Con la stagione 2023 ritornano le Hammer Time Previews. Le anteprime, curate dalla nostra Debora Agarossi, vanno ad abbracciare ogni singolo componente in gioco nel corso di un week-end di gara. Dagli orari alle strategie di gara, passando attraverso i record, le previsioni relative a meteo ed usura, la programmazione televisiva, la storia dei tracciati presenti in calendario e molto, molto altro ancora. Ad aprire le danze, il Bahrain. Buona lettura.
Il primo Gran Premio stagionale è ormai alle porte, e questo fine settimana, finalmente, va ad esaurirsi la trepidante attesa di ogni appassionato di Formula 1, impaziente di vedere se questo Campionato del Mondo ci regalerà ancora lotte al cardiopalma e colpi di scena. Ad aprire le danze, in questo 2023, è il Bahrain. L’omonimo Circuito Internazionale fu voluto dal principe Salman bin Hamad Al Khalifa, e fu costruito su progetto dello studio dell’architetto tedesco Hermann Tilke tra Dicembre 2002 e Aprile 2004.
La realizzazione, il cui costo si aggira intorno ai 150 milioni di dollari, è stata velocizzata per consentire lo svolgimento del primo Gran Premio in data 4 Aprile 2004. La pista è situata nell’area desertica di Sakhir, nel Governatorato del Sud del Regno del Bahrain, ad una mezz’ora di auto dalla capitale Manama. Il tracciato ha in realtà a disposizione sei diverse configurazioni, tre delle quali utilizzate nel corso degli anni per la Formula 1: il classico layout “Gran Prix Circuit”, usato generalmente in Formula 1 e che ospiterà anche il Gran Premio di quest’anno, l’“Endurance Circuit”, usato appunto per gare di endurance e inserito nel calendario di Formula 1 solo nel 2010 e, infine, il cosiddetto “Outer Circuit”, utilizzato dalla massima categoria come secondo Gran Premio nel Paese nel 2020, per garantire un numero di gare sufficiente durante la stagione, condizionata dalla pandemia COVID-19.
A queste si aggiungono le tre versioni ridotte, chiamate “Paddock Circuit”, “Oasis / Inner Circuit” e l’ovale piatto che gira intorno alla pit lane.

Il “Grand Prix Circuit” di Sakhir in numeri:
- Lunghezza della pista: 5.412 metri
- Numero di giri in gara: 57
- Distanza di gara: 308.238 metri
- Curve: 15, di cui 9 a destra e 6 a sinistra
- Record sul giro in gara: 1:31.447 di Pedro de la Rosa (2005, su McLaren MP4-20)
Per quanto concerne l’albo d’oro della classe regina, vediamo in testa Lewis Hamilton con 5 vittorie, seguito da Sebastian Vettel con 4, Fernando Alonso a quota 3, Felipe Massa a quota 2 e, infine, Micheal Schumacher, Jenson Button, Nico Rosberg e Charles Leclerc con una.
Non rientra in questo conteggio la vittoria di Sergio Perez del 2020, ottenuta sull’Outer Circuit, poiché in quel caso si trattò di “Gran Premio di Sakhir” e non di “Gran Premio del Bahrain”.
Per quanto riguarda i costruttori, vediamo in testa Ferrari con 7 vittorie, seguita da Mercedes a quota 6, Renault e Red Bull a quota 2 e Brown GP a quota uno. Il Gran Premio del Bahrain della stagione 2020 è stato segnato da uno degli incidenti più gravi (fortunatamente nella dinamica ma non nell’esito) e spettacolari degli ultimi 30 anni. Durante il primo giro, Romain Grosjean, al volante della sua Haas VF-20, ebbe infatti un contatto con l’AlphaTauri di Daniil Kvyat in Curva 3, che lo fece finire contro le barriere con una velocità, al momento dell’impatto, di 192 km/h e una forza stimata di 67G. La benzina fuoriuscita dalla vettura si incendiò immediatamente, avvolgendo il pilota, e quanto rimasto della monoposto in un inferno di fiamme, che lasciò milioni di persone con il fiato sospeso per alcuni lunghissimi secondi.
Fortunatamente, la cellula di sopravvivenza e il sistema Halo, introdotto nel 2018, garantirono una incredibile protezione al pilota, che uscì dall’incidente riportando “solo” qualche ustione di secondo grado alle mani.
In relazione alle gomme, per il Gran Premio di apertura della stagione, Pirelli ha selezionato le tre mescole più dure della gamma di pneumatici da 18 pollici, come visto lo scorso anno: la mescola C1, la P Zero White hard, la C2, la P Zero Yellow medium, e la C3, la P Zero Red soft.

