Tra i muretti e i lunghi rettifili del tracciato di Baku, nonostante uno strepitoso Charles Leclerc, va in scena l’ennesimo domino Red Bull della stagione, con i due alfieri della scuderia di Milton Keynes ancora una volta protagonisti di una gara a parte. Questa volta, a spuntarla è Sergio Perez, autore di un fine settimana impeccabile. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata.

Ser­gio Perez, voto 10: nei cir­cuiti cit­ta­di­ni il mes­si­cano dà il meglio di sé. Il nati­vo di Guadala­jara, sfoderan­do una prestazione tale da oscu­rare il Cam­pi­one del Mon­do in car­i­ca, nonché suo vici­no di box, è rius­ci­to ad ottenere il sec­on­do suc­ces­so del­la sta­gione in quat­tro gare, diven­tan­do il pri­mo pilota a con­seguire due vit­to­rie sul trac­cia­to aze­ro e accor­cian­do il suo ritar­do in clas­si­fi­ca a sole sei lunghezze. Sognare è ora lecito, in atte­sa di capire se rius­cirà a ricon­fer­mar­si anche su piste dal lay­out più tradizionale. KING OF THE STREETS.

Ph. Red Bull Con­tent Pool ©

Max Ver­stap­pen, voto 8: un fine set­ti­mana sot­totono, quel­lo del fuori­classe olan­dese. Il leader del­la clas­si­fi­ca iri­da­ta, infat­ti, non è mai par­so par­ti­co­lar­mente inci­si­vo, tan­to in qual­i­fi­ca quan­to poi in gara. A ripro­va di ciò, il duel­lo che lo ha vis­to pro­tag­o­nista insieme a George Rus­sell nel­la Sprint Race del saba­to, in cui, a causa di un ecces­so di foga, si è las­ci­a­to trasportare in una sfi­da asso­lu­ta­mente non nec­es­saria alla luce dell’abissale dif­feren­za di prestazioni tra le due mono­pos­to, al ter­mine del­la quale la sua RB19 ha ripor­ta­to dan­ni non indif­fer­en­ti che non gli han­no per­me­s­so di per­for­mare al meglio. Per quan­to riguar­da la sua domeni­ca, invece, va con­sid­er­a­ta l’attenuante del­la sfor­tu­na avu­ta in occa­sione dell’ingresso in pista del­la Safe­ty Car, tut­tavia non è mai sem­bra­to in gra­do di impen­sierire il suo com­pag­no di squadra. FUORI GIRI.

Charles Leclerc, voto 9: quale modo migliore per zit­tire le fas­tidiose voci che lo vol­e­vano lon­tano dal­la Fer­rari di una doppia pole posi­tion? Quan­to real­iz­za­to dal mon­e­gas­co sul cir­cuito di Baku è un aut­en­ti­co cap­ola­voro, pro­va tan­gi­bile del suo smisura­to tal­en­to. Charles ha infat­ti ottenu­to il mas­si­mo, forse di più, rius­cen­do ad impor­si sul giro sec­co, e con­ser­van­do la terza posizione nel­la gara di domeni­ca gra­zie ad una magis­trale ges­tione degli pneu­mati­ci, tale da con­sen­tir­gli di pro­tegger­si da un ritorno di Alon­so nel finale. Cosa chiedere di più? Nul­la. ZITTI E BUONI.

Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©

Fer­nan­do Alon­so, voto 8.5: sem­pre una certez­za. Il DRS in qual­i­fi­ca non fun­ziona? No prob­lem: ci pen­sa Fer­nan­do. Det­to, fat­to. Chiedere a Car­los Sainz, vit­ti­ma dell’ennesimo sor­pas­so deg­no di nota effet­tua­to dal Principe di Oviedo in questo avvio di cam­pi­ona­to. Nonos­tante le dif­fi­coltà ripor­tate dall’Aston Mar­tin sul giro sec­co, sul­la lun­ga dis­tan­za il buon Fer­nan­do con­fer­ma anco­ra una vol­ta di rius­cire sem­pre a fare la dif­feren­za, met­ten­do la pez­za su un fine set­ti­mana per lui tut­to in sali­ta. Sem­plice­mente una costante. IMPRESCINDIBILE.

Car­los Sainz, voto 7: quel­lo in ter­ra azera non era pro­prio il suo week-end, come tes­ti­mo­ni­ano i pesan­ti dis­tac­chi subiti nel con­fron­to con Leclerc sia in qual­i­fi­ca che in gara. Lo si è capi­to fin dal­la pri­ma ses­sione di libere, in cui il madrileno del Cav­alli­no Ram­pante non è mai rius­ci­to a trovare il gius­to feel­ing con la SF-23, trasci­nan­dosi dietro per tut­to il fine set­ti­mana una serie di dif­fi­coltà a cui ora sarà chiam­a­to a porre rime­dio, quan­to meno per tentare di riavvic­i­nar­si agli ele­vatis­si­mi stan­dard fis­sati da chi gui­da la sua stes­sa vet­tura. Ad ogni modo, il suo quin­to pos­to finale rimane un risul­ta­to utile alla causa del­la Scud­e­ria di Maranel­lo, soprat­tut­to in questo momen­to. SFIDUCIATO.

