Max Verstappen vince il Gran Premio di Monaco e si invola verso il terzo titolo iridato, davanti ad un superlativo Fernando Alonso che, ancora una volta, si conferma essere il migliore del resto del gruppo. Lo spagnolo avrebbe potuto vincere, senza la doppia sosta in tre giri. Ed è un peccato. Molto male le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, i quali hanno chiuso rispettivamente in sesta e ottava posizione, mai in lotta per le posizioni che contano e penalizzate da una strategia errata.
1. IMPRENDIBILE. Partiva davanti e ha chiuso davanti con un distacco abissale su tutti gli altri, ma è su come Verstappen si è preso la prima posizione al sabato che dobbiamo focalizzarci: un giro clamoroso, perfetto, a baciare più volte i muri del Principato, il tutto condito da un terzo settore che non può non entrare nella leggenda. Ayrton, il Re di Monaco, ne sarebbe fiero. Pennellate d’autore, nella qualifica più glamour, spettacolare e intensa dell’anno.

2. IL REDIVIVO. È comparso dal nulla, Esteban Ocon. Ma che week-end ha messo in piedi il francese? Qualifica super, partenza dalla terza piazza (in seguito alla penalizzazione di Leclerc) e una gara estremamente solida, che ha regala alla Alpine un podio che le mancava dal Gran Premio del Qatar 2021. Non doveva commettere errori il transalpino, sapeva di non avere il ritmo dei primi due e si è concentrato solo su se stesso, aiutato da tutta la squadra a cogliere un risultato che per la scuderia di Enstone è una grande boccata d’aria dopo un inizio affannoso (poco gradito dal CEO Laurent Rossi).
3. SIAMO ALLE SOLITE. Ennesimo fine settimana in cui Ferrari, purtroppo, delude. Le aspettative erano alte, le dichiarazioni pre-Monaco facevano pensare ad una SF-23 battagliera e pronta a lottare per la vittoria. Invece, come al solito, è successo tutto il contrario. Sainz è impazzito dietro ad Ocon per metà gara e al resto ci ha pensato la strategia sbagliata, anche per Leclerc. Piccola, non tanto piccola, nota a margine: non è ammissibile, a Monte-Carlo, non essere in grado di avvisare il proprio pilota che sta sopraggiungendo Norris a tutta velocità. Qualcuno rifletta.

4. CAMBIARE TUTTO PER NON CAMBIARE NIENTE. Gli errori di comunicazione e le strategie sbagliate firmate Ferrari stanno inevitabilmente facendo storcere il naso, poiché errare è umano, ma perseverare è diabolico. Per questo, qualcuno ha recentemente sottolineato come il tanto osannato allontanamento di Mattia Binotto forse non abbia rappresentato la scelta più giusta. Ma qui il discorso sarebbe talmente lungo che potremmo fare notte, perché quanto successo in Ferrari nel 2022 non può essere dimenticato, così come non va dimenticato che la SF-23 è l’ultimo (fallimentare) prodotto della sua gestione. Voi che cosa ne pensate?

5. SALVATE IL SOLDATO STROLL. Bene ma non benissimo. Fin dall’inizio della stagione è in difficoltà, mentre dall’altra parte del box Alonso regala spettacolo, è terzo in classifica ed è il pilota più in forma del Mondiale, Verstappen a parte. Con un secondo pilota di livello più alto, Aston Martin sarebbe la seconda forza del campionato per distacco. Chissà che papà Stroll non possa addirittura pensare di rimpiazzare il figlio.