Sull’asfalto dello splendido tracciato di Montreal va in scena una gara scandita dal ritmo a dir poco incalzante dei primi della classe, con Verstappen che, ancora una volta, ha saputo farla da padrone. Nonostante il copione possa apparentemente sembrare il solito visto e rivisto, tuttavia, possono apparentemente tornare a sorridere gli uomini della Ferrari. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata.

Max Ver­stap­pen, voto 10: bag­na­to o asciut­to, per lui e la sua Red Bull non fa dif­feren­za. Lo dimostra­no la pole ottenu­ta in con­dizioni a dir poco com­pli­cate e la vit­to­ria con­quis­ta­ta al ter­mine del­la gara di domeni­ca, com­ple­ta­mente asciut­ta. Come se non bas­tasse, con il suc­ces­so mat­u­ra­to in ter­ra canadese eguaglia una leggen­da di questo sport, quale Ayr­ton Sen­na. RECORD-BREAKER?

Fer­nan­do Alon­so, voto 9.5: dopo l’opaco Gran Pre­mio di Spagna ser­vi­va una reazione, e lui ha reag­i­to alla grande. Sec­on­do in qual­i­fi­ca, sec­on­do in gara, il tut­to con­di­to da uno splen­di­do duel­lo con la Mer­cedes di Lewis Hamil­ton. Cosa chiedere di meglio? COMEBACK.

Ph. Aston Mar­tin Aram­co Cog­nizant For­mu­la One Team ©

Lewis Hamil­ton, voto 9: alla luce dell’ottima prestazione con­fezion­a­ta al Mont­meló, l’obiettivo era quel­lo di ricon­fer­mar­si. E così è sta­to: a trat­ti, infat­ti, la W14 B del sette volte irida­to di casa Mer­cedes si è riv­e­la­ta la vet­tura più veloce in pista, rius­cen­do ad impen­sierire non poco l’Aston Mar­tin di Fer­nan­do Alon­so, che per l’occasione pote­va con­tare su un nuo­vo pac­chet­to di aggior­na­men­ti. Stare­mo a vedere quali sor­p­rese saprà ris­er­var­ci in Aus­tria. IN CRESCENDO.

Charles Leclerc, voto 7/8: è vero, in qual­i­fi­ca com­mette un errore in quel­lo che poi si riv­el­erà essere un vero e pro­prio momen­to deci­si­vo, tut­tavia, a sua dis­col­pa, va det­to che anco­ra una vol­ta la squadra non ha volu­to ascoltar­lo, sbaglian­do dal momen­to che, come tes­ti­mo­ni­a­to dal­la Williams di Albon, in quel momen­to la gom­ma soft era la più indi­ca­ta. Ad ogni modo, in gara riesce a met­ter­ci una pez­za gra­zie ad un otti­mo rit­mo (in par­ti­co­lare con le medie) e ad una strate­gia impec­ca­bile da parte del muret­to, che riesce in parte a far­si per­donare. BICCHIERE MEZZO PIENO.

Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©

Car­los Sainz, voto 7: un week-end molto pas­tic­cia­to, quel­lo del­lo spag­no­lo del Cav­alli­no Ram­pante, il quale, tra imped­ing vari commes­si pri­ma in pro­va lib­era e poi in qual­i­fi­ca, si ritro­va a dover scon­tare una penal­ità di tre posizioni in griglia al ter­mine di un Q3 tut­to fuorché esaltante, che lo ave­va vis­to chi­ud­ere otta­vo. Così come il suo com­pag­no di squadra, tut­tavia, riesce poi a risalire la chi­na sfrut­tan­do il poten­ziale di una SF-23 parsa in grande spolvero, taglian­do il tra­guar­do in quin­ta posizione. SENZA LODE, SENZA INFAMIA.

Ser­gio Perez, voto 3: da qualche gara a ques­ta parte pare irri­conosci­bile. O forse ad essere irri­conosci­bile era il Perez di inizio sta­gione? Il mes­si­cano, infat­ti, da quan­do ha inizia­to la sua avven­tu­ra in Red Bull non è nuo­vo a trend altal­enan­ti, con prestazioni sem­plice­mente non all’altezza del mez­zo che gui­da (vedi 2021). Fat­to sta che, anche ques­ta vol­ta, Checo delude, sia in quan­to a risul­ta­to che in quan­to a pas­so, non rius­cen­do a reg­gere nem­meno il rit­mo delle Fer­rari: un’impresa tut­to fuorché proibiti­va quan­do si può con­tare su una RB19 ad ora sen­za rivali. OBLIO.

Ph. Red Bull Con­tent Pool ©

Alexan­der Albon, voto 10: sen­za alcun dub­bio è lui l’eroe di gior­na­ta. In qual­i­fi­ca accede al Q3 gra­zie ad un azzar­do riv­e­latosi poi molto meno ris­chioso di quan­to si potesse pen­sare, che lo ha vis­to vis­to montare per pri­mo gomme soft men­tre i rivali scen­de­vano in pista con le inter­me­die. In gara, invece, fa le spalle larghe, rius­cen­do a difend­er­si dagli attac­chi di mono­pos­to sul­la car­ta molto più veloci del­la sua Williams e chi­u­den­do, così, in una splen­di­da set­ti­ma posizione. DRIVER OF THE DAY.

Este­ban Ocon, voto 7: la solid­ità del pilota francese non la sco­pri­amo oggi. Anco­ra una vol­ta Ocon si dimostra estrema­mente affid­abile, rius­cen­do a portare a casa pun­ti sicu­ra­mente utili alla causa nonos­tante i prob­le­mi accor­si all’ala pos­te­ri­ore del­la sua Alpine, vit­ti­ma di oscil­lazioni trop­po mar­cate soprat­tut­to in fre­na­ta. La sfi­da inter­na con Gasly, per ora, pende asso­lu­ta­mente dal­la sua parte. SOLID ROCK.

Lance Stroll, voto 4.5: purtrop­po per lui, il con­fron­to con Alon­so non regge min­i­ma­mente, sia in ter­mi­ni di risul­tati che, soprat­tut­to, in ter­mi­ni di veloc­ità dimostra­ta in pista. Tra le mani di Fer­nan­do, infat­ti, l’Aston Mar­tin pare spes­so la sec­on­da forza del cam­pi­ona­to, men­tre tra le mani del canadese sem­bra essere una mod­es­ta vet­tura di cen­tro clas­si­fi­ca. Dove sta la gius­ta misura? Al momen­to non sem­bra­no esser­ci molti dub­bi… NON CI SIAMO.

Valt­teri Bot­tas, voto 7: da quindices­i­mo a dec­i­mo. Con l’Alfa Romeo di quest’anno, quel­la com­pi­u­ta dal fin­lan­dese è sicu­ra­mente una rimon­ta di tut­to rispet­to, che oltre­tut­to vale un pun­ti­ci­no di vitale impor­tan­za per la clas­si­fi­ca del­la Casa del Bis­cione, ora set­ti­ma davan­ti alla Haas. In atte­sa di even­tu­ali aggior­na­men­ti, serve con­tin­uare su ques­ta direzione per non stac­car­si trop­po da McLaren e, allo stes­so tem­po, difend­er­si da un pos­si­bile ritorno degli uomi­ni di Gun­ther Stein­er. FONDAMENTALE.

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