Max Verstappen vince la seconda gara su tre disputate e certifica il suo dominio sul Mondiale 2023, complice anche un week-end negativo di Sergio Perez, condizionato pesantemente dalla sua disastrosa qualifica. Fine settimana ancora negativo per la Ferrari, con Charles Leclerc fuori dopo nemmeno trecento metri e Carlos Sainz che chiude dodicesimo a seguito di una penalizzazione giusta e ingiusta allo stesso tempo.
1. UN UOMO SOLO AL COMANDO. Non sono bastate né la grande partenza delle Mercedes, né due ripartenze da fermo ad interrompere la marcia trionfale ed inesorabile di Max Verstappen. Lui e la sua Red Bull, in questo momento, danno l’impressione di poter riuscire a fare qualunque cosa. Nessuno, se non Perez a tratti, pare essere in grado di mettere i bastoni tra le ruote al fenomeno olandese.
2. UNA ROSSA ANCORA SBIADITA. Il risultato, tornando a casa da Melbourne, è alquanto amaro. Charles non è nemmeno arrivato alla quarta curva a causa di un contatto con Stroll: un errore che non ci voleva, per il quale Charles non va tuttavia crocifisso, considerata la competitività della SF-23. Carlos, invece, è stato autore di una buona gara, rovinata alla fine dal contatto con Alonso e dalla penalità della FIA, di cui parleremo dopo. La classifica recita: Sainz 20 punti, Leclerc 6. Come si suol dire “bene ma non benissimo”.

3. MERCEDES IS BACK? È presto per dirlo forse, anche perchè gli equilibri dietro Red Bull sono alquanto precari: Aston Martin, Mercedes e Ferrari sono più vicine di quel che sembra. Quel che è certo è che la scuderia di Brackley, in Australia, ha lanciato un bel segnale, vedere la partenza. Russell ed Hamilton ci faranno divertire, specialmente se la W14 dovesse confermarsi o addirittura avvicinarsi ulteriormente alla Red Bull di Verstappen.
4. PIERRE, MA COSA MI COMBINI? Una gara solida, sempre in quinta posizione ed in totale gestione. Poi il buio, tutto gettato al vento. Per di più, scontrandosi con il proprio compagno di squadra. Eravamo tutti pronti a parlare di un Gasly ritrovato e, invece, siamo costretti a parlare di un autentico disastro. Un vero peccato, anche perchè questo doppio zero, ad Alpine, potrebbe pesare molto in ottica futura, anche in chiave budget cap.

5. COSÌ NON VA. Bandiere rosse, un numero infinito di ripartenze e soprattutto penalità senza senso. Per quale motivo penalizzare Sainz se il risultato ottenuto alla ripartenza è stato successivo completamente neutralizzato e quindi annullato? Perchè penalizzare Sainz e non Sargeant, che fa la stessa identica manovra? La Federazione Internazionale è caduta in un burrone che pare non avere fine. È proprio vero: non c’è limite al peggio.
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