Max Verstappen vince il Gran Premio del Giappone e, grazie alla penalità inflitta a Charles Leclerc, diventa Campione del Mondo per la seconda volta in carriera. Un vero e proprio dominio, quello dell’olandese, che a Suzuka, a casa della Honda, ha colto il più dolce dei trionfi.
1. RE MAX. Una sola parola per riassumere l’annata dell’olandese: sontuosa, nient’altro da aggiungere. Un vero e proprio dominio, quello di Verstappen, che si riscatta subito dopo la giornata no di Singapore e torna sul gradino più alto del podio. Lo fa con una gara perfetta, sul bagnato di Suzuka, dimostrando una superiorità disarmante. Dodicesima vittoria stagionale: se il passo è questo, gli manca davvero poco per riuscire ad essere incoronato come il più vincente di sempre in una singola stagione.
2. POVERO CHARLES. Ne ha sempre una questo ragazzo. Il pilota monegasco è certamente autore di una buona gara e, negli ultimi giri, di una grande difesa su Perez, con quest’ultimo sempre tenuto a debita distanza, senza che gli fosse mai concessa mezza chance per aggredire la seconda posizione. Peccato per quel lungo all’ultima curva (della FIA parleremo dopo), perché il secondo posto sarebbe stato certamente meritato.

3. FERRARI MAZZIATA. Non si può certo dire che la Rossa, tra Singapore e Suzuka, sia stata fortunata. Lo scorso week-end l’illusione della vittoria è rimasta tale, mentre in Giappone una penalità inflitta alla velocità della luce, senza nemmeno che i commissari si prendessero il tempo per pensare, ha negato un risultato che avrebbe tenuto quantomeno aperto il Mondiale per un’altra settimana. Le prestazioni della Rossa però restano ancora troppo lontane da quelle della Red Bull.
4. MERCEDES ASSENTE. Certo che vedere una Mercedes che non riesce a superare in nessun modo un’Alpine fa una certa impressione. Nonostante il carico aerodinamico maggiore che le avrebbe garantito un ritmo migliore, la W13 latita parecchio in termini di velocità di punta, tanto che l’Alpine di Ocon non ha minimamente faticato nel difendersi. Molto probabilmente a Brackley, giustamente, stanno già pensando a come presentarsi al via del 2023 con una vettura veramente competitiva.

5. FIA, MA CHE COMBINI? Ma non era stato detto che un trattore in pista non si sarebbe mai più dovuto vedere? Eppure, dopo Monza, ecco di nuovo un mezzo pesante sul tracciato, sotto l’acqua e in regime di bandiera gialla. Vi ricorda qualcosa? Tra l’altro, sulla stessa pista in cui il nostro caro amato Jules è venuto a mancare. Un vero e proprio scempio, senza entrare nel merito delle penalità, perché tra Singapore e Giappone le decisioni prese sono al limite dell’ incomprensibile. Forse la Formula 1 dovrebbe seriamente valutare di staccarsi dalla Federazione.
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