Sul tortuoso tracciato di Interlagos va in scena una gara ricca di emozioni e di spettacolo. A prendersi la scena in quest’occasione non è stato il mattatore di questa stagione, Max Verstappen, bensì il duo della Mercedes, capace contro ogni aspettativa di siglare una clamorosa doppietta. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata.

George Rus­sell, voto 10: la pri­ma vol­ta non si scor­da mai, dicono. Come potrebbe essere altri­men­ti? A ren­dere anco­ra più spe­ciale il suo pri­mo suc­ces­so in For­mu­la 1, inoltre, è il con­testo in cui questo è mat­u­ra­to, ovvero una sta­gione in cui, al momen­to, l’unica vit­to­ria tar­ga­ta Mer­cedes è sua e non del più quo­ta­to com­pag­no di squadra, Lewis Hamil­ton. Sono sod­dis­fazioni. GIOIA INATTESA. 

Lewis Hamil­ton, voto 9: alla luce di quan­to accadu­to nel­la Sprint Race del saba­to, si aspet­ta­va di pot­er con­quistare quel tan­to agog­na­to tri­on­fo che lo avrebbe reso l’unico pilota ad aver vin­to almeno una cor­sa in ognuna delle sta­gioni a cui ha pre­so parte. Purtrop­po per lui, non ave­va fat­to i con­ti un impec­ca­bile Rus­sell, capace di bef­far­lo nonos­tante la Safe­ty Car soprag­giun­ta nel finale a lui par­ti­co­lar­mente favorev­ole. L’ultima chance di siglare il record a lun­go inse­gui­to è ora rap­p­re­sen­ta­ta dal Gran Pre­mio di Abu Dhabi. DELUSO? 

Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©

Car­los Sainz, voto 8.5: nonos­tante il ter­zo pos­to finale pos­sa essere con­sid­er­a­to un otti­mo risul­ta­to, anche ques­ta vol­ta lo spag­no­lo del Cav­alli­no Ram­pante è sta­to vit­ti­ma di una sfor­tu­na­ta serie di even­ti che lo han­no costret­to ad attuare una strate­gia non par­ti­co­lar­mente effi­cace, pri­van­do­lo del­la pos­si­bil­ità di battagliare per qual­cosa di più impor­tante. Ad ogni modo, ogni­qual­vol­ta è sta­to chiam­a­to in causa si è sem­pre fat­to trovare pron­to, dimostran­do solid­ità. SMOOTH OPERATOR.

Charles Leclerc, voto 8.5: come com­mentare il suo week-end, se non dicen­do che gliene sono cap­i­tate nuo­va­mente di tut­ti i col­ori? Fin dalle qual­i­fiche del ven­erdì il suo fine set­ti­mana si riv­ela un cal­vario, a causa degli ennes­i­mi errori strate­gi­ci del muret­to in rosso. Il cul­mine, tut­tavia, viene rag­giun­to nel­la gior­na­ta di domeni­ca, quan­do un malde­stro Nor­ris, ren­den­dosi pro­tag­o­nista di un errore piut­tosto gof­fo, perde il pun­to di cor­da tra Cur­va 6 e Cur­va 7, finen­do per colpire il pos­te­ri­ore del povero mon­e­gas­co, che nel frat­tem­po lo sta­va superan­do all’esterno. Charles si ritro­va così ulti­mo, doven­do abban­donare anco­ra una vol­ta ogni velleità di vit­to­ria per cause di forza mag­giore. Alla luce di quan­to det­to, il quar­to pos­to agguan­ta­to nelle tor­nate con­clu­sive risul­ta qua­si un mira­co­lo. MALEDIZIONE ROSSA. 

Fer­nan­do Alon­so, voto 8: nel bene o nel male riesce sem­pre a far par­lare di sé. Se nel­la Sprint Race risul­ta pro­tag­o­nista di un grave errore nel­lo scon­tro frat­ri­ci­da con Este­ban Ocon, la gara è invece tut­ta un’altra sto­ria. Gra­zie all’ottimo sta­to di for­ma del­la sua Alpine, infat­ti, Fer­nan­do riesce a dar vita ad una stra­or­di­nar­ia rimon­ta, che lo por­ta dal­la diciottes­i­ma alla quin­ta posizione: un vero e pro­prio cap­ola­voro. ODIO-AMORE. 

Ph. BWT Alpine F1 Team ©

Max Ver­stap­pen, voto 5: il pilota maturo osser­va­to in questo 2022 sem­bra aver las­ci­a­to spazio a quel­lo cini­co e sre­go­la­to degli anni pas­sati. A nul­la è val­so il tito­lo mon­di­ale già con­quis­ta­to: è infat­ti bas­ta­ta una RB18 strana­mente sot­totono a risveg­liare il vec­chio Max, por­tan­do­lo a com­piere un gesto ritenu­to dai più infan­tile, quan­do il buon sen­so avrebbe pre­vis­to di las­ciar pas­sare Ser­gio Perez ma lui non lo ha fat­to, pri­van­do­lo così di pun­ti impor­tan­ti nel­la lot­ta con Leclerc per il sec­on­do pos­to nel­la clas­si­fi­ca indi­vid­uale. Al di là di questo, la sua rimane una prestazione da dimen­ti­care il pri­ma pos­si­bile. MAD MAX. 

Ser­gio Perez, voto 5.5: com­plice una strate­gia resa inef­fi­cace dall’ingresso in pista del­la Safe­ty Car nel cor­so degli ulti­mi giri, si è ritrova­to a subire gli attac­chi di numerosi piloti sman­iosi di sopra­van­zar­lo, tra cui il vici­no di box. Il mes­si­cano, tut­tavia, ques­ta vol­ta non ha sfoder­a­to le sue prover­biali difese a cui ci ave­va abit­u­a­to nel cor­so degli anni. Un esem­pio lam­pante di quan­to det­to è il duel­lo che lo ha vis­to pro­tag­o­nista con Leclerc, in cui il mon­e­gas­co è sta­to capace di ful­mi­narlo alla pri­ma occa­sione nonos­tante disponesse di un set di gomme più usurate delle sue. Per ottenere il sec­on­do pos­to, ora, non può più sbagliare, soprat­tut­to con­sideran­do che, a quan­to pare, da Ver­stap­pen non ricev­erà alcun aiu­to. LASCIATO SOLO.

Kevin Mag­nussen, voto 9: quel­la del danese e del­la sua Haas è sen­za dub­bio la sto­ria più bel­la del­la sta­gione. Chi l’avrebbe mai det­to che questo scop­pi­et­tante binomio sarebbe rius­ci­to a cogliere la pri­ma pole posi­tion del­la sua sto­ria in un cam­pi­ona­to dom­i­na­to in lun­go e in largo dai tre top team, Red Bull su tut­ti? Nes­suno, eppure è suc­ces­so. Queste sono le sto­rie che fan­no bene allo sport e che ci inseg­nano che, come nelle com­pe­tizioni, anche nel­la vita lot­tan­do con costan­za pos­si­amo rag­giun­gere i nos­tri obi­et­tivi. SOGNO AD OCCHI APERTI. 

Ph. Mer­cedes-AMG PETRONAS F1 Team ©

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