Max Verstappen vince il Gran Premio del Belgio e si avvia spedito verso la conquista del secondo titolo iridato, che ora sembra una vera e propria formalità. Una gara complicata per la Ferrari, che conclude a fatica a podio con Carlos Sainz, a causa di una F1-75 poco competitiva tra i saliscendi delle Ardenne.
1. CANNIBALE. Max Verstappen non fa prigionieri, non lascia ai suoi avversari nemmeno le briciole. Domenica poteva essere una giornata complicata, nella quale la vittoria non era certo scontata: eppure eccolo lì, di nuovo sul gradino più alto del podio, nonostante partisse dalla quattordicesima casella. Per quello che ha mostrato fino ad ora, merita ampiamente il titolo.
2. ALLARME ROSSO. La gara di Spa è senza dubbio preoccupante. Nonostante Sainz partisse davanti a tutti, la F1-75 non ha mai avuto alcuna possibilità di lottare per la vittoria, mettendo in mostra un passo gara, a tratti, anche due secondi al giro più lento di quello del leader. Il distacco prestazionale dalla RB18 fa paura: l’unico auspicio è che quello del Belgio resti solamente un caso isolato.

3. DECISIONI DISCUTIBILI. Siamo alle solite. Nuova gara e nuove decisioni particolari del muretto Ferrari. È vero, l’infrazione è di Charles, che non ha rispettato i limiti di velocità in pit-lane a causa di un sensore non funzionante, ma perchè farlo rientrare ai box? Per quello che si era visto in pista, Leclerc non aveva alcuna possibilità di fare il giro veloce e, se anche ci fosse riuscito, dove sarebbe stata l’utilità di tutto ciò? Max ha 98 punti di vantaggio, non si tratta più di un Mondiale combattuto punto su punto. A volte forse basterebbe un po’ di buon senso.
4. MONDIALI CHIUSI. La gara di Spa ha definitivamente chiuso ogni bella speranza della Ferrari di continuare a credere nella lotta mondiale. Non che prima le speranze fossero molte, ma ora il discorso è definitivamente terminato. Manca ancora l’ufficialità, ma la sensazione è che Max conquisterà il secondo iride ben prima di Novembre. Discorso simile per il campionato costruttori: oltre cento punti di margine e una supremazia impressionante di Red Bull lasciano poche speranze alla Rossa di poter lottare fino in fondo.

5. UN PUNTO ALLA TENACIA. Naturalmente si parla di Alexander Albon, che in Belgio è stato autore di un’ottima gara. Partiva sesto, grazie ad un’ottima qualifica e a tutte le penalità assegnate ai rivali, con la zona punti che pareva un risultato proibitivo. Bravo, dunque, a portare a casa un punticino che per lui e per la Williams vale come un podio.
Ph. Red Bull Content Pool ©️