Il Gran Premio di Gran Bretagna, conquistato dal solito Max Verstappen, ha visto McLaren emergere con forza dalle sabbie mobili in cui era bloccata da inizio stagione e Mercedes, Aston Martin, Williams e Ferrari giocarsi le restanti posizioni in zona punti. Se nella top ten le carte hanno la dote di rimescolarsi velocemente ogni week-end, fuori dai primi dieci osserviamo purtroppo un leitmotiv ricorrente che coinvolge Alfa Romeo, team ormai relegato nelle retrovie e che, nella classifica dei costruttori, ricopre il ruolo di fanalino di coda insieme ad AlphaTauri. Cosa aspettarsi ora dal team italo-elvetico, dopo questo inesorabile crollo verticale?
Alfa Romeo ha lasciato l’Austria con parecchi dubbi e poche certezze. La situazione è rimasta nebulosa anche in Gran Bretagna, dove le C43 non hanno assolutamente convinto in termini di passo gara. I piloti stessi, in queste condizioni, faticano ad esprimere il proprio talento, con prestazioni mediocri sia da parte del giovane Guanyu Zhou, sia del veterano Valtteri Bottas.

Si tratta di una tendenza davvero deludente per il team di Hinwil, incapace di emergere dalle pessime acque in cui, tappa dopo tappa, sembra affondare sempre di più. Attorno a loro gli avversari sviluppano e migliorano: McLaren ha dato una svolta alla propria stagione, ma lo stesso sta facendo Williams. Un sorprendente Albon, infatti, sta macinando punti in ogni week-end, cosa che ha permesso alla sua squadra di conquistare l’ottava posizione nei costruttori, completando dopo Silverstone il sorpasso ai danni del team di Alunni Bravi.
Il definitivo sorpasso di Williams ai danni di Alfa Romeo si è completato anche con il rookie Logan Sargeant, capace di concludere davanti ad entrambe le monoposto italo-elvetiche in Gran Bretagna, appena fuori dalla zona punti in undicesima piazza, davanti a Valtteri Bottas in dodicesima e ad un impalpabile Guanyu Zhou, terminato quindicesimo.

Il pacchetto di aggiornamenti portato a Silverstone non è stato efficace o comunque correttamente sfruttato: Bottas aveva espresso soddisfazione, al termine delle prove libere, per una vettura potenzialmente da top ten. Il buon feeling alla guida ha permesso al numero 77 di passare il taglio del Q1, al contrario del compagno di squadra che ha concluso in diciassettesima piazza. Ciononostante, Bottas ha poi dovuto rinunciare a lottare per posizioni migliori in Q2 a causa di un guasto alla sua monoposto.
Come se non bastasse, al termine della sessione i commissari lo hanno penalizzato per un problema, verificatosi sulla sua vettura, che ha reso impossibile il prelievo di campioni di carburante, necessari per gli opportuni controlli. Questo inconveniente è costato la squalifica all’alfiere della Casa del Biscione, con conseguente partenza dall’ultima posizione.

Il prossimo appuntamento sarà dunque dopo due settimane, in Ungheria. L’obiettivo è quello di riprendersi a tutti i costi la posizione in classifica persa in questo week-end, scavalcando sia Williams che Haas, al momento a pari merito a 11 punti. Serve infatti restare aggrappati agli avversari ed allontanarsi dalla spirale distruttiva che sta affondando il morale del team e dei tifosi.
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