Alfa Romeo ha lasciato le rigogliose vette austriache con l’amaro in bocca, al termine di uno dei peggiori week-end della stagione. Il bottino nullo di punti ottenuto è particolarmente pesante, dal momento che ha sancito il sorpasso in classifica costruttori da parte dei diretti avversari di Haas, avanzati al settimo posto. Restano, ora, diversi interrogativi sul passo gara della C43 e sulle sue reali possibilità di far bene nel 2023, mentre il tempo del Biscione in Formula 1 è sempre più agli sgoccioli.
Il fine settimana del Gran Premio d’Austria, il secondo della stagione con il format della Sprint Race, poteva essere un’ottima occasione per racimolare punti importanti in ottica iridata. Alfa Romeo, tuttavia, non è riuscita a capitalizzare questa opportunità, con le due monoposto in estrema difficoltà fin dalla prima sessione di prove libere.
La qualifica ha visto il giovane Guanyu Zhou escluso già in Q1, incapace di trovare un giro buono per passare il taglio e approdare nelle prime quindici posizioni. Valtteri Bottas è riuscito, invece, a raggiungere il Q2, per poi fermarsi in quattordicesima piazza al fianco di Sergio Perez.

La Sprint Shootout, nonostante condizioni diverse della pista per la presenza di pioggia e basse temperature, non ha visto miglioramenti per le due vetture di Hinwil: entrambi i piloti sono stati eliminati nella prima manche, chiudendo rispettivamente in sedicesima (Zhou) e diciannovesima piazza (Bottas).
In una situazione così disperata, Alfa ha tentato il tutto e per tutto facendo fare a Bottas il giro di warm-up della Sprint Race con gomme slick medie, per tentare di giocarsi il jolly nei confronti degli avversari, tutti con gomme intermedie. L’azzardo è stato fallimentare, tanto che il pilota è poi rientrato ai box e ha scelto di partire con intermedie dalla pit lane. I 24 giri della gara Sprint sono stati un’agonia per le due C43, che hanno terminato nelle ultime due posizioni utili al termine dei cento chilometri.

Il Gran Premio è proseguito sulla falsa riga del filone deludente delle due giornate precedenti, con la monoposto numero 77 subito danneggiata in Curva 1 a causa di un contatto. La gara, in generale, è stata anonima da parte di entrambi i piloti, che hanno collezionato un quattordicesimo (Zhou) e sedicesimo posto (Bottas), poi divenuti rispettivamente dodicesimo e quindicesimo in seguito alle penalizzazioni per superamento dei track limits.
Tutti i protagonisti hanno confermato che il fine settimana al Red Bull Ring ha avuto ben pochi risvolti positivi. Alunni Bravi ha espresso fiducia nei prossimi aggiornamenti in programma a Silverstone, mentre Bottas ha parlato di un passo gara non all’altezza, anche e soprattutto per le caratteristiche sfavorevoli del circuito austriaco.

Per restare attaccati al settimo posto di Haas e difendersi da una vicina Williams, che può contare su ottimi guizzi da parte di un Alexander Albon particolarmente in forma, serve andare a massimizzare l’effetto degli aggiornamenti fin da subito, dall’incombente appuntamento di Silverstone.
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