Il Gran Premio degli Stati Uniti è terminato, come spesso accaduto nel corso di questa stagione, con una buona dose di delusione per il team italo-elvetico capitanato da Vasseur. Il bottino conquistato ad Austin ammonta infatti a zero punti, con un ritiro e un pilota lontano dai primi dieci, il che ha favorito il riavvicinamento di Aston Martin, ora portatasi ad una sola lunghezza di distanza dalla compagine con sede ad Hinwil nel campionato costruttori. Dal Circuito delle Americhe, però, qualche buona notizia è comunque arrivata, alla luce dei numerosi segnali positivi lanciati dagli ultimi aggiornamenti introdotti sulla C42.
In Texas, entrambi i piloti hanno dimostrato un buon feeling con la monoposto fin dalle prove libere, che hanno fatto da palcoscenico, tra le altre cose, all’esordio di Theo Pourchaire in Formula 1. Il giovane francese classe 2003, vincitore del campionato tedesco di Formula 4 nel 2019 e vicecampione in Formula 3 nel 2020, ha confezionato una performance solida in quella che ha definito “l’ora più bella della sua vita”.

È nel corso delle qualifiche, però, che si è vista la massima espressione dei miglioramenti portati in America, con Zhou e Bottas entrambi velocissimi sia nel Q1 che nel Q2. Valtteri, entrato saldamente in Q3, ha conquistato il decimo tempo, guadagnando poi la settima piazza in griglia grazie alle penalità assegnate a Perez, Alonso e Leclerc. Sfortunato, invece, Guanyu Zhou, il quale ha visto il suo miglior tempo, potenzialmente nono, cancellato in modo estremamente fiscale dai commissari, il che lo ha fatto capitolare in quattordicesima posizione. Le cinque posizioni di penalità da aggiungere, derivate dal cambio dell’unità endotermica nella sua PU, hanno poi arretrato ulteriormente il giovane cinese alla casella numero diciannove della griglia di partenza.
Le buone notizie al momento si concludono qui, perché la casa di Hinwil non è riuscita poi a concretizzare il risultato, senza concludere a punti e andando dunque ad aggravare la propria situazione in ottica campionato costruttori. La gara è un film in parte già visto, con una partenza non eccelsa di Valtteri e qualche posizione invece guadagnata dal rookie di Shanghai, mentre le cinquantasei tornate non hanno visto particolari guizzi da parte dei due piloti. A questo, si sommano gli errori di strategia ai danni di Guanyu e un inedito ritiro causato da un errore banale per un pilota esperto come Bottas, che ha perso in curva la sua monoposto, infastidito probabilmente dal vento, finendo nella ghiaia in maniera irreversibile.

Zhou ha poi concluso il Gran Premio in undicesima posizione, ad un passo dalla zona punti, ma lontano dal settimo posto di Vettel, che ha permesso ad Aston Martin di recuperare sei lunghezze sulla compagine di Hinwil in campionato. Vedremo se, nei restanti appuntamenti, Alfa Romeo sarà in grado di sfruttare meglio i recenti aggiornamenti anche in gara. La prima chance per farsi valere è già tra pochissimi giorni, in occasione del Gran Premio del Messico, la terzultima gara di questa stagione, che, purtroppo per il team agli ordini di Vasseur, non sta mantenendo le promesse iniziali.
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