Quasi come un disco rotto, anche la Formula 1 continua a riproporre di continuo lo stesso brano. Il titolo è “Max Verstappen vince”. Anche in terra iberica, infatti, il Campione del Mondo in carica risulta inarrivabile per chiunque, tanto per una Ferrari senza né capo né coda, quanto per una Mercedes in netta ripresa. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata.
Max Verstappen, voto 10: di appuntamento in appuntamento, giudicare il suo operato sta diventando sempre più complicato. L’olandese, infatti, corre in una categoria tutta sua, il che rende impossibile un confronto significativo con il resto della griglia, fatta eccezione per il suo compagno di squadra. Ad ogni modo, anche se la perfezione, come si suol dire, non esiste, possiamo affermare che, dopo aver conquistato la pole position, il giro veloce e la vittoria, e dopo aver percorso tutti i giri della corsa da leader, Max vi si è avvicinato molto. GRAND CHELEM.

Lewis Hamilton, voto 9: un week-end in crescendo, quello del sette volte iridato di casa Mercedes. Dopo una qualifica definibile al di sotto delle aspettative, il fuoriclasse di Stevenage ha saputo sfruttare a pieno il potenziale di una W14 B in grande forma, riuscendo a liberarsi senza particolari difficoltà della SF-23 EVO di Carlos Sainz, per poi assestarsi su tempi non troppo lontani da quelli di un Verstappen ormai senza rivali. Staremo a vedere se il trend positivo verrà confermato anche in Canada. FENICE.
George Russell, voto 8: archiviata una qualifica da incubo che lo ha visto rimanere escluso al termine del Q2 dopo essere addirittura arrivato al contatto con il suo compagno di squadra, il giovane talento britannico si regala una rimonta di prim’ordine grazie ad un ritmo tale da consentirgli di raggiungere il gradino più basso del podio nonostante partisse dalla dodicesima casella dello schieramento. Ciliegina sulla torta, riesce a battere la seconda delle due Red Bull. JACKPOT.
Sergio Perez, voto 5: la mazzata psicologica ricevuta a Miami continua a dare i suoi frutti. Dopo il disastroso fine settimana di Monaco, infatti, anche a Barcellona il messicano riesce nell’ardua impresa di rovinarsi nuovamente da solo il week-end, condannandosi con le sue stesse mani per la terza volta in stagione, dopo Melbourne e Monte-Carlo, a scattare da una posizione infelice. Nonostante una Red Bull di un’altra categoria rispetto alla concorrenza, inoltre, non riesce nemmeno ad avere la meglio su George Russell, vedendo così sfumare il podio. Se oggi possiamo affermare che il Mondiale è già finito, gran parte della responsabilità va a lui. NON ALL’ALTEZZA.

Carlos Sainz, voto 7.5: lo spagnolo di casa Ferrari fa quello che può, dovendo rapportarsi con una SF-23 EVO a dir poco deludente. Se a causa di difficoltà ed errori altrui la qualifica aveva un po’ illuso tutti con il secondo posto di Sainz, la gara invece ha messo a nudo tutti i difetti di una monoposto nata decisamente male. I ventuno secondi di ritardo dalla prima delle due Mercedes parlano chiaro: in quanto a passo gara la Rossa è assolutamente inconsistente. AMAREGGIATO.
Lance Stroll, voto 7: al via del Gran Premio si regala una partenza spumeggiante, concedendosi il lusso di superare all’esterno un certo Lewis Hamilton con una gran staccata in Curva 5. Poi, però, deve fare i conti con un’Aston Martin stranamente in difficoltà, il che non gli consente di avere un passo tale da permettergli di lottare con le Mercedes e con la Ferrari di Sainz, facendolo infine sprofondare in sesta posizione. ALTI E BASSI.
Fernando Alonso, voto 6.5: alla vigilia della propria corsa di casa, non poteva che essere l’uomo più atteso. Le aspettative da lui riposte nel fine settimana iberico, tuttavia, non hanno trovato alcun riscontro nella realtà, a causa di un Aston Martin irriconoscibile tra le curve del Montmelò sia in qualifica che in gara. Staremo a vedere se, sfruttando l’apporto dei prossimi aggiornamenti, il Principe di Oviedo saprà tornare a dare spettacolo e a lottare per il podio. DELUSO.

Esteban Ocon, voto 7: la costanza ormai è di casa. Ancora una volta il giovane pilota francese riesce a massimizzare il potenziale della sua Alpine, conquistando punti in portanti e fornendo un’ulteriore iniezione di fiducia alla propria scuderia, che, alla luce della bontà delle migliore apportare alla vettura, può ora sperare in qualcosa di più allentante di un solo quinto posto in classifica costruttori qualora non dovesse arrivare una reazione da parte degli uomini di Maranello. Il Canada fornirà ulteriori indicazioni a riguardo. GRANITICO.
Guanyu Zhou, voto 8: il cinese di casa Alfa Romeo è parso scatenato in quel di Barcellona. Grazie ad una monoposto finalmente in grado di competere per la zona punti, il ventiquattrenne di Shangai ha sfoderato sulla lunga distanza un ritmo di tutto rispetto, riuscendo a recuperare diverse posizioni e a conquistare due preziosissimi punti. Riuscirà a ripetersi a Montreal? SORPRESA.
Pierre Gasly, voto 6: in qualifica era riuscito ad accaparrarsi una straordinaria quarta piazza, salvo poi venire penalizzato di sei posizioni in griglia a causa di un doppio impeding. Un vero peccato, perché alla luce dell’inconsistenza palesata dalla SF-23 probabilmente avrebbe anche potuto lottare per la quinta piazza in alcune fasi della corsa. Ad ogni modo, riesce a mettersi dietro Charles Leclerc e a guadagnare un discreto punticino. RIMPIANTI.
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