Sullo scivoloso asfalto di Marina Bay va in scena una gara ricca di colpi di scena, scanditi dai numerosi ingressi in pista della Safety Car. A vincere è Sergio Perez, davanti ad un super Charles Leclerc, costretto ad arrendersi solo nel finale davanti alla superiorità della RB18 del messicano, autore di una prova maiuscola. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata.
Sergio Perez, voto 10: una prestazione da incorniciare, la sua. In qualifica conclude a pochi millesimi dalla pole di Leclerc, mentre in gara, contro ogni previsione, si rivela un autentico martello capace di spazzare via i fantasmi generatisi in seguito alle ultime corse, certamente non entusiasmanti per il messicano. Che sia finalmente riuscito a porre rimedio alle sue difficoltà? GUESS WHO’S BACK.

Charles Leclerc, voto 9.5: al di là di una partenza non ottimale, causata da un pattinamento comune a quasi tutti i piloti facenti parte della colonna destra dello schieramento, la gara del giovane talento della Scuderia di Maranello è stata semplicemente da applausi, per non parlare della pole del giorno prima. Nonostante la sua guida tanto spettacolare quanto efficace, alla fine, però, anche lui è costretto ad alzare bandiera bianca a causa di un consumo piuttosto elevato degli pneumatici. Ad ogni modo, restano ben vivide negli occhi degli spettatori le immagini spettacolari delle scodate a fil di muro della F1-75 numero 16. SINGAPORE DRIFT.
Carlos Sainz, voto 7.5: sebbene il suo terzo posto possa essere considerato un ottimo risultato, la performance dello spagnolo del Cavallino Rampante non è risultata particolarmente esaltante. Sainz, infatti, per tutta la durata della corsa ha accusato un distacco quantificabile in circa un secondo al giro nei confronti del suo compagno di squadra: un gap eccessivo, in parte dovuto anche ad un feeling non ottimale con la sua numero 55. Ora serve ritrovare passo, in vista della prossima tappa presso il complicatissimo circuito di Suzuka. AFFANNATO.
Lando Norris, voto 8.5: dopo Perez e Leclerc, il britannico di casa McLaren è risultato il pilota più solido in proporzione al mezzo a disposizione. Lando, infatti, è riuscito a fare sua un’insperata quarta piazza, sfruttando al meglio tutte le occasioni presentatesi senza commettere il benché minimo errore. Da applausi, inoltre, la sua difesa ai danni di Max Verstappen. OUTSIDER.

Daniel Ricciardo, voto 8: scattare dalla diciassettesima casella dello schieramento per poi concludere in quinta posizione, a Singapore, non è cosa da tutti. Certamente l’impresa dell’australiano è stata “facilitata” dai numerosi ritiri, tuttavia al buon Daniel va comunque riconosciuta la bravura nel tenersi lontano dai guai in una giornata in cui commettere un errore non era un’ipotesi poi così remota. CHI VA PIANO VA SANO E VA LONTANO.
Lance Stroll, voto 8: in qualifica si rivela più veloce del vicino di box, considerato dagli addetti ai lavori un vero e proprio specialista del tracciato di Marina Bay, mentre in gara si conferma estremamente solido, non commettendo errori e mantenendo un ritmo tale da consentirgli di chiudere sesto. Alla luce di questo risultato, inoltre, si rivela nuovamente un pilota capace di fare la differenza in condizioni a dir poco ostiche. SORPRESA.
Max Verstappen, voto 5: tra le difficoltà riservategli dalla tappa di Singapore, anche il Campione del Mondo in carica si rivela attaccabile. In gara, infatti, a cominciare dalla partenza, il leader della classifica iridata commette una serie di piccoli errori culminata nel bloccaggio con annesso spiattellamento pagato a caro prezzo nel momento in cui ha tentato di sopravanzare Norris, per colpa del quale è sprofondato a centro gruppo. Una volta montate le rosse è poi tornato all’attacco, ma nel frattempo il podio era ormai diventato un obiettivo irraggiungibile. ECCESSO DI FOGA.

Lewis Hamilton, voto 4: gli errori di valutazione a Singapore costano cari, lo sa bene il sette volte iridato di casa Mercedes, il quale ha dovuto rinunciare ad ogni sua ambizione di acciuffare il terzo posto in seguito ad un ingresso di curva battezzato male, che lo ha proiettato direttamente contro le barriere. Da quel momento in poi è buio totale, in particolare nel corpo a corpo con Stroll, nel corso del quale commette un’ulteriore ingenuità, regalando di fatto la posizione a Verstappen. PASTICCIONE.
Federazione Internazionale, voto 4: fare peggio di quanto fatto finora era difficile, veramente difficile. Eppure la FIA stupisce in ogni occasione, trovando sempre il modo di rivelarsi inadeguata alle richieste di uno sport che ormai viaggia ad una velocità non comparabile con quella delle lente e cervellotiche procedure di chi dovrebbe esserne arbitro. Non c’è ragione che tenga per dover aspettare ore e ore un verdetto che avrebbe potuto essere preso in pochi minuti, per altro a gara in corso, dal momento che le immagini necessarie a prendere una decisione erano disponibili fin da subito. Lascia infine perplessi notare come la ripetuta infrazione di uno stesso pilota sia stata giudicata in tre modi differenti nell’arco della stessa corsa dalla stessa commissione. NON C’È LIMITE AL PEGGIO.
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