In occasione del Salone dell’Auto e Moto d’Epoca di Padova, la divisione FCA Heritage ha presentato in anteprima mondiale la versione ufficiale della Abarth “Classiche” 1000 SP. Verrà prodotta in tiratura limitata: appena cinque, gli esemplari costruiti. Il prezzo? Si aggira intorno ai 260.000 euro.
Siamo nel 1966 e Carlo Abarth, un uomo che non ha certo bisogno di presentazioni, incarica l’ingegner Mario Colucci di lavorare su un progetto molto ambizioso: l’Abarth 1000 SP. Si tratta di una vettura a ruote coperte realizzata esclusivamente per le competizioni e quindi costruita in pochissimi esemplari (50 per la precisione). Il risultato? Una spider leggera e potente caratterizzata da linee semplici e filanti.
L’Abarth 1000 SP sfrutta la meccanica della Fiat 600 ed è spinta da un 4 cilindri in linea da 105 cavalli. Se si considera che la cilindrata è di soli 982 cm3, si evince che il motore ha una potenza specifica che supera i 100 CV/litro. Un valore davvero notevole per l’epoca, se si tiene conto che la 1000 SP è stata progettata per eccellere sia nelle corse in salita sia nelle lunghe e impegnative gare di durata.
Il telaio e la carrozzeria in poliuretano e vetroresina, mantengono il peso complessivo a secco di 480 kg e le consentono di superare la soglia dei 220 km/h. Tutto ciò le ha permesso di collezionare una serie indiscussa di vittorie internazionali, come quella della massacrante 500 km sul circuito del Nurburgring nel Settembre del 1966.
Dopo ben 56 anni dal debutto dello storico modello, la divisione Heritage di FCA ha presentato al Salone dell’Auto e Moto d’Epoca di Padova, l’Abarth “Classiche” 1000 SP. Una vettura derivata tecnicamente dall’Alfa Romeo 4C e che trae ispirazione dalla storica antesignana della Casa dello Scorpione. La nuova Abarth 1000 SP è una vettura equilibrata dalle linee sinuose che incarna i tre principi di design tanto cari alla progenitrice degli anni Sessanta. A partire dalla leggerezza: delle forme, dei volumi e ovviamente del peso.
Proseguendo con l’aerodinamica: se per la 1000 SP del 1966 è stata dedicata particolare attenzione a questo aspetto basandosi unicamente sui dati empirici, l’impiego delle moderne tecnologie ha permesso di coniugare le linee sopraffini della 1000 SP con un coefficiente aerodinamico degno di una sportiva dei tempi moderni. Infine, l’ergonomia, orientata al miglioramento dell’esperienza d’uso: concetto fondamentale nella progettazione di un’automobile sportiva che si traduce nell’ottimizzazione del controllo della vettura e nelle sensazioni provate a bordo, in termini di percezione degli ingombri e di guidabilità.
Nella nuova Abarth 1000 SP sono presenti numerosi elementi estetici che ricordano la sua progenitrice. A partire dal corpo vettura, sinuoso e dalle linee morbide, dove i parafanghi evidenziano la posizione delle ruote come nell’iconica spider a motore centrale. Per proteggere i piloti più alti dai flussi d’aria, la vetratura del cockpit è costituita da deflettori laterali sagomati che scendono verso il posteriore. Non mancano chiaramente la coppia di fari rotondi posteriori (a LED), che sottolineano la notevole larghezza della vettura, e gli iconici proiettori puntiformi sul muso; affiancati dai nuovi fari bi-LED a sviluppo verticale. La livrea è rigorosamente rossa, e su tutta la vettura compaiono numerose prese d’aria: dalle fessure sul cofano anteriore fino agli slot di raffreddamento su quello posteriore.
Sotto la “pelle” della nuova Abarth 1000 SP, il telaio tubolare della storica progenitrice lascia spazio a un telaio ibrido, con la cellula centrale in fibra di carbonio e l’avantreno in alluminio. A spingere la piccola spider ci pensa il potente motore centrale a 4 cilindri sovralimentato in alluminio da 1.742 cc capace di erogare fino a 240 cavalli di potenza. La raffinata meccanica della piccola spider, vanta delle sospensioni a triangoli sovrapposti all’anteriore, mentre al posteriore troviamo le sospensioni con schema MacPherson evoluto.
Si potrà averla? Certamente, ma dovrete fare in fretta, perché ne verranno prodotti soltanto 5 esemplari, a un prezzo base di 260.000 euro. Il Salone dell’Auto e Moto D’Epoca 2022, ha rappresentato poi anche l’occasione per Abarth di lanciare la nuova e inedita divisione Classiche, che potrebbe portare ulteriori modelli sul ricchissimo mercato delle Continuation Series e delle restomod. Al momento non ci sono ulteriori dichiarazioni in questo senso, tuttavia la strada sembra propendere verso questa direzione.
Ph. Heritage FCA ©