Finalmente si riparte: nuovo anno, nuove vetture, ma stesso trend della passata stagione, con la premiata coppia Verstappen-Red Bull che domina il Gran Premio del Bahrain. Grande difficoltà, invece, per la Ferrari, la quale si è vista privata del podio a causa del ritiro di Leclerc.
1. IMPRENDIBILE. Semplicemente inarrivabile, per tutti. La vittoria di Verstappen in questo week-end non è mai stata in discussione. Lui e la sua RB19, in questo fine settimana, sono stati troppo veloci per tutta la concorrenza. La sensazione è che questo trend possa continuare anche nei prossimi appuntamenti. La corsa al terzo titolo iridato è iniziata nel migliore dei modi. Siamo solo all’inizio è vero, ma chi ben comincia… lascio a voi concludere la frase.
2. ANVEDI COME GUIDA NANDO. Quarantuno anni suonati e la fame di un ragazzino che ha tutto da dimostrare. Come direbbero gli americani, Fernando Alonso “is built different”. Con una macchina competitiva, Nando è ancora in grado di fare tutta la differenza del mondo. La nuova AMR23, in gara, ha messo in mostra un gran potenziale, specialmente nel momento in cui ha montato la mescola più dura e Fernando ha risposto subito presente. Come? Conquistando un podio naturalmente.

3. TANTA AMAREZZA. Una beffa atroce, specialmente considerando che a cedere è stata la stessa centralina sostituita prima della gara. Avrebbe certamente meritato il podio Charles, autore di un ottima gara, senza particolari acuti, è vero, ma allo stesso tempo bisogna puntualizzare che di più sarebbe stato impossibile fare. Inoltre, se le prestazioni Ferrari sono queste, Charles può fare ben poco.
4. UNA FERRARI ROSSO-SBIADITO. Un quarto posto e un ritiro: bene ma non benissimo. La SF-23, inoltre, ha messo in mostra le stesse problematiche della sua progenitrice, rivelandosi veloce sul giro secco, ma a dir poco problematica sul passo gara. Leclerc ci ha messo molto del suo, pur non avendo nessuna chance di difendersi da Perez, e avrebbe meritato il podio. Sainz invece è sempre stato lontanissimo dalle posizioni che contano. Niente drammi però: siamo solo all’inizio e il tempo per recuperare c’è. Certo, se l’obiettivo era essere vicini a Red Bull, forse è necessario rivedere le priorità.

5. UMORE NERO. Nero come la livrea della W14. Il fine settimana del Bahrain è stato un vero incubo per la Mercedes. Lontani sul giro secco e sul passo gara, con Hamilton che ha dovuto anche cedere la posizione all’Aston Martin di Alonso. Se tutti si aspettavano una Mercedes più vicina a Ferrari e a Red Bull, le risposte arrivate dal Bahrain certificano quanto il gap sia rimasto invariato, se non addirittura aumentato.
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