Verstappen vince il Gran Premio degli Stati Uniti, davanti ad Hamilton e Leclerc. Una gara di sorpassi, di potenza… e non solo di motore, ma anche di carattere.
Dal Sol Levante al Texas è questione di poco. Si arriva ad Austin con un titolo mondiale aggiudicato e polemiche, si arriva alla domenica a stelle e strisce con l’ennesima pole position firmata dalla Ferrari in questo 2022, stavolta grazie a Carlos Sainz. Si arriva con i cuori più leggeri e la voglia di chiudere al meglio una stagione già scritta.
Si parte. Verstappen parte meglio di Sainz, che va in testacoda a causa di un tamponamento da parte di Russell. Lo spagnolo prima rallenta, poi rientra al box ed è ritiro. Per l’inglesino della Mercedes, ora quarto, arrivano cinque secondi di penalità, mentre alle spalle del leader olandese ci sono Hamilton e Stroll. Leclerc, partito dodicesimo sale in settima piazza in appena cinque tornate, mette nel mirino il quattro volte iridato in Aston Martin, scalato in sesta alle spalle di Stroll, Perez, le due Mercedes e Verstappen.

Tredicesimo passaggio ed Hamilton passa dai box, optando per la gomma hard, rientrando in pista settimo, alle spalle di Vettel e Leclerc, che intanto ha guadagnato la posizione sul tedesco. È il turno del pit stop di Max, seguito da Russell, entrambi rientrano in prima e sesta posizione. Leclerc agguanta Stroll e si prende il terzo posto, mentre anche Perez effettua la propria sosta, rientrando sesto e regalando virtualmente il gradino argentato al monegasco. A poco più di tre secondi dalla F1-75, c’è la Mercedes di Lewis. Al diciottesimo passaggio è Safety Car, a seguito dell’Alfa Romeo insabbiata da Bottas: ne approfitta Leclerc per effettuare il cambio gomme, rientrando alla spalle del messicano della Red Bull per pochissimo.
Al giro 22 la gara riprende, ma è di nuovo Safety Car. In pieno rettilineo Stroll viene tamponato da Alonso, che ferma il decollo della sua Alpine contro la barriera e prosegue incredibilmente la sua corsa, mentre il canadese è costretto al ritiro. Si riparte, con Leclerc che man mano si avvicina a Perez per prendersi la terza posizione. Dopo un primo attacco tentativo Charles ci riprova, con un soprasso tanto incredibile quanto coraggioso e passa.

Al trentacinquesimo giro Hamilton torna ai box, per rientrare in pista sesto, alle spalle di Vettel. Dentro anche Max e Leclerc: la Red Bull ha problemi con l’anteriore sinistra ed effettua un pit stop lentissimo. Un errore che Verstappen, ora sesto dietro la Ferrari, commenta con un sarcastico “Beautiful!”. Trentanovesimo passaggio, Max attacca, Charles risponde. La RB18 numero 1 riattacca, passa, e va a caccia di Hamilton, che intanto passa Vettel, ancora fermo a una sola sosta e temporaneamente leader e và a caccia della gloria.
Dieci giri al termine e i piloti nelle prime quattro posizioni, Hamilton, Verstappen, Leclerc e Perez, segnano giri da qualifica. Al cinquantesimo passaggio Max è attaccato ad Hamilton e, dopo un breve duello, si porta a casa il sorpasso riprendendosi la prima posizione. Il sette volte iridato ci prova in ogni modo, ma la Red Bull è imprendibile e taglia per prima il traguardo, con Max che fa segnare un nuovo record personale in termini di vittorie stagionali, eguagliando Vettel e Schumacher. Verstappen dunque passa per primo sulla linea del traguardo, regalando il titolo costruttori alla casa austriaca, davanti ad Hamilton, Leclerc, Perez, Russell, Alonso, Norris, Vettel, Magnussen e Albon.
Taglia per primo, al termine di una gara ricca di potenza… di carattere.
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