Max Verstappen è Campione del Mondo. A decretarlo, non senza polemiche, è la meravigliosa pista di Suzuka, al termine di una gara dalla durata estremamente ridotta, ma non per questo priva di spettacolo. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata.
Max Verstappen, voto 10: e sono due. Grazie all’ennesima prestazione da dominatore assoluto di questa stagione e alla penalità inflitta in tempi record dalla FIA a Charles Leclerc, l’olandese volante fa suo il secondo titolo iridato della carriera, innalzandosi ancor di più sulle vette dell’Olimpo di questo sport. Prossimo obiettivo? Il campionato costruttori. WORLD CHAMPION.
Sergio Perez, voto 8: una prestazione di tutto rispetto, la sua. Scattato dalla quarta casella dello schieramento, il messicano approfitta immediatamente del ritiro di Carlos Sainz per portarsi in terza posizione, rimediando tuttavia distacchi importanti dal duo Verstappen-Leclerc nelle fasi iniziali della corsa. Ben presto, però, si ritrova con un vantaggio prestazionale di circa due secondi al giro nei confronti della F1-75 del monegasco, alle prese con gravissime difficoltà nella gestione degli pneumatici. Inizia quindi un duello che, alla fine, vede proprio Perez avere la meglio grazie alla penalità rifilata dai commissari al suo avversario pochi minuti dopo lo sventolio della bandiera a scacchi. SOLIDO.

Charles Leclerc, voto 9: il giovane talento della Scuderia di Maranello ha dato tutto sé stesso nella speranza di rimandare la festa targata Verstappen, ma non è bastato. Autore di un ottimo scatto, nel corso dei primi giri sembrava avere le carte in regola per infastidire il leader della classifica, tuttavia, dopo una sosta sfortunata, i limiti della sua F1-75 sono emersi in maniera sconcertante. Dopo pochi passaggi in cui Leclerc aveva fatto segnare tempi decisamente più veloci di quelli dell’olandese, infatti, la Rossa ha iniziato ad accusare un preoccupante degrado degli pneumatici, facendo sì che Perez, fino a quel momento ampiamente staccato, si rifacesse sotto, dando vita ad un duello dal sapore vintage. Nonostante un’evidente disparità tecnica, l’alfiere della Ferrari è comunque riuscito a tagliare il traguardo davanti al messicano, salvo poi venire penalizzato per aver tagliato l’ultima chicane, a causa di un treno di gomme intermedie ormai divenute slick. SFORTUNATO.
Esteban Ocon, voto 9: tenere dietro Hamilton in condizioni ostiche quali quelle di Suzuka, nelle quali il sette volte iridato di casa Mercedes ha più volte dimostrato di sapersi destreggiare egregiamente in passato, è sicuramente una grande impresa. Ancor di più se si guida un’Alpine, una monoposto di tutto rispetto, ma sicuramente non al livello di quelle dei tre top team. Finalmente l’acuto che serviva per dare lustro ad una stagione fin qui disputata su ottimi livelli. OUTSIDER.
Lewis Hamilton, voto 7.5: i tempi fatti segnare dal fuoriclasse britannico e dalla sua W13 nel corso del venerdì avevano illuso gli uomini della scuderia di Brackley, facendogli credere di poter ambire ad un risultato importante in caso di pista bagnata. La pioggia nella giornata di domenica non si è fatta attendere, tuttavia le aspettative createsi intorno alle Frecce d’Argento sono state prontamente spazzate via dopo pochi giri, con Hamilton che alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca nei confronti di Ocon e della sua Alpine. Nonostante, a livello individuale, la prova di Hamilton resti tutto sommato positiva, in lui permane comunque una certa amarezza. DELUSO.

Sebastian Vettel, voto 9: sul suo tracciato preferito, il campione di Heppenheim si rende autore di una delle migliori performance della sua stagione, reagendo prontamente dopo un primo giro a dir poco infelice e montando un treno di gomme intermedie, che, immediatamente, risollevano le sorti della sua gara. Il prosieguo della corsa poi è un crescendo, coronato dallo spettacolare duello con Fernando Alonso, vinto dal tedesco proprio sul finire del Gran Premio. EROICO.
Fernando Alonso, voto 7.5: ancora una volta, il Principe di Oviedo si ritrova a dover fare i conti con una strategia sicuramente non ottimale. Gli strateghi di casa Alpine, infatti, nella speranza di riuscire a recuperare posizioni decidono di lasciarlo in pista con gomme full wet più a lungo del dovuto, costringendolo poi ad una forsennata rimonta che però lo vede concludere esattamente nella posizione di partenza. In quanto a velocità pura, tuttavia, la sua resta una prestazione di ottimo livello. INFURIATO.
Carlos Sainz, voto 4: le condizioni della pista sicuramente non lo hanno aiutato, tuttavia tra i top driver lo spagnolo è l’unico ad essere stato vittima di un incidente, perdendo il controllo della proprio monoposto dopo essere uscito dalla traiettoria ideale per cercare di recuperare un po’ della visibilità perduta stando alle spalle di Perez. In vista del 2023 serve ritrovare fiducia, invertendo la rotta intrapresa negli ultimi due appuntamenti. ASSENTE INGIUSTIFICATO.

Federazione Internazionale, voto 2: l’ennesimo disastro. Da oltre un mese non si fa che parlare dei ripetuti errori della direzione gara. Da dove cominciare questa volta? Probabilmente dalla presenza di trattori in pista durante il caos dei primi giri, il tutto in un contesto in cui, dopo i tragici eventi del 2014, nessuno avrebbe mai voluto rivedere di nuovo una cartolina del genere. Per non parlare poi della disparità di trattamento riscontrabile nel momento in cui si vanno a confrontare le modalità con cui Perez e Leclerc sono stati penalizzati rispettivamente a Singapore e in Giappone, con il primo che ha potuto esporre le sue ragioni ai commissari e il secondo che invece non è nemmeno stato ascoltato. Urge cambiare per salvare la credibilità della Formula 1. SPARARE SULLA CROCE ROSSA.
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