ZANDVOORT, NETHERLANDS - SEPTEMBER 04: Race winner Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing climbs out of their car in parc ferme during the F1 Grand Prix of The Netherlands at Circuit Zandvoort on September 04, 2022 in Zandvoort, Netherlands. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202209040502 // Usage for editorial use only //

A Zandvoort, Max Verstappen vince a casa propria per la seconda volta consecutiva, confermandosi il dominatore assoluto della stagione 2022. Una gara nella quale a nulla sono serviti i tentativi di Mercedes di sottrarre la vittoria all’idolo locale, che per l’ennesima volta si è dimostrato semplicemente imbattibile.

1. RE MAX. Imbat­tibile, una vera e pro­pria garanzia. In questo momen­to, non c’è pos­si­bil­ità di bat­tere il binomio RB18-Ver­stap­pen. Sarebbe ridut­ti­vo ed irrispet­toso dire che è tut­to mer­i­to del­la macchi­na, anche per­ché bas­ta vedere dove è arriva­to Perez per capire che non è cosi. Max quest’anno ci ha mes­so molto del suo, sta guidan­do da vero extrater­restre e domeni­ca ha colto la dec­i­ma vit­to­ria in quindi­ci gare. Dec­i­ma. Sig­nore e sig­nori, preparat­e­vi, per­ché, come direb­bero gli amer­i­cani, il record di vit­to­rie in una sin­go­la sta­gione detenu­to da Vet­tel e Schu­mi (13) “is about to come down”.

2. FRECCE DI NUOVO D’ARGENTO. In quel di Zand­voort si è riv­ista una grande Mer­cedes. La scud­e­ria cap­i­tana­ta da Toto Wolff è sta­ta final­mente in lot­ta per la vit­to­ria fino alle ultime tor­nate. È vero, Ver­stap­pen sem­bra­va comunque più veloce, ma, sen­za la Safe­ty Car, Hamil­ton (sfor­tu­natis­si­mo) avrebbe cer­ta­mente avu­to più prob­a­bil­ità di con­quistare il pri­mo tri­on­fo sta­gionale. Bra­vo anche Rus­sell a richia­mare il team per effet­tuare un pit stop e portare a casa un podio impor­tante. Stan­no tornando.

Ph. Daim­ler AG ©️

3. ROSSA SBIADITA. Anco­ra una vol­ta, il fine set­ti­mana del­la Fer­rari è tutt’altro che pos­i­ti­vo. Anzi, è ai lim­i­ti del cat­a­strofi­co. La gara di Sainz è sta­ta total­mente com­pro­mes­sa da una gom­ma man­cante al pri­mo pit stop, men­tre la strate­gia di Leclerc non è sta­ta delle migliori, dal momen­to che entrambe le Mer­cedes sono rius­cite a sopra­van­zar­lo. Con­sideran­do che i piloti del­la Rossa scat­ta­vano rispet­ti­va­mente dal­la sec­on­da e dal­la terza casel­la in griglia, il risul­ta­to è reso leg­ger­mente meno amaro dal ter­zo pos­to di Leclerc.

4. AAA CERCASI F1-75. Non si sa cosa sia suc­ces­so, ma dal Gran Pre­mio del Bel­gio la mono­pos­to di Maranel­lo sem­bra per­sa. Non è più quel­la che era in gra­do di essere ultra com­pet­i­ti­va su ogni genere di pista, anzi, arran­ca e anche tan­to. Qual­si­asi gom­ma che viene mon­ta­ta non fun­ziona e il rit­mo ne risente. Che sia tut­ta col­pa del­la diret­ti­va tec­ni­ca TD39? Questo non ci è dato saper­lo, ma bisogna stare molto atten­ti: Mer­cedes arri­va.

Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©️

5. ZANDVOORT SOPORIFERA. Bel­lis­si­ma l’atmosfera, con le tri­bune stra­colme già dal ven­erdì e un tifo cald­is­si­mo, però non c’è nul­la da fare: la cor­sa res­ta una delle più noiose dell’intero Mon­di­ale, sec­on­da solo a Mona­co. Pista stret­ta che non con­sente nem­meno di azzardare l’idea di un sor­pas­so, se non in fon­do al ret­ti­li­neo. For­tu­na che ha fat­to il suo ingres­so la Safe­ty Car, altri­men­ti molti di noi si sareb­bero addor­men­tati ben pri­ma del­la bandiera a scacchi.

Ph. Red Bull Con­tent Pool ©️

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