Alla luce dello spettacolo apprezzato appena una settimana prima in occasione della tappa ad Austin, alla vigilia dell’appuntamento in terra messicana ci si aspettava di potersi godere un week-end di gara altrettanto emozionante. Purtroppo, così non è stato, anzi: è stato esattamente il contrario. Restate con noi per scoprire i voti dei (pochi) protagonisti di giornata.
Max Verstappen, voto 10: un fine settimana da leader assoluto, quello del due volte Campione del Mondo di casa Red Bull. Forte di una RB18 pressoché perfetta, nel corso del sabato riesce a fare sua la pole position, garantendosi la possibilità di partire dalla prima casella dello schieramento. Successivamente, grazie ad una partenza semplicemente impeccabile, difende la prima posizione anche al via, per poi andare a vincere la gara in scioltezza grazie ad un passo inarrivabile per chiunque. LEADER MAX.
Lewis Hamilton, voto 9: ce la mette tutta per tentare di agguantare quel tanto agognato successo che gli consentirebbe di siglare un ulteriore record, in quanto a quel punto risulterebbe vincitore di almeno un Gran Premio in ognuna delle stagioni a cui ha preso parte. Contro il binomio Red Bull-Verstappen, tuttavia, non basta nemmeno l’ottima performance confezionata dal britannico, il quale, anche a causa di una strategia non ottimale, deve infine arrendersi al suo rivale. RITENTA.

Sergio Perez, voto 8: all’Hermanos Rodríguez la festa era tutta per lui. All’idolo locale va dunque il merito di aver tenuto acceso il pubblico nel corso di una gara che ha avuto davvero ben poco da offrire sotto il profilo dello spettacolo. Al di là di questo, non riesce ad insidiare come avrebbe voluto la W13 numero 44, chiudendo in terza posizione. Un risultato di tutto rispetto, ma non eclatante alla luce di quanto mostrato dal suo compagno di squadra. FIESTA.
George Russell, voto 7.5: quello del giovane talento di King’s Lynn è stato un fine settimana a due facce. In qualifica, infatti, l’inglese ha saputo prendersi la scena battendo Hamilton per una manciata di millesimi, mentre in gara è completamente sparito dai radar dopo una partenza a dir poco difficile. Da sottolineare, inoltre, come anche la strategia ideata per lui dal muretto Mercedes non sia stata ottimale, condannandolo ad un distacco pesante al termine della corsa. ENIGMATICO.
Carlos Sainz & Charles Leclerc, voto 6: entrambi i piloti del Cavallino Rampante, in Messico, non hanno avuto la benché minima possibilità di battagliare con i propri rivali, ritrovandosi di fatto nella terra di nessuno. A Sainz va un plus per essere riuscito a chiudere davanti a Leclerc, tuttavia giudicare la performance dei due alfieri in rosso risulta pressoché impossibile, in quanto oscurata da una F1-75 semplicemente inadeguata al compito prefissatosi. In attesa che a Maranello trovino una soluzione alle difficoltà riscontrate, serve ricaricare le batterie. AZZOPPATI.

Daniel Ricciardo, voto 8: finalmente una gara degna del suo nome. Nonostante una qualifica che lo ha visto nuovamente in difficoltà rispetto al vicino di box, questa volta Daniel ha saputo reagire sfoderando gli artigli. Sebbene l’aggressività ritrovata gli sia costata una penalità nel corpo a corpo con Tsunoda, alla fine, complice una strategia particolarmente efficace, l’australiano è riuscito a chiudere in settima posizione, alle spalle dei tre top team. Davvero niente male. BACK IN BUSINESS.
Gran Premio del Messico, voto 4: probabilmente la gara più soporifera dell’anno. Il circuito messicano è infatti riuscito nell’ardua impresa di battere, in quanto a penuria di spettacolo, piste non adatte alle attuali vetture della massima serie, come Zandvoort o Monaco, che però nel corso delle qualifiche regalano emozioni impareggiabili a differenza dell’Hermanos Rodríguez. L’altitudine a cui è situato sicuramente non gioca a suo favore, tuttavia in futuro potrebbe essere utile qualche modifica al layout, in particolare nella zona conclusiva del tracciato, così da permettere ai piloti di poter sfruttare pienamente la lunghezza del rettilineo principale per poter effettuare sorpassi. SONNIFERO.
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