max Ver­stap­pen in gara sono, per il momen­to, inar­riv­abili per chiunque.

 

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