Alfa Romeo ha lasciato Montreal con un punto in più in classifica, al termine di un week-end che ha mostrato in modo piuttosto netto quali sono stati i progressi e quali i punti su cui serve ancora lavorare. Tra condizioni meteo variabili e prestazioni piuttosto diverse da parte dei due piloti, è chiaro che gli aggiornamenti hanno portato benefici, ma che la qualifica resta ad oggi un punto molto dolente.
Alfa Romeo ha concluso il Gran Premio del Canada con un punto all’attivo, conquistato grazie al decimo posto di Valtteri Bottas. Un bottino magro, ma tutto sommato significativo, perché permette al team elvetico di staccarsi da Haas e guadagnarsi di diritto il settimo posto in classifica costruttori.
In un week-end in cui la pioggia ha reso caotiche le varie sessioni di prove, la squadra del Biscione è riuscita comunque a confermare che l’ultimo pacchetto di aggiornamenti ha portato miglioramenti sensibili in termini di competitività della vettura.

Le sessioni di libere hanno visto in pista un ottimo Bottas, che, grazie alla propria esperienza, è stato capace di piazzarsi sempre nella top ten, con addirittura un primo posto nelle FP1. Lo stesso non si può dire purtroppo del giovane Zhou, risultato decisamente poco a suo agio rispetto al compagno di squadra e incapace di adattarsi altrettanto bene alle diverse condizioni imposte dal meteo.
Le qualifiche sono state il vero punto dolente del fine settimana di Alfa Romeo: quindicesimo e ventesimo posto, rispettivamente, per il finlandese e per il cinese. Come dichiarato dallo stesso Valtteri dopo la gara, la giornata del sabato è proprio quella su cui il team dovrà lavorare di più per massimizzare i risultati ottenibili a fronte del buon passo gara raggiunto.

Il decimo posto in gara di Bottas è frutto di un misto di fortuna e sfortuna: dopo una Gran Premio disputato con una prestazione solida, il numero 77 è stato beffato davanti al traguardo da Lance Stroll, arrivato all’ultimo giro con gomme più fresche e quindi in grado di soffiargli il posto all’ultimo respiro. L’amara uscita dalla zona punti è però subito stata compensata dalla conferma della penalità inflitta a Lando Norris e dal decimo posto finale per l’Alfa Romeo.
Deludente invece la gara di Guanyu, mai competitivo per tutto il week-end e incapace di staccarsi dalle retrovie. Non un bel momento per lui, considerato il successo del compagno e il riscatto del pilota che è andato a sostituire due anni fa, Antonio Giovinazzi, co-autore della storica vittoria di Ferrari nella centesima edizione della 24 ore di Le Mans.

Il numero 24 del Circus, tuttavia, ha più volte dato prova delle proprie capacità e avrà certamente altre occasioni per dimostrare il proprio valore. Nel frattempo, i momenti difficili sono un’ottima palestra per costruire quell’esperienza che al momento è mancata.
I week-end contraddistinti dalle Sprint Race potrebbero essere le giuste occasioni per raccogliere punti importanti ed avvicinarsi al sesto posto di McLaren, prima che questa trovi il modo di uscire definitivamente dalla portata.
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