Ph. Daim­ler AG ©

Lewis Hamil­ton, voto 7.5: in qual­i­fi­ca riesce ad accedere al Q3 per il rot­to del­la cuf­fia, elim­i­nan­do pro­prio il suo com­pag­no di squadra. Se nel cor­so del saba­to, poi, non bril­la, altret­tan­to non si può dire per quan­to riguar­da la domeni­ca, che lo ha vis­to met­tere in mostra tut­to il suo tal­en­to nel­la rimon­ta a cui  è sta­to costret­to dopo una Safe­ty Car a lui tut­to fuorché favorev­ole. Il rit­mo tenu­to durante la cor­sa, inoltre, è sta­to otti­mo, tan­to da por­tar­lo ad insidiare la Fer­rari di Sainz, sul­la quale non è rius­ci­to ad avere la meglio sola­mente a causa di una W14 estrema­mente lenta sui ret­ti­linei. Sarà inter­es­sante, nei prossi­mi appun­ta­men­ti, sco­prire cosa saprà inven­tar­si su trac­ciati più affi­ni alle carat­ter­is­tiche del­la sua Mer­cedes. ROLLERCOASTER.

Lance Stroll, voto 7: in Azer­bai­jan, il canadese di casa Aston Mar­tin por­ta a casa il com­piti­no. Alla luce di quan­to real­iz­za­to dal suo più quo­ta­to vici­no di box, infat­ti, sarebbe lecito aspet­tar­si qual­cosi­na in più, tut­tavia, su una pista non pro­pri­a­mente con­ge­niale alla sua AMR23 la sua set­ti­ma piaz­za è con­sid­er­abile un risul­ta­to decisa­mente accetta­bile, soprat­tut­to alla luce delle prob­lem­atiche riscon­trate in qual­i­fi­ca. Ad ogni modo, sen­za qualche sba­vatu­ra di trop­po, bat­tere Hamil­ton prob­a­bil­mente non sarebbe sta­to impos­si­bile. MINIMO INDISPENSABILE.

Ph. Daim­ler AG ©

George Rus­sell, voto 7: il suo voto è frut­to di una media tra una domeni­ca non par­ti­co­lar­mente deg­na di nota e un saba­to che lo ha vis­to sot­to i riflet­tori, soprat­tut­to a causa del­la sfi­da lan­ci­a­ta a Max Ver­stap­pen nel cor­so delle fasi iniziali del­la Sprint Race. L’aggressività mostra­ta in quell’occasione è sta­ta sem­plice­mente da applausi, tut­tavia, come prece­den­te­mente accen­na­to, il resto del suo week-end è risul­ta­to ben al di sot­to di quan­to gen­eral­mente ci si aspet­ta da lui. Sarà dunque nec­es­sario ritrovare la solid­ità dei pri­mi appun­ta­men­ti per tornare ad impor­si nel con­fron­to inter­no alla scud­e­ria di Brack­ley. INCOSTANTE.

Lan­do Nor­ris, voto 7.5: gli aggior­na­men­ti introdot­ti dal­la McLaren fun­zio­nano eccome. Lo dimostra l’ottima per­for­mance intavola­ta dal tal­en­to bri­tan­ni­co nel fine set­ti­mana aze­ro, che lo ha vis­to tornare alla rib­al­ta, lot­tan­do per posizioni di mag­gior rilie­vo rispet­to a quan­to osser­va­to sino­ra. La direzione intrapre­sa sem­bra dunque quel­la gius­ta, in atte­sa di sco­prire le prossime novità promesse dal team prin­ci­pal del­la stor­i­ca com­pagine di Wok­ing. RINASCITA.

Ph. Red Bull Con­tent Pool ©

Yuki Tsun­o­da, voto 7.5: una gran­dis­si­ma pro­va, quel­la dell’alfiere nip­pon­i­co di casa AlphaTau­ri, soprat­tut­to per quan­to riguar­da la qual­i­fi­ca del ven­erdì, che lo ha vis­to fare suo un impens­abile otta­vo pos­to. Chi lo avrebbe mai det­to alla vig­ilia? Facile: nes­suno. Otti­mo anche il dec­i­mo pos­to rag­giun­to al ter­mine del­la cor­sa, che gli vale un pun­ti­ci­no più che mai utile alla causa del­la scud­e­ria di Faen­za. OUTSIDER.

For­mat Sprint Race 2.0, voto 5: ha davvero sen­so con­tin­uare a mod­i­fi­care for­mat su for­mat nel­la sper­an­za di ritrovare quel tan­to chi­ac­chier­a­to spet­ta­co­lo di cui tut­ti par­lano? La rispos­ta, per me, è no. Com’era? Cam­bian­do gli ordi­ni degli adden­di il risul­ta­to non cam­bia. Ed effet­ti­va­mente è così anche e soprat­tut­to in For­mu­la 1. La gara sprint del saba­to, infat­ti, altro non è uno spoil­er di quan­to poi si ver­i­ficherà nel­la cor­sa domeni­cale, il che, di fat­to, altro non fa che sot­trarre impreved­i­bil­ità alla com­pe­tizione, andan­do nel­la direzione oppos­ta rispet­to a quan­to ricer­ca­to dagli orga­niz­za­tori. Un con­trosen­so totale, insom­ma, soprat­tut­to con­sideran­do che, in fin dei con­ti, la ses­sione più emozio­nante si è riv­e­la­ta pro­prio quel­la delle tradizion­ali qual­i­fiche, rel­e­gate tris­te­mente al ven­erdì pomerig­gio. DA RIVEDERE.

Ph. Red Bull Con­tent Pool ©

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *