Il Gran Premio del Giappone, tornato in calendario dopo due anni di assenza, ha riservato molti colpi di scena e consegnato il secondo titolo iridato della carriera a Max Verstappen. Poche sorprese invece in casa Alfa Romeo, con entrambi i piloti fuori dai punti dopo una qualifica che, invece, sembrava più convincente del solito. Un’altra piccola delusione, made in Japan, che non rincuora nella volata finale contro Aston Martin.
Il volubile fine settimana di Suzuka non è stato del tutto negativo per il team di Hinwil, con entrambe le monoposto che hanno centrato il Q2, conquistando una dodicesima e una quattordicesima posizione in griglia di partenza, per Bottas e Zhou rispettivamente.
In gara, le condizioni climatiche hanno mischiato le carte in tavola e, dopo un avvio avvenuto tra lo scetticismo generale, i ritiri di Sainz e Albon e le carambole non fatali di altri piloti hanno fatto sospendere la gara, facendo sì che venisse esposta una bandiera rossa che era ormai nell’aria.

Dopo due ore di attesa, quando le condizioni climatiche sembravano leggermente migliori, i commissari hanno deciso di far ripartire la gara per gli ultimi quaranta minuti, preferendo una “rolling start” dietro alla Safety Car rispetto ad una nuova partenza dalla griglia. Le condizioni di pista bagnata, tuttavia, non hanno permesso sorpassi significativi ai due alfieri di Alfa Romeo, con Bottas che è rimasto bloccato dietro alla Haas di Kevin Magnussen:
“Sembrava che avessimo un buon passo, specialmente quando la pista ha cominciato ad asciugarsi un po’, ma sfortunatamente sorpassare era difficile: credo che in molti abbiano faticato, ed è un peccato perché sono rimasto bloccato dietro a Magnussen per gran parte della gara”, ha infatti commentato il finlandese.

La gara di Guanyu Zhou, invece, è stata influenzata anche dalla sfortuna, con una scelta strategica poi rivelatasi non ottimale. Il cinese ha avuto un testacoda al tornantino dopo la ripartenza, ed è quindi scivolato nelle retrovie. Dovendo ricostruire la propria corsa, ha optato per una scelta strategica diversa: è rimasto sulle full wet più a lungo degli altri, nella speranza di fare la mossa vincente. Così non è stato, purtroppo, e ha dovuto accontentarsi della sedicesima posizione, dietro al compagno di squadra, con la magra consolazione del giro veloce, che però non ha assegnato punti extra dal momento che il rookie ha terminato fuori dalla top ten.
Mancano quattro appuntamenti al termine della stagione e Aston Martin, che sembrava assopita in un lungo letargo, in Giappone ha recuperato otto punti di distacco, con il brillante sesto posto di Sebastian Vettel, portandosi a meno sette dal team di Vasseur. Alfa Romeo, in occasione della gara di Suzuka, ha anche introdotto alcuni aggiornamenti per tentare il tutto per tutto, in particolare una nuova paratia dell’ala anteriore, che porta con sé una maggiore efficienza aerodinamica. Vedremo se negli ultimi quattro Gran Premi, in una gara normale e non influenzata dalle condizioni meteo, queste migliorie riusciranno a salvare una stagione tutto sommato buona, se confrontata agli anni precedenti, ma che lascia sicuramente un pizzico di amaro in bocca.
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