Il week-end messicano ci ha regalato una gara non di certo indimenticabile. Per Alfa Romeo, tuttavia, quello che conta è il leggero passo avanti nella classifica costruttori, con una decima posizione che vale al team di Vasseur e a Valtteri Bottas un punto prezioso. Un risultato apparentemente modesto, ma che consente di mantenere a distanza Aston Martin, che si era minacciosamente avvicinata nel corso degli ultimi appuntamenti.
Il Gran Premio del Messico è iniziato come ogni tifoso Alfa Romeo si aspettava, ovvero con la conferma del passo avanti in termini di prestazioni di cui si era visto un assaggio in terra texana. Le C42 sono risultate veloci sul giro secco, con un buon passo gara, ed una finalmente solida affidabilità, fattori che hanno consentito ad entrambi i piloti di accumulare un gran numero di giri nelle sessioni del venerdì e del sabato.

Dopo le ottime prove libere, la scuderia di Hinwil si è mostrata in gran forma anche in qualifica, dove il giovane Zhou ha centrato ancora una volta il Q2 e ha ottenuto una incoraggiante dodicesima posizione. Ancora più sorprendente il risultato di Valtteri, che ha spinto in tutte le sessioni ed è entrato in Q3, regalandosi poi una magnifica sesta piazza in griglia. Un risultato che permette di riassaporare un pochino dell’entusiasmo che la compagine italo-elvetica aveva mostrato all’inizio della stagione. Ancora una volta però, come ormai sembra regola, durante la gara è risultato difficile raccogliere frutti concreti: dopo una partenza discreta, dove il pilota finlandese nulla ha potuto sugli attacchi di Alonso e Leclerc, la monoposto numero 77 è scivolata in ottava posizione.
Il resto della sua gara, poi, è stato una copia esatta del curriculum con cui si è presentato finora: costanza, buona gestione degli pneumatici, ma poca aggressività quando si tratta di lottare e riconquistare posizioni alla portata. Così, dopo 71 monotoni giri, Bottas ha concluso in decima piazza. Discorso diverso per il rookie Guanyu, che di coraggio ne ha da vendere e, pur terminando fuori dalla zona punti, in tredicesima posizione, ha portato a casa nei giri finali un sorpasso da applausi sul quattro volte Campione del Mondo Sebastian Vettel. Forse il punto più emozionante di tutta la gara, insieme alla rimonta di Ricciardo e alla rabbia sincera di Fernando Alonso. Tutto il resto è noia. La sensazione è che con un po’ più di esperienza in Formula 1 e una macchina più competitiva, il giovane con il numero 24 possa togliersi parecchie soddisfazioni, e diventare uno dei migliori piloti nel paddock nei prossimi anni.

Il prossimo appuntamento è in Brasile, tra due settimane, per cercare di ipotecare definitivamente il sesto posto in classifica costruttori ed aumentare i quattro punti che separano Alfa Romeo da Aston Martin, che ancora non fanno dormire sonni tranquilli.
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