Alfa Romeo si è presentata sul circuito di Barcellona forte degli sviluppi portati a Monaco, che in terra catalana hanno potuto esprimere meglio il proprio potenziale. Ne ha beneficiato in particolare Guanyu Zhou, autore di una gara di assoluto spessore, che fa ben sperare per i prossimi appuntamenti.
Il Gran Premio di Spagna ha portato una ventata d’aria fresca in casa Alfa Romeo, che lascia il Montmeló con due preziosissimi punti, guadagnati da Guanyu Zhou in una gara che non ha visto ritiri tra i partecipanti. Il team elvetico ha raggiunto così Haas a otto punti nella classifica dei costruttori e può puntare a superare gli statunitensi, proprio nel periodo in cui sono in corso trattative per valutare la possibilità di una cooperazione futura.
I buoni presagi si erano già palesati nella gara di Monaco, dove il team di Alunni Bravi aveva portato un corposo pacchetto di aggiornamenti, che avevano dato buone sensazioni: nuovi componenti di fondo, cofano motore, una differente copertura per la sospensione posteriore e dei brake duct modificati, che hanno soprattutto il compito di creare una piattaforma più stabile per migliorare il passo gara. Con tutti questi elementi, in Spagna le C43 sono risultate più competitive fin dalle prove libere, con entrambe le vetture capaci di sostenere ritmi da metà classifica, facendo quindi sperare fin dal venerdì nella possibilità di racimolare qualche punto.

Le qualifiche non sono state all’altezza delle aspettative per Valtteri Bottas, fuori al Q1 e relegato al sedicesimo posto in griglia. Migliore, invece, la performance di Zhou, che è riuscito ad entrare in Q2 e concludere al tredicesimo posto, a poche piazzole di distanza da due personaggi normalmente fuori contesto a centro classifica: Sergio Perez, undicesimo, e George Russell, dodicesimo.
L’unico altro momento significativo in pista per la squadra di Hinwil è stato intorno al cinquantesimo giro: l’Alfa Romeo numero 24 era in decima posizione, dietro all’AlphaTauri di Yuki Tsunoda, entrambi alle costole dell’Alpine di Esteban Ocon, in quel momento in difficoltà. All’errore del giapponese, che ne ha determinato l’uscita dal DRS di Ocon, Zhou ha prontamente approfittato dell’occasione e ha attaccato in Curva 1. Il pupillo della squadra di Faenza ha reagito difendendosi, ma lo ha fatto con eccessiva veemenza e costringendo la C43 di Guanyu a finire fuori dal tracciato, fortunatamente senza conseguenze.

Il giapponese ha pagato cara questa distrazione, che gli è costata una penalità di cinque secondi, particolarmente invalidante in una pista dove il centro classifica era molto serrato. Nona posizione finale quindi per il numero 24, che ha mostrato tutta la propria voglia di lottare per ribaltare le sorti del team nella seconda parte della stagione: in un’arena in cui i tori la stanno facendo da padrone in testa alla classifica, c’è comunque qualcuno pronto a dare spettacolo nelle retrovie, con tutto il proprio talento.
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