Presentata in occasione del 60° anniversario della Casa del Toro, la nuova Lamborghini Revuelto porta ad un nuovo livello le affilate e taglienti linee della progenitrice Aventador, ma soprattutto rappresenta la prima supersportiva italiana a essere dotata del nuovissimo V12 ibrido plug-in del brand. Un propulsore da ben 1.015 cavalli, racchiusi nel nome del toro più agguerrito e focoso di tutta la Spagna.
Il suo nome è Revuelto, ed è la prima dodici cilindri di Lamborghini a essere dotata di un V12 ibrido. Da ben 1.015 cavalli. Un progetto destinato a segnare la storia, a cui il team di Mitja Borkert (Direttore del Centro Stile Lamborghini) si è dedicato con l’obiettivo di alzare ulteriormente l’asticella delle prestazioni, pur mantenendo il DNA dei modelli celebri del Marchio a distanza di 12 anni dal debutto della gloriosa Aventador.
Un modello che trae ispirazione dalla amatissima 350 GT, dalla quale eredita il motore aspirato, e dalla Miura, dalla quale riprende la disposizione trasversale della meccanica. Ma non solo: tanti sono anche i richiami alla Countach, con il suo abitacolo spostato in avanti, e alla Diablo, soprattutto in termini di proporzioni, ravvisabili in modo più marcato nella parte posteriore, proporzioni che ben si fondono con il carattere del frontale inclinato in stile Murciélago e Sián.
Da questa commistione prende vita la linea unica, tesa e longitudinale, capace di generare uno stile puro ed essenziale raccordando il frontale al posteriore, con nervature che sembrano voler proteggere, e al contempo celebrare, la possente bestia da dodici cilindri custodita al suo interno, lasciata a vista e priva di qualsivoglia copertura.
Un tripudio di elementi che contribuiscono a generare un’incontenibile dinamicità alla Revuelto anche da ferma, incrementando le prestazioni aerodinamiche, oltre a favorire il raffreddamento delle componenti meccaniche della prima HPEV (High Performance Electrified Vehicle) del Toro emiliano.
Il tema predominante è quello della Y, ripreso in vari componenti del corpo vettura, a partire dai fari a LED frontali, nella cui parte sottostante debutta la coppia di telecamere per la guida assistita di Livello 2. L’aria, elemento vitale della Revuelto, segue molteplici percorsi attraverso il corpo vettura sin dal cofano, arricchito da leggere depressioni e da due deflettori anteriori, capaci di deviare il flusso d’aria verso il retrotreno per raffreddare i radiatori.
Le fiancate sono caratterizzate da grosse prese d’aria scavate nella carrozzeria, fondamentali ad incanalare il flusso per mandarlo verso i freni posteriori, mentre sul tetto spiccano le due protuberanze che terminano in corrispondenza dei doppi scarichi esagonali. Risulta poi impossibile non restare estasiati dalle portiere ad apertura a forbice, esteticamente abbinate agli enormi cerchi in lega da 21 (asse anteriore) e 22 pollici. Dulcis in fundo, la coda, con la sua linea affilata e muscolosa, in cui troneggiano i due scarichi esagonali centrali ai cui lati si allungano i sottili fanali a LED a forma, ovviamente, di “Y”.
A prendersi la scena è poi il grande diffusore, che dispone di una geometria di canalizzazione differenziata in due parti: una centrale (a bassa inclinazione) e quella laterale (ad alta inclinazione). Di rilievo è la presenza della grande ala di coda mobile, che varia la propria inclinazione in base alla modalità di guida impostata. In numeri, tutto ciò si traduce in un incremento del 33% di deportanza anteriore e del 74% al posteriore rispetto alla Lamborghini Aventador Ultimae, con un ulteriore aumento della rigidità torsionale ottenuta grazie al massiccio impiego della fibra di carbonio sulla quasi totalità della vettura. Purtroppo, a risentirne è anche il peso, aumentato di 200 kg rispetto alla sua progenitrice, e che adesso ferma l’ago della bilancia a poco meno di 1.800 kg.
Ma al centro della scena troviamo lui, il propulsore che anima la Revuelto. Stiamo parlando del nuovissimo V12 6.5 litri da 825 cavalli e 725 Nm di coppia massima con limitatore posto a quota 9.500 giri, ruotato di 180° rispetto alla Aventador. Lo stesso stile dell’auto si sviluppa in relazione a quelli che sono i due motori elettrici posizionati all’anteriore e il terzo motore elettrico, che trova spazio al posteriore, capaci di sprigionare insieme al termico una potenza complessiva di ben 1.015 cavalli tramite la trazione integrale. Una potenza coadiuvata dal cambio elettrico a otto marce a doppia frizione, spostato per la prima volta nella coda dell’auto in posizione trasversale.
Le prestazioni? Superbe. Lo scatto 0–100 km/h viene archiviato in appena 2,5 secondi, mentre la velocità massima si attesta sui 350 km/h.
La stessa dinamicità degli esterni viene ripresa negli interni, che esaltano il balzo tecnologico attraverso un tripudio di ben tre display, capaci di creare un’esperienza di guida immersiva e condivisa tra pilota e passeggero. L’unico limite sarà quindi nelle mani del futuro proprietario, che potrà attingere alle innumerevoli personalizzazioni di pellami e cuciture grazie al servizio Ad Personam offerto da Lamborghini.
Completamente nuovo è anche il volante, concepito riprendendo lo stile di quello adottato dalla Squadra Corse Lamborghini, dal quale sarà possibile sprigionare tutta la potenza dell’auto premendo il pulsante del launch control, oltre a scegliere una tra le 13 (tredici!) modalità di guida. Nel dettaglio, avrete a disposizione 4 modalità di base (Città, Strada, Sport e Corsa) che potranno essere incrociate ad altre 3 funzioni legate alla parte ibrida (Recharge, Hybrid e Performance) che consentiranno di ricaricare la batteria — posizionata lungo il tunnel centrale — in marcia oppure, sfoderare tutti i cavalli disponibili attraverso la sinergia dei motori.
Un’opera audace, capace di appagare il cuore di ogni appassionato, duro a desistere all’abbandono dei motori a dodici cilindri, e che trova nella nuova Lamborghini Revuelto l’oggetto del desiderio per continuare a sognare.
Ph. Lamborghini ©