Max Verstappen vince il Gran Premio d’Italia, dominando, davanti a Leclerc e Russell. Una gara che si chiude sotto il regime di Safety Car, nel segno di una direzione gara che ancora una volta fa discutere…
Il sole spende sul centenario dell’Autodromo di Monza. Migliaia di sorrisi, più o meno noti, spinti dall’entusiasmo dei tifosi, tutti pronti ad assistere alla conclusione della settimana più attesa dal popolo italiano innamorato dei motori. Tutto è pronto, Leclerc è pronto, a scattare dalla prima casella della griglia di partenza dell’appuntamento che ha più a cuore. Che porta nel suo cuore, dopo il trionfo di tre anni fa.
Tutto è pronto, tutto è in silenzio, per lasciare spazio al rombo dei motori che si accendono e alle speranze che si infiammano. Via. Charles scappa, schivando Russell, mentre Max si avvicina, in un giro è già terzo. Sainz riesce a passare Perez e Ocon ed è dodicesimo. Leclerc cerca di allungare sul resto del gruppo, con Verstappen che al quinto passaggio prende anche la Mercedes di Russell. Intanto, il Cavallino spagnolo continua la sua rimonta, prendendo anche Vettel e Stroll, ed è in top 10. All’ottava tornata Red Bull chiama ai box Perez, con la sua anteriore destra che inizia a fumare, è on fire, come Sainz, che divora De Vries e Alonso ed è settimo. Poi, mette nel mirino Norris, ed è sesto. Dodicesima tornata, Vettel si ferma per problemi alla sua Aston Martin, e appena prima dell’ingresso della Virtual Safety Car, Sainz supera anche Gasly.

Leclerc entra ai box, per rientrare terzo davanti al trenino innescato di Ricciardo, passato da Sainz che è quarto. Verstappen diventa leader e cerca la fuga mentre il monegasco riduce il distacco continuando a segnare il giro veloce. 24 su 53 giri previsti e Russell passa dai box per rientrare in pista alle spalle di Verstappen, Leclerc e Sainz. Venticinquesima tornata ed è il turno di Max. Gomma gialla. Leclerc torna ad essere leader, piazzandosi davanti all’olandese. Lewis Hamilton, partito diciannovesimo, passa Alonso per occupare la sesta posizione, ma sia lui che l’asturiano non hanno ancora effettuato la propria sosta, oltre a Sainz, Norris, Schumacher e Bottas.
Trentunesima tornata e Sainz entra ai box. Gomma rossa per lui, e rientra alle spalle di Perez, in ottava posizione. Il tempo di due passaggi e lo spagnolo agguanta la Red Bull, mentre Leclerc ripassa dai box per rientrare ancora davanti a Russell. Con la sosta di Norris, Sainz sale in quarta piazza. Hamilton recupera terreno, lasciandosi alle spalle le McLaren di Norris e Ricciardo e l’AlphaTauri di Gasly agguanta la sesta posizione. Mancano meno di dieci giri dalla fine. Ricciardo si pianta ed è Safety Car. Entrano Russel, Sainz, Verstappen e Leclerc ai box.

Finisce così. Dietro alla Safety Car. Un finale triste per una gara che, certo, non avrebbe visto una Ferrari sul gradino più alto del podio, ma che avrebbe potuto vedere due tute gialle sul podio. Vince Max, l’inarrestabile Max, ma le decisioni della direzione gara fanno, ancora una volta, discutere.
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