Questa scelta è stata fatta tenendo in considerazione il layout, le caratteristiche dell’asfalto e le temperature tipiche di Sakhir. Il Bahrain rimane tra le piste più abrasive in calendario (con un punteggio di 5/5 alla voce abrasività nella classificazione Pirelli) per via di un asfalto che contiene un’elevata percentuale di granito, che porta a livelli elevati di usura e degrado. La pista ha invece un voto 3/5 nella scala Pirelli per quanto riguarda l’aderenza, a causa della sabbia che il vento porta dal deserto circostante e deposita sul tracciato.
Per minimizzare la quantità di sabbia che giunge sul circuito, gli organizzatori “spruzzano” una sostanza adesiva appiccicosa sul deserto circostante prima del fine settimana di gara. La pista viene anche regolarmente spazzata tra le sessioni. Sakhir è una pista stop-and-go secondo Pirelli, con un valore di 4/5 alla voce trazione e 4/5 a quella frenata. In termini di carichi laterali il punteggio è invece 3/5, e i pneumatici posteriori sono quelli chiamati ad un maggior lavoro. Per quanto concerne le strategie, ci si aspetta una sola sosta, ma, anche stando a quanto riportato da Mario Isola, massimo rappresentante di Pirelli, non si escludono due pit stop.

Infine, gli orari e le temperature. Il Gran Premio del Bahrain prende il via subito dopo il tramonto alle ore 18:00 (ora locale), con temperature dell’asfalto che possono scendere nel corso dei 57 giri di gara, e che sicuramente saranno inferiori a quelle delle sessioni mattutine. Per questo 2023 le previsioni meteo escludono l’afa usuale, con temperature previste sulla pista di Sakhir tra i 16° e i 25° nel corso del week-end, senza che sia prevista pioggia. Il vento, che qui può essere molto fastidioso, non dovrebbe raggiungere velocità significative quest’anno e dovrebbe quindi essere un fattore meno impattante rispetto alle scorse edizioni.
Di seguito i dettagli da weather.com:
- Venerdì 18 Marzo: temperature max 24°, min 18° — soleggiato — precipitazioni 0% — umidità 51% — vento a 13 km/h
- Sabato 19 Marzo: temperature max 25°, min 18° — soleggiato — precipitazioni 0% — umidità 49% — vento a 10 km/h
- Domenica 20 Marzo: temperature max 26°, min 19° — soleggiato — precipitazioni 0% — umidità 50% — vento a 11 km/h
La programmazione:
Venerdì 18 Marzo 2022:
- 12:30 — 13:30 Prove Libere 1 — SKY Sport F1 HD (differita TV8 non prevista)
- 16:00 — 17:00 Prove Libere 2 — SKY Sport F1 HD (differita TV8 non prevista)
Sabato 19 Marzo 2022:
- 12:30 — 13:30 Prove Libere 3 — SKY Sport F1 HD (differita non prevista)
- 16:00 — 17:00 Qualifiche — SKY Sport F1 HD (differita TV8 ore 21:30)
Domenica 20 Marzo 2022:
- 16:00 — 18:00 Gara — SKY Sport F1 HD (differita TV8 ore 21:30)
Siamo finalmente pronti a rivedere le monoposto ad effetto suolo sfrecciare sull’asfalto di Sakhir, dopo tre giorni di test pre-stagionali che hanno dato agli appassionati un assaggio dei progressi fatti dai team, ma che hanno permesso di farsi un’idea solo parziale degli equilibri tra i team che ci aspettano in questo avvio di campionato
Red Bull e Max Verstappen, che da Campioni del Mondo in carica possono sfoggiare nuovamente il numero 1 sul musetto, partono da favoriti, dopo una sessione di test praticamente perfetta.
Ferrari, autrice di una doppietta nella gara inaugurale dello scorso anno, dovrà darsi da fare per ripetersi, ma l’impresa sarà soprattutto il mantenimento della competitività durante il lungo calendario. Vedremo come il nuovo team principal, Frederic Vasseur, declinerà la propria esperienza per colmare le lacune viste lo scorso anno e per portare la SF-23 al livello della RB19 dei diretti rivali.
Non è chiaro il potenziale di Mercedes, con gli otto volte Campioni del Mondo che ai test non hanno brillato in modo netto, ma che potrebbero comunque aver fatto tesoro della brutta esperienza vissuta lo scorso anno, acquisendo la capacità di correggere rapidamente il tiro e arrivare a lottare per podi e vittorie fin dalle prime gare.
La sorpresa dei test è stata Aston Martin, che, seppur priva del pilota titolare Lance Stroll, ha dato segni di forza e affidabilità, degni di proiettarla come favorita del dominio a centro gruppo. Da segnalare in negativo, invece, è McLaren, che è risultata in difficoltà nonostante una coppia di piloti talentuosi come Lando Norris e Oscar Piastri, principalmente a causa di ritardi nello sviluppo aerodinamico della vettura.
Oltre a Piastri, il 2023 vedrà il debutto di altri due rookie: Nyck De Vries con AlphaTauri e Logan Sergeant con Williams.
Tante, tantissime novità, che non vediamo l’ora di vivere con voi nei 23 appuntamenti che ci aspettano.
Ph. Scuderia Ferrari Press Office ©