SUZUKA, JAPAN - OCTOBER 09: Race winner and 2022 F1 World Drivers Champion Max Verstappen of Netherlands and Oracle Red Bull Racing celebrates with his team after the F1 Grand Prix of Japan at Suzuka International Racing Course on October 09, 2022 in Suzuka, Japan. (Photo by Clive Rose/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202210090535 // Usage for editorial use only //

Max Verstappen è Campione del Mondo. A decretarlo, non senza polemiche, è la meravigliosa pista di Suzuka, al termine di una gara dalla durata estremamente ridotta, ma non per questo priva di spettacolo. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata.

Max Ver­stap­pen, voto 10: e sono due. Gra­zie all’ennesima prestazione da dom­i­na­tore asso­lu­to di ques­ta sta­gione e alla penal­ità inflit­ta in tem­pi record dal­la FIA a Charles Leclerc, l’olandese volante fa suo il sec­on­do tito­lo irida­to del­la car­ri­era, innalzan­dosi ancor di più sulle vette dell’Olimpo di questo sport. Prossi­mo obi­et­ti­vo? Il cam­pi­ona­to costrut­tori. WORLD CHAMPION. 

Ser­gio Perez, voto 8: una prestazione di tut­to rispet­to, la sua. Scat­ta­to dal­la quar­ta casel­la del­lo schiera­men­to, il mes­si­cano approf­itta imme­di­ata­mente del ritiro di Car­los Sainz per por­tar­si in terza posizione, rime­dian­do tut­tavia dis­tac­chi impor­tan­ti dal duo Ver­stap­pen-Leclerc nelle fasi iniziali del­la cor­sa. Ben presto, però, si ritro­va con un van­tag­gio prestazionale di cir­ca due sec­on­di al giro nei con­fron­ti del­la F1-75 del mon­e­gas­co, alle prese con gravis­sime dif­fi­coltà nel­la ges­tione degli pneu­mati­ci. Inizia quin­di un duel­lo che, alla fine, vede pro­prio Perez avere la meglio gra­zie alla penal­ità rifi­la­ta dai com­mis­sari al suo avver­sario pochi minu­ti dopo lo sven­to­lio del­la bandiera a scac­chi. SOLIDO. 

Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©

Charles Leclerc, voto 9: il gio­vane tal­en­to del­la Scud­e­ria di Maranel­lo ha dato tut­to sé stes­so nel­la sper­an­za di riman­dare la fes­ta tar­ga­ta Ver­stap­pen, ma non è bas­ta­to. Autore di un otti­mo scat­to, nel cor­so dei pri­mi giri sem­bra­va avere le carte in rego­la per infas­tidire il leader del­la clas­si­fi­ca, tut­tavia, dopo una sos­ta sfor­tu­na­ta, i lim­i­ti del­la sua F1-75 sono emer­si in maniera scon­cer­tante. Dopo pochi pas­sag­gi in cui Leclerc ave­va fat­to seg­nare tem­pi decisa­mente più veloci di quel­li dell’olandese, infat­ti, la Rossa ha inizia­to ad accusare un pre­oc­cu­pante degra­do degli pneu­mati­ci, facen­do sì che Perez, fino a quel momen­to ampia­mente stac­ca­to, si rifacesse sot­to, dan­do vita ad un duel­lo dal sapore vin­tage. Nonos­tante un’evidente dis­par­ità tec­ni­ca, l’alfiere del­la Fer­rari è comunque rius­ci­to a tagliare il tra­guar­do davan­ti al mes­si­cano, sal­vo poi venire penal­iz­za­to per aver taglia­to l’ultima chi­cane, a causa di un treno di gomme inter­me­die ormai divenute slick. SFORTUNATO. 

Este­ban Ocon, voto 9: tenere dietro Hamil­ton in con­dizioni ostiche quali quelle di Suzu­ka, nelle quali il sette volte irida­to di casa Mer­cedes ha più volte dimostra­to di saper­si destreg­gia­re egre­gia­mente in pas­sato, è sicu­ra­mente una grande impre­sa. Ancor di più se si gui­da un’Alpine, una mono­pos­to di tut­to rispet­to, ma sicu­ra­mente non al liv­el­lo di quelle dei tre top team. Final­mente l’acuto che ser­vi­va per dare lus­tro ad una sta­gione fin qui dis­pu­ta­ta su otti­mi liv­el­li. OUTSIDER.

Lewis Hamil­ton, voto 7.5: i tem­pi fat­ti seg­nare dal fuori­classe bri­tan­ni­co e dal­la sua W13 nel cor­so del ven­erdì ave­vano illu­so gli uomi­ni del­la scud­e­ria di Brack­ley, facen­dogli credere di pot­er ambire ad un risul­ta­to impor­tante in caso di pista bag­na­ta. La piog­gia nel­la gior­na­ta di domeni­ca non si è fat­ta atten­dere, tut­tavia le aspet­ta­tive cre­ate­si intorno alle Frec­ce d’Argento sono state pronta­mente spaz­zate via dopo pochi giri, con Hamil­ton che alla fine ha dovu­to alzare bandiera bian­ca nei con­fron­ti di Ocon e del­la sua Alpine. Nonos­tante, a liv­el­lo indi­vid­uale, la pro­va di Hamil­ton resti tut­to som­ma­to pos­i­ti­va, in lui per­mane comunque una cer­ta amarez­za. DELUSO. 

Ph. Mer­cedes-AMG PETRONAS F1 Team ©

Sebas­t­ian Vet­tel, voto 9: sul suo trac­cia­to prefer­i­to, il cam­pi­one di Hep­pen­heim si rende autore di una delle migliori per­for­mance del­la sua sta­gione, reagen­do pronta­mente dopo un pri­mo giro a dir poco infe­lice e mon­tan­do un treno di gomme inter­me­die, che, imme­di­ata­mente, risoll­e­vano le sor­ti del­la sua gara. Il prosieguo del­la cor­sa poi è un crescen­do, coro­na­to dal­lo spet­ta­co­lare duel­lo con Fer­nan­do Alon­so, vin­to dal tedesco pro­prio sul finire del Gran Pre­mio. EROICO.

Fer­nan­do Alon­so, voto 7.5: anco­ra una vol­ta, il Principe di Oviedo si ritro­va a dover fare i con­ti con una strate­gia sicu­ra­mente non otti­male. Gli strateghi di casa Alpine, infat­ti, nel­la sper­an­za di rius­cire a recu­per­are posizioni deci­dono di las­cia­r­lo in pista con gomme full wet più a lun­go del dovu­to, costrin­gen­do­lo poi ad una fors­en­na­ta rimon­ta che però lo vede con­clud­ere esat­ta­mente nel­la posizione di parten­za. In quan­to a veloc­ità pura, tut­tavia, la sua res­ta una prestazione di otti­mo liv­el­lo. INFURIATO. 

Car­los Sainz, voto 4: le con­dizioni del­la pista sicu­ra­mente non lo han­no aiu­ta­to, tut­tavia tra i top dri­ver lo spag­no­lo è l’unico ad essere sta­to vit­ti­ma di un inci­dente, per­den­do il con­trol­lo del­la pro­prio mono­pos­to dopo essere usci­to dal­la trai­et­to­ria ide­ale per cer­care di recu­per­are un po’ del­la vis­i­bil­ità per­du­ta stan­do alle spalle di Perez. In vista del 2023 serve ritrovare fidu­cia, inver­tendo la rot­ta intrapre­sa negli ulti­mi due appun­ta­men­ti. ASSENTE INGIUSTIFICATO. 

Ph. Aston Mar­tin Aram­co Cog­nizant F1 Team ©

Fed­er­azione Inter­nazionale, voto 2: l’ennesimo dis­as­tro. Da oltre un mese non si fa che par­lare dei ripetu­ti errori del­la direzione gara. Da dove com­in­cia­re ques­ta vol­ta? Prob­a­bil­mente dal­la pre­sen­za di trat­tori in pista durante il caos dei pri­mi giri, il tut­to in un con­testo in cui, dopo i tragi­ci even­ti del 2014, nes­suno avrebbe mai volu­to rivedere di nuo­vo una car­toli­na del genere. Per non par­lare poi del­la dis­par­ità di trat­ta­men­to riscon­tra­bile nel momen­to in cui si van­no a con­frontare le modal­ità con cui Perez e Leclerc sono sta­ti penal­iz­za­ti rispet­ti­va­mente a Sin­ga­pore e in Giap­pone, con il pri­mo che ha potu­to esporre le sue ragioni ai com­mis­sari e il sec­on­do che invece non è nem­meno sta­to ascolta­to. Urge cam­biare per sal­vare la cred­i­bil­ità del­la For­mu­la 1. SPARARE SULLA CROCE ROSSA.

Ph. Red Bull Con­tent Pool ©